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Oracle, il cloud pubblico va on premise

Con Dedicated Region Cloud@Customer nasce una cloud region totalmente gestita che porta nei data center dei clienti tutti i servizi cloud Oracle di seconda generazione, compresi Autonomous Database e applicazioni SaaS

Cloud
Per comprendere bene l’importanza dell’annuncio basta un solo indizio. Nel corso dell’evento virtuale dedicato OracleLive a metà luglio, si è scomodato direttamente Larry Ellison, CTO e Presidente di Oracle, per raccontare le ultime novità di casa. Che vedono in pole position l’offerta Oracle Dedicated Region Cloud@Customer, definita come la prima cloud region totalmente gestita che porta nei data center dei clienti tutti i servizi cloud Oracle di seconda generazione, compresi dunque anche l’Autonomous Database e le applicazioni SaaS.

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Cloud in evoluzione

L'annuncio è davvero importante, e anche un po’ diverso dal solito”, esordisce Luigi Scappin, Vice President Solution Engineering South Europe di Oracle, spiegando che “va inquadrato nelle esigenze tipiche dell’ambito enterprise, notoriamente diverse da quelle dei clienti di minori dimensioni”. Ma soprattutto la nuova offerta va inquadrata nel percorso seguito da Oracle nel cloud, che Scappin ricostruisce brevemente: “partendo dal nostro primo cloud, che chiameremo Gen1, abbiamo compreso che era necessaria un’evoluzione per realizzare un vero cloud enterprise per i carichi mission critical: è così che è nato il il cloud Oracle di Gen 2, caratterizzato da prestazioni elevate e soprattutto predicibili, con bassissima latenza, ottime anche per le applicazioni di tipo High Performance Computing, con la massima sicurezza e una gestione del dato tipicamente Oracle”.

A casa dei clienti


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Luigi Scappin di Oracle
Ma, prosegue Scappin, “per molti dei nostri clienti di tipo enterprise, tutto questo non bastava, in primis per la latenza”. Anche se oggi Oracle ha già 24 Region cloud sparse in tutto il mondo, che diventeranno 36 entro fine anno fiscale come annunciato, è nata l’offerta Cloud@Customer Dedicated Region: si tratta, spiega Scappin, “di un’idea molto semplice: visto che i nostri data center di tipo Gen 2 sono ormai molto strutturati e standardizzati, possiamo realizzarne di analoghi anche a casa del cliente, proprio dentro il suo data center”.  

In sostanza, racconta Scappin, Oracle realizza con la nuova offerta “una Region cloud dedicata appositamente al cliente, con tutte le caratteristiche di una Region Gen 2 commerciale in termini di sicurezza, gestione, flessibilità e altro, ma soprattutto con tutti gli stessi servizi erogati nel cloud pubblico, presenti e futuri: quando i nuovi servizi vengono rilasciati sulle Region cloud pubbliche, saranno analogamente resi disponibili su quelle dei clienti”.

Tra i benefici della nuova offerta Cloud@Customer Dedicated Region di Oracle, Scappin evidenzia in primo luogo il fatto che “eredita tutte le certificazioni delle Region cloud commerciali: anche gli SLA sono gli stessi, con i medesimi costi di servizio, che sono in realtà impegni di spesa con la massima flessibilità di scelta di tipo di servizio, dinamicamente cambiabili in qualsiasi momento analogamente al cloud pubblico: non si compra qualcosa fissato upfront, ma si consumano servizi allo stesso modo del cloud pubblico, listino compreso, pur all’interno di una Region autonoma e indipendente”.

Il pubblico on premise

I motivi principali di quello che è un ampliamento sostanziale della strategia cloud di Oracle vengono sintetizzati anche da Clay Magouyrk, Executive VP Development di Oracle Cloud Infrastructure: “i clienti enterprise ci hanno detto di volere tutta l’esperienza di un cloud pubblico on-premise, con l’accesso a tutti i servizi cloud Oracle, per gestire i loro carichi di lavoro più importanti, e con Oracle Dedicated Region Cloud@Customer le aziende ottengono tutti i nostri servizi cloud di seconda generazione, compreso Oracle Autonomous Database, nei loro data-center. I nostri principali concorrenti non sono in grado di offrire ai clienti una cloud Region dedicata paragonabile alla nostra che funzioni on-premise”.

In sostanza, fanno notare in Oracle, “fino a oggi non esisteva una soluzione in grado di chiudere il gap tra la totalità dei servizi disponibili negli ambienti di cloud pubblico e quelli disponibili on-premise, in quanto le tipiche offerte on-premise dei fornitori cloud offrono un sottoinsieme ridotto dei servizi disponibili sulle loro region cloud pubbliche”. Ecco quindi che con l’annuncio di oggi Oracle rende tutti i suoi servizi cloud disponibili anche on-premise, per far sì che le aziende possano usarli dove ne hanno bisogno, in cloud, on-premise o appunto tramite Cloud@Customer.  

Clienti internazionali

C’è anche da dire che “se quello di oggi è il lancio ufficiale della nuova offerta, era da tempo che ne parlavamo con alcuni tra i nostri clienti enterprise”, prosegue Luigi Scappin, spiegando che “le prime realizzazioni sono interessanti: la prima è quella con la giapponese Nomura, una delle maggiori istituzioni finanziarie al mondo, che intendeva sviluppare applicazioni verticali molto specifiche in tempi ristretti, ma questo sarebbe stato possibile solo sul cloud pubblico, che però non avrebbe assicurato lo stesso livello di certificazioni. Il secondo esempio di Oracle Dedicated Region Cloud@Customer è con un ente pubblico, l’Oman Information Technology and Communications Group, ente di proprietà della Riserva Generale del Governo dell’Oman, che intendeva innovare e si è dotato di un grande data center dal quale erogare tutti i nuovi servizi”.

Le prospettive in Italia

Ma c’è anche un cliente italiano salito alla ribalta degli annunci Oracle di metà luglio, in particolare per quanto riguarda la disponibilità di Oracle Autonomous Database su Exadata Cloud@Customer. Questa nuova offerta unisce il più recente data base Oracle in cloud con la piattaforma Exadata, fornendolo sotto forma di servizio cloud nei data center dei clienti, eliminando le spese di gestione del database e gli investimenti in conto capitale, dato che in questo modo si consente di consumare risorse cloud per il database in modo elastico e in modalità pay-per-use. Oggi, sottolinea Oracle, Autonomous Database può funzionare nei datacenter dei clienti sia come offerta stand-alone sia come parte di Oracle Dedicated Region Cloud@Customer.  


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Alessandro Ippolito di Oracle
Di questa offerta ha usufruito Siav, noto ISV italiano attivo nell’Enterprise Content Management. “Abbiamo scelto Oracle Exadata Cloud@Customer per gestire meglio la costante crescita del nostro business nell’ambito delle soluzioni ECM e dei servizi cloud”, sottolinea Nicola Voltan, CEO di Siav, spiegando che “questa soluzione ci offre le performance, la scalabilità e la sicurezza che ci servono per offrire servizi di massima qualità ai nostri clienti. È gestito da Oracle nel nostro data center, consentendoci quindi di rispettare la normativa italiana relativa alla localizzazione geografica dei servizi offerti”.

Infine, più in generale riguardo alle prospettive della nuova offerta Oracle nel nostro Paese, Alessandro Ippolito, VP oltre che Tech Country Leader di Oracle Italia, fa notare che “abbiamo di fronte una proposizione di tipo enterprise che può andare per sua natura sui clienti di grandi e grandissime dimensioni: al momento, immagino una decina di nomi in tutto per l’Italia. Si tratta di un numero comunque importante, sia per le caratteristiche dell’offerta sia perché da noi i numeri in gioco sono sempre diversi rispetto ad altre nazioni”.
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