Una ricerca svela il bivio a cui si trova il settore bancario, indicando cinque imperativi da seguire per affrontare al meglio l’era dell’intelligenza digitale
Volatilità economica crescente, accelerazione tecnologica senza precedenti e ascesa dei concorrenti digitali: sono tra le sfide principali che ha di fronte oggi il mondo banking, come indica un rapporto realizzato con il supporto di SAS.
Realizzato da Economist Impact, lo studio “Intelligent Banking: The Future Ahead”, basato sulle opinioni di 1.700 manager bancari e fintech di numerosi Paesi, Italia compresa, mostra uno scenario estremamente complesso, dove la tecnologia agisce come arma a doppio taglio, la gestione del rischio è sempre più centrale e l’evoluzione dello scenario competitivo è progressivamente accelerata il 99% delle banche ha avviato iniziative GenAI, ma i benefici economici restano limitati, mentre crescono i rischi da nuove minacce digitali come deepfake e identità sintetiche; tassi d’interesse instabili e sistemi frammentati spingono le banche a usare l’AI per stress test, analisi in tempo reale e controllo dei rischi normativi; le normative su AI e open banking sono viste come opportunità, in quanto favoriscono fiducia, trasparenza e accelerano l’integrazione di tecnologie avanzate; infine, le banche si difendono da fintech, Big Tech e valute digitali puntando su finanza integrata e partnership, pur temendo la condivisione dei dati con terzi.

Anche nel panorama italiano, la trasformazione digitale del settore bancario è in pieno corso: i dati della survey mostrano come, nel complesso, i decision maker bancari italiani si considerino piuttosto preparati per affrontare le sfide tecnologiche dei prossimi 10 anni, anche se non mancano i timori. Nel dettaglio, i rischi operativi (62%) e quelli legati alla governance (53%) emergono come le principali preoccupazioni legate all’adozione della GenAI; allo stesso tempo il 37% degli intervistati individua proprio nelle tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale, la soluzione più efficace per identificare e prevenire le frodi; inoltre, secondo il 31% degli intervistati adottare tecnologie all’avanguardia e promuovere una cultura di apprendimento continuo tra i dipendenti rappresentano il modo migliore per alimentare l’innovazione del prossimo decennio.
In considerazione dello scenario appena descritto, il nuovo rapporto identifica cinque strategie fondamentali per guidare il settore nell’era delle banche intelligenti: Governance di dati e AI: una solida governance dei dati è fondamentale per un’AI sicura ed efficace: oltre il 30% delle banche ha già introdotto controlli, supervisioni umane e alert per monitorare GenAI e proteggere la privacy; Costruire la fiducia dei clienti: trasparenza e sicurezza guidano la relazione digitale con i clienti: cifratura, biometria e analisi del sentiment con AI aiutano a comprendere meglio i bisogni e rafforzare la fiducia; Semplificare la compliance con l’automazione: la compliance si evolve con l’uso di regtech, audit automatizzati e team di risposta globale, con il 38% che punta su tecnologie avanzate per ridurre errori e rispettare le normative con rapidità; Partnership strategiche con Fintech e Big Tech: collaborare con Fintech e Big Tech è considerata una via chiave per innovare, anche se resta alta l’attenzione a sicurezza e privacy nel condividere dati e sviluppare nuovi servizi; e infine Innovazione tramite formazione e modernizzazione: formare leader e personale su nuove tecnologie è cruciale per sostenere l’innovazione interna e restare competitivi in un contesto bancario in costante trasformazione.

“Un decennio decisivo attende il settore bancario, guidato dalla frammentazione normativa, dalla disruption tecnologica e da rischi sempre più interconnessi ed elevati. Per perseverare ed essere leader nell’Era dell’Intelligenza Digitale, le aziende finanziarie devono ristabilire la fiducia dei consumatori su larga scala rafforzando la governance dei dati e innovando con integrità”, commenta Stu Bradley, Senior Vice President of Risk, Fraud and Compliance Solutions di SAS.