Si è tenuto la scorsa settimana l’atteso appuntamento Ignite 2025, l’evento organizzato da Microsoft che ogni anno chiama a raccolta da tutto il mondo la comunità tech per conoscere dal vivo le novità e soprattutto gli indirizzi tecnologici principali dell’azienda. Quest’anno non è passato inosservato che l’evento si sia svolto proprio nel giorno del compleanno numero 40 di Windows, la cui versione 1.0 fu lanciata proprio il 20 novembre 1985. Ma di Windows non si è parlato molto negli interventi al Moscone Center di San Francisco, teatro di Ignite 2025, che sono stati dominati soprattutto dall’intelligenza artificiale, declinata secondo quella che è oggi la visione di Microsoft: l’intelligenza artificiale non è più un accessorio, ma il motore centrale della prossima ondata di innovazione.

Per Microsoft, in sostanza, l’AI permette sempre di più alle aziende di diventare quelle che ha definito “Frontier Firms”, ovvero le “imprese di frontiera”, in grado di sperimentare, creare e trasformare in profondità i processi di business, in una rivoluzione che mette al centro gli agenti AI, destinati a diventare protagonisti nelle attività quotidiane di milioni di lavoratori.

L’AI come catalizzatore

Ecco quindi che tra le principali novità illustrate dal palco di Ignite 2025 c’è Work IQ, la nuova componente intelligente che rende Microsoft 365 Copilot e gli agenti ancora più consapevoli del contesto lavorativo. Sfruttando contenuti, abitudini e relazioni presenti in email, documenti, riunioni e chat, Work IQ permette a Copilot di collegare informazioni, anticipare necessità, generare insight e suggerire azioni ottimali.

Non solo: tra le novità di Ignite 2025, che saranno anche al centro dell’evento WPC 2025, la più importante conferenza italiana sulle tecnologie Microsoft in programma al Centro Congressi NH la prossima settimana, dal 2 al 4 dicembre, è stato dato ampio spazio anche a una nuova generazione di strumenti progettati per mettere l’AI nelle mani di chi vive il lavoro sul campo. Si va da Fabric IQ, che integra dati analitici, temporali e di posizione in un modello condiviso che restituisce una visione dinamica dell’azienda, consentendo interventi in tempo reale, a Foundry IQ, che crea un sistema di conoscenza unificato che collega gli agenti a fonti eterogenee, a partire dai dati presenti in azienda per arrivare al web, migliorando ragionamento, sicurezza e capacità operative. Inoltre, con Microsoft Agent Factory, le aziende possono creare e distribuire agenti AI con un unico piano a consumo, utilizzando Foundry e Copilot Studio. È anche previsto che le aziende idonee potranno inoltre accedere al supporto diretto degli AI Forward Deployed Engineers e a percorsi di formazione dedicati.

La sfida della governance

Infine, per affrontare al meglio tutti gli aspetti connessi alla governance dell’AI, che è sempre più un tema scottante: i dati di una ricerca IDC commissionata da Microsoft indicano che entro il 2028 le aziende faranno affidamento su 1,3 miliardi di agenti AI, che rischiano di diventare la nuova shadow IT, se non sono gestiti con adeguate misure di governance e sicurezza. Proprio per rispondere a questa sfida, Microsoft ha realizzato Agent 365, il nuovo piano di controllo progettato per osservare, gestire e proteggere agenti AI di qualsiasi provenienza: che sia di casa Microsoft, open-source o di terze parti, ogni agente riceve un’identità aziendale tramite “Entra ID”, garantendo sicurezza, tracciabilità e conformità.