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Mercato PC: 2023 con un deciso segno meno

L'anno chiude con un -14% di consegne rispetto al 2022, ma gli analisti scommettono su un rimbalzo nel 2024

Trasformazione Digitale

Il mercato PC ha frenato nuovamente alla fine del 2023, secondo le analisi più recenti di IDC. Il quarto trimestre dell'anno ha visto un calo contenuto (-2,7% anno su anno) delle unità vendute agli utenti e consegnate al canale di distribuzione: 67,1 milioni. Una cifra "marginalmente" superiore alle aspettative, spiegano gli analisti, secondo cui il peggio dovrebbe essere passato.

I vendor di PC indubbiamente lo sperano, anche perché il 2023 nel suo complesso si chiude anch'esso con un importante segno meno. I 259,5 milioni di unità consegnate nell'anno rappresentano infatti una flessione del 13,9% rispetto alle cifre del 2022. Anno che aveva già marcato una flessione del 16,5% sul 2021.

Una sequenza di segni meno che deriva, ovviamente, dal non essere riusciti a mantenere l'impulso di crescita registrato nel lockdown pandemico. "Questa flessione, senza precedenti nella storia del settore, riflette le conseguenze dell'impennata degli acquisti di PC causata dalla pandemia COVID-19", spiega appunto IDC.

Perché quindi gli analisti prevedono un 2024 quantomeno più roseo per le vendite di personal computer? A parte la spinta che dovrebbe venire dal nuovo segmento degli AI PC, su cui tutti puntano più o meno decisamente, il fattore che dovrebbe aiutare quest'anno il mercato è la sua ciclicità lato aziende utenti.

Il 2024 dovrebbe infatti essere un anno importante per l'aggiornamento dei PC nelle aziende, ed è proprio il segmento business che dovrebbe sostenere, ancora una volta, tutto il comparto. La diffusione delle applicazioni di AI dovrebbe spingere i nuovi PC "AI capable", mentre in generale l'arrivo sul mercato di nuovi processori e un atteso refresh di Microsoft Windows dovrebbero agire su uno spettro più ampio di prodotti.

Spunti per crescere

Qualcosina in più in termini di spinta all'acquisto la si aspetta proprio dal sistema operativo di Redmond. Windows 11 di suo ha fatto relativamente poco, ma nel 2024 si comincerà a parlare di fine supporto per alcune versioni di Windows 10 - tutte diventeranno ufficialmente "obsolete" nel 2025 - e questo dovrebbe spingere le imprese quantomeno a considerare un piano di refresh tecnologico.

Molto dipenderà da quanto i vendor di settore sapranno portare sul mercato proposte tecnologiche sia interessanti sia sensate. I nomi in gioco sono sempre gli stessi perché il mercato PC è ormai saldamente in mano a una "top five" che non cambia: Lenovo, HP, Dell, Apple, Asus. E, sottolinea IDC, "i brand meglio posizionati all'interno del segmento business godranno probabilmente di maggiore fiducia in vista del 2024".

A meno che qualche sviluppo tecnologico non proprio previsto non dia un impulso nuovo al mondo PC in generale: una possibilità che anche gli analisti evidenziano. Volendo scommettere, potrebbe essere la volta buona per l'affermazione - spesso tentata ma mai conseguita - dei PC Windows su piattaforma ARM? Staremo a vedere.

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