▾ G11 Media: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | Italian Security Awards | ...

SAS: ci sono ancora gap per l’AI agentica nel marketing

Una ricerca mostra che il 75% degli early adopter dell’AI agentica utilizza l’AI al massimo delle sue potenzialità e il 50% ha già inserito il quantum computing nei piani di innovazione

Tecnologie AI

L’AI agentica sta trasformando anche il marketing e, secondo uno studio condotto da SAS e Coleman Parkes, non tutti riescono a tenere il passo. Poco più della metà (51%) dei decision maker che operano nel campo del marketing dichiara che la propria organizzazione intende investire nell’AI agentica entro il prossimo anno, ma solo il 21% la sta effettivamente testando in ambienti reali. Ne risulta un gap sempre più ampio tra chi sta scalando l’AI agentica, e vede ritorni sull’investimento, e chi invece resta a guardare.

L’agentic AI è un qualcosa che va oltre la semplice generazione di contenuti. Rende possibili decisioni autonome e attive, apprendimento continuo e ottimizzazione in tempo reale. Ma ciò non avviene per caso. Una solida base di AI generativa, supportata da pipeline di dati avanzate, evidenze concrete di ROI generato e un framework strategico ben definito, è ciò che abilita questa autonomia assistita e scalabile.

I marketer oggi si dividono in tre gruppi di maturità: adopter, pianificatori e osservatori. Gli adopter già utilizzano l’AI agentica, i pianificatori intendono farlo entro il prossimo anno e gli osservatori entro i prossimi due. Mentre la maggior parte dei professionisti sta ancora pianificando o sperimentando, gli adopter stanno già scalando i sistemi agentici, e il divario di performance cresce rapidamente.

Tuttavia, la differenza non riguarda solo l’implementazione ma anche la mentalità: secondo lo studio “Marketers and AI”, condotto a livello mondiale su oltre 300 aziende in 23 Paesi, Italia compresa, solo il 3% degli osservatori dichiara di avere una forte comprensione dell’AI agentica, contro il 61% degli adopter: la familiarità genera fiducia e la fiducia alimenta l’innovazione.


Nonostante il 90% dei marketer esprima fiducia nell’AI agentica, meno di 1 su 20 afferma di fidarsi pienamente e, se il 79% dichiara di sentirsi abbastanza sicuro della governance AI della propria organizzazione, solo una piccola parte (8%) si sente davvero sicura. In generale, solo il 5% dei marketer in Emea dichiara di avere un’AI governance davvero robusta, una percentuale inferiore rispetto agli Stati Uniti (15%) e alle Americhe (11%) e all’Asia-Pacifico (10%).

In questo contesto, gli adopter si distinguono per l’implementazione di casi d’uso avanzati come agenti di apprendimento continuo (47%) e sistemi di reportistica delle performance (45%). Il 63% degli adopter sta inoltre sviluppando strategie AI a livello enterprise (contro il 25% degli osservatori), mentre il 42% utilizza l’AI per prendere decisioni in tempo reale, un dato particolarmente rilevante se confrontato con l’1% degli osservatori.

In sintesi, lo studio evidenzia come l’agentic AI stia ampliando il divario tra chi innova e chi no nel marketing. Tuttavia, colmare questo gap non dipende solo dall’adozione tecnologica, ma anche dalla capacità di costruire fiducia, sviluppare competenze e rafforzare la governance. In un settore in rapida evoluzione, investire oggi nell’AI agentica è fondamentale per conquistare un ruolo da protagonista nel marketing di domani.

“Gli osservatori potrebbero non avere più tempo. Mentre stanno ancora valutando l’AI agentica, gli adopter hanno già superato le capacità passive della GenAI e stanno vedendo veri guadagni in termini di produttività ed efficienza, risparmi sui costi e una migliore customer experience. E non si fermano qui. Gli early adopter dell’agentic AI, esperti di tecnologia, stanno già integrando il quantum computing nei loro piani, il che aumenterà ulteriormente produttività ed efficienza. Nel mercato attuale, dove adottare l’AI equivale ad avere un vantaggio competitivo a lungo termine, può davvero un brand permettersi di restare a guardare?”, commenta Mike Blanchard, Vice President, Marketing Technology and Personalization Solutions di SAS.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato
Iscriviti alla nostra Newsletter Gratuita. Iscriviti
GoogleNews Rimani sempre aggiornato, seguici su Google News! Seguici
Abbonati alla rivista ImpresaCity Magazine e ricevi la tua copia.

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Speciale

Speciale normative e compliance IT

Speciale

Fortinet Security Day Milano & Roma

Speciale

Speciale CRM

Speciale

IPA 2024: L'innovazione dell'era dell'AI

Speciale

Speciale Scenario PMI

Calendario Tutto

Dic 16
Go For Gold – Successo. Profitti. Crescita.

Magazine Tutti i numeri

ImpresaCity Magazine


Leggi il Magazine

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter

www.impresacity.it - 8.3.23 - 4.6.3