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Microsoft, se gli agenti AI sono i nuovi colleghi di lavoro

L’indagine Work Trend Index 2025 certifica che l’intelligenza artificiale generativa sta già dando vita a una nuova realtà in cui la collaborazione tra esseri umani e agenti intelligenti sta ridefinendo il business

Tecnologie AI

Da Microsoft arriva l’edizione 2025 del Work Trend Index, l’’indagine globale che analizza le trasformazioni nel mondo del lavoro, e che quest’anno evidenzia come l’AI stia già riscrivendo le regole del business, dando vita a una nuova realtà in cui la collaborazione tra esseri umani e agenti intelligenti sta ridefinendo ogni aspetto delle organizzazioni.

Dall’indagine, che riflette le opinioni di 31mila persone in 31 Paesi tra cui l’Italia, emerge un cambiamento epocale: l’ascesa delle cosiddette “Frontier Firm”, ovvero aziende pionieristiche in cui organizzazione e processi ruotano intorno all’intelligenza on-demand, team di lavoro composti da persone e agenti AI e ruoli innovativi come quello dell’”agent boss”, il capo degli agenti. I numeri sono chiari: il 71% dei lavoratori nelle Frontier Firm nel mondo dichiara che la propria azienda è prospera, rispetto al solo 37% delle imprese nella loro totalità. Oltre la metà di loro (55%), dichiara di poter prendersi in carico ulteriore lavoro rispetto al 20% a livello generale.

Non solo: grazie ai nuovi trend tecnologici, l'intelligenza non è più vincolata al numero di dipendenti o alle competenze specifiche ma è diventata un bene essenziale e durevole, ma soprattutto abbondante, accessibile e scalabile su richiesta. Con l'aumento delle pressioni economiche, questa intelligenza on-demand rappresenta una nuova leva per la crescita, capace di colmare il divario crescente tra le esigenze delle aziende e la capacità umana. Se, da un lato, infatti, il 53% dei leader a livello globale (42% in Italia) afferma che la produttività deve aumentare, l'80% (70% in Italia) della forza lavoro nel mondo dichiara di non avere abbastanza tempo o energia per svolgere il proprio lavoro. In media, i dipendenti vengono interrotti da riunioni, e-mail o notifiche ogni 2 minuti. In questo scenario, tecnologie come l’AI generativa stanno democratizzando l’accesso a competenze ed expertise, rendendo l’intelligenza scalabile, accessibile e conveniente.


Inoltre, sempre secondo il Work Trend Index 2025, anche le strutture organizzative stanno evolvendo rapidamente: dai rigidi organigrammi a strutture più flessibili, che combinano il lavoro sinergico di persone e Agenti intelligenti per raggiungere obiettivi specifici. Il 46% dei leader nel mondo dichiara che la propria organizzazione sta già utilizzando soluzioni di AI agentica per automatizzare alcuni processi aziendali (45% in Italia), in particolare in aree come il customer service, il marketing e lo sviluppo prodotto.

Questa trasformazione richiede un nuovo approccio, basato sul rapporto umano-agente: i leader devono identificare cioè il mix ottimale di persone e agenti per ogni ruolo e attività, valutando dove le persone possono apportare un valore strategico e un maggiore impatto positivo.

Con l'ingresso sempre più massiccio degli agenti intelligenti nella forza lavoro, assisteremo anche a un’evoluzione dei ruoli delle singole persone che diventeranno dei veri e propri agent boss, vale a dire figure che creano, delegano e gestiscono gli agenti AI per amplificare il proprio impatto, essere più produttivi e dedicarsi ad attività a valore aggiunto. Nel mondo, i leader prevedono che entro cinque anni i loro team saranno chiamati a ridisegnare i processi di business integrando l’AI (38% nel mondo vs. 32% in Italia), sviluppare sistemi multi-agente per automatizzare operazioni complesse (42% nel mondo vs. 38% in Italia), formare gli Agenti (41% nel mondo vs. 35% in Italia) e nella loro gestione (36% nel mondo vs. 35% in Italia) .

Per chi è pronto a cogliere questa opportunità, l'AI rappresenterà un acceleratore di carriera: il Work Trend Index ha misurato infatti la mentalità dell'agent boss attraverso sette indicatori, tra cui l'uso regolare, la fiducia e l'impatto sulla carriera. In questo momento storico, i leader superano i dipendenti su ogni parametro: il 67% dei leader conosce gli agenti contro il 40% dei dipendenti (in Italia 69% dei leader rispetto al 32% dei dipendenti) e il 79% a livello globale ritiene che l'AI accelererà la propria carriera (contro il 67% dei dipendenti). Tuttavia, questo cambiamento non si fermerà ai vertici aziendali. Man mano che gli agenti diventeranno parte integrante del lavoro quotidiano, i ruoli a tutti i livelli e in tutte le funzioni evolveranno, insieme alla forza lavoro nel suo complesso. L'83% afferma che l'AI consentirà ai dipendenti di affrontare lavori più complessi e strategici in una fase precoce della loro carriera

Infine, il 51% dei manager nel mondo (47% in Italia) si aspetta che la formazione sull'AI e in generale il miglioramento delle competenze diventino una responsabilità chiave per i propri team nei prossimi cinque anni.

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