In vista dell’evento Knowledge 21, Cathy Mauzaize, VP Emea South della società californiana attiva nei flussi di lavoro digitali, fa il punto sullo scenario di mercato
Alla vigilia dell’importante appuntamento con Knowledge 21, la user conference annuale di ServiceNow, che si tiene in forma ça va sans dire digitale a partire da domani 11 maggio, e dove come da tradizione non mancheranno le novità, sapientemente orchestrate dal numero uno Bill McDermott, ImpresaCity ha colto l’occasione per fare qualche domanda aCathy Mauzaize, VP Emea South da metà marzo della società californiana che propone una piattaforma per gestire i workflow digitali.
Cambiamenti in atto
La prima domanda, praticamente obbligata, riguarda i principali cambiamenti nelle aziende a oltre un anno di distanza dall’inizio della pandemia, osservati dal punto di vista per così dire privilegiato di ServiceNow.
“Il Covid-19 ha accelerato l'importanza della trasformazione digitale, non solo come mezzo per far fronte ai danni causati dalla pandemia, ma anche come strumento per costruire imprese più forti, più efficienti e più resilienti per il futuro”, esordisce Cathy Mauzaize, evidenziando che “questo cambiamento ha anche determinato uno spostamento epocale nelle priorità di spesa aziendale, portando le aziende a indirizzare i loro ricavi verso l'efficienza e l'innovazione. Secondo la nostra recente Work Survey, il Covid-19 ha ridotto le spese operative per l'88% delle aziende, liberando risorse per l'innovazione, la resilienza, la ripresa e la crescita”.
Non solo: “la creazione di un modo di lavorare ibrido e distribuito al servizio sia dei clienti sia dei dipendenti, diventerà molto probabilmente la ‘normalità’ anche quando la pandemia sarà finalmente alle nostre spalle. Per le aziende che sono riuscite ad accumulare risparmi sui costi durante il periodo Covid-19, è giunto il momento di reinvestire nell'infrastruttura e nei processi digitali per creare nuovi modelli di business e abilitare grandi esperienze digitali per i dipendenti e i clienti. Molte aziende stanno già beneficiando della ripresa del mercato e stanno sperimentando un aumento degli affari, dopo che molti bilanci sono stati congelati o tagliati a causa dell'incertezza della situazione di un anno fa”, prosegue Cathy Mauzaize.
Cathy Mauzaize, VP Emea Sout di ServiceNow
L’ora del low code
La domanda successiva riguarda le principali novità della Now Platform, il cuore pulsante delle soluzioni di ServiceNow, della quale è arrivata sul mercato un paio di mesi fa la versione più recente, denominata Quebec. “La Now Platform non è mai stata così intelligente”, sottolinea la VP Emea South di ServiceNow, spiegando che “è in grado di unificare sistemi, silos e processi all’interno di workflow aziendali che offrono rapidamente valore e creano esperienze straordinarie per i clienti e i dipendenti”.
Nel dettaglio, “l’'innovazione più significativa della release Quebec è stata Creator Workflows, che consente a ogni dipendente di innovare su larga scala grazie a strumenti low-code, ed eseguire facilmente le app nei workflow”, prosegue Cathy Mauzaize, evidenziando che “dalle app verticali a quelle mission-critical e cross-enterprise, Creator Workflows mette il potere dell'automazione nelle mani dell'azienda e dei dipendenti”. Inoltre, “la release include due nuovi prodotti: App Engine Studio, che accelera lo sviluppo di app su larga scala grazie a un interfaccia low-code veloce, intuitivo e guidato che consente alle persone senza esperienza di coding di collaborare e creare applicazioni, e App Engine Templates che consente ai team di accedere a modelli di workflow predefiniti in modo che gli sviluppatori di ogni livello possano creare app ancora più velocemente senza dover iniziare da zero”.
Ma c'è di più: “la release Quebec introduce anche nuove e potenti funzionalità native di intelligenza artificiale per consentire ai dipendenti di lavorare in modo più intelligente, semplice ed efficiente, da qualsiasi luogo, in modo che possano concentrarsi su attività di grande valore. Infine, sfruttando un'unica piattaforma e un modello di dati unificati, Quebec permette ai clienti di monitorare e ottimizzare continuamente i processi aziendali per identificare ed evitare in modo proattivo i colli di bottiglia e consentire ai dipendenti di lavorare in modo sempre più distribuito, migliorando così il time-to-value”, racconta Cathy Mauzaize.
Le prospettive di business
Infine, uno sguardo alle prospettive di business per Service Now nell’area Emea. “Stiamo raddoppiando gli sforzi nell’area Emea”, rivela Cathy Mauzaize, “concentrandoci nell'avere un impatto positivo sul nostro ecosistema di clienti e partner, per garantire che abbiano successo e siano ben attrezzati per la crescita. Stiamo anche facendo crescere la nostra attività. Avere grandi talenti in ogni area è fondamentale per i nostri piani di espansione e continueremo a investire in questa direzione in tutta l'area. La nostra espansione fa parte dell'obiettivo più ampio di ServiceNow di rendere il business globale a prova di futuro e continuare a fornire valore ai clienti”.
Per quanto riguarda l’anno in corso, ServiceNow ha “iniziato il 2021 con un altro trimestre eccezionale, dimostrando un incredibile equilibrio tra crescita e redditività”, spiega Cathy Mauzaize, sottolineando che “l’area Emea è stata particolarmente forte, ingranando una nuova marcia grazie al coinvolgimento del CEO. Inoltre, stiamo assistendo a un aumento della domanda in tutti i settori, compresi i servizi finanziari, poiché le normative bancarie UE richiedono alle aziende di avere piena visibilità sulle loro attività, gestendo al contempo il rischio”.
In sintesi, “il nostro team è impegnato su tutti i fronti ed è focalizzato sull’obiettivo di arrivare e superare quota 10 miliardi di dollari di fatturato. ServiceNow è un organismo di 14.000 persone dedito a portare un’innovazione continua in ogni attività. Solo negli ultimi 18 mesi, abbiamo raddoppiato le funzionalità della nostra piattaforma, per esempio. E il 2020 ha dimostrato che fornire alle persone i giusti strumenti per la produttività è fondamentale per raggiungere il successo, soprattutto negli ambienti di lavoro distribuiti”, conclude Cathy Mauzaize.
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