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Nuovi fondi PNRR per la Space Economy nazionale

Avio sarà capofila di due progetti europei per la realizzazione di una nuova generazione di propulsori a basso impatto ambientale

Tecnologie

La Space Economy italiana procede a passi rilevanti anche grazie ai fondi PNRR. Due importanti progetti che hanno Avio come capofila sono stati infatti siglati con l'Agenzia Spaziale Europea, nell'ambito dei programmi Vega C e Vega E per lo sviluppo di una nuova generazione di lanciatori spaziali. I progetti muovono insieme qualcosa come 285 milioni di euro, una quota significativa degli oltre 1,2 miliardi di fondi PNRR affidati ad ESA con una convenzione.

La Space Economy - ha sottolineato il ministro Adolfo Urso - è sempre più "un settore determinante" in cui l'Italia "può e deve avere un ruolo di leadership grazie al lavoro fatto dalle imprese italiane, la cui tecnologia riscuote unanime riconoscimento". Il riferimento è in particolare alle competenze sviluppate in Italia dai primi anni 2000, attraverso i programmi Vega, per lo sviluppo di tecnologie di propulsione di nuova generazione e architetture di sistemi di lancio.

Il tratto comune dei nuovi progetti siglati è l'ambizione di potenziare le capacità tecnologiche dell’industria aerospaziale italiana in modo da arrivare a realizzare, insieme con le realtà partner dei progetti europei di settore, una nuova generazione di propulsori per lanciatori spaziali. L'obiettivo è che questi propulsori siano adatti alle esigenze del mercato ma anche con spiccate caratteristiche di ecosostenibilità.

Il primo programma di sviluppo, denominato STS e finanziato con 181,6 milioni di euro fino al suo completamento, sarà dedicato allo sviluppo, entro il 2026, di un dimostratore in volo di nuove tecnologie e progetti specifici per un lanciatore per carichi leggeri a due stadi con propulsione a ossigeno liquido e metano, a ridotto impatto ambientale. I principali assi di sviluppo sono previsti nel campo della realizzazione di serbatoi criogenici in materiale composito, sistemi di separazione non pirotecnici e sistemi avionici integrati basati su hardware e software di estrazione aeronautica.

Il secondo programma, denominato HTE e finanziato con 103,7 milioni di euro al completamento, sarà dedicato allo sviluppo di un nuovo motore a ossigeno liquido e metano con tecnologia ad elevata prestazione, ridotto impatto ambientale e alta spinta, con la sua progettazione di dettaglio e la realizzazione di dimostratori di complessità crescente fino al test di qualifica a terra entro il 2026.

L’obiettivo dei due progetti – ha commentato Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio - è "preparare il terreno per i sistemi di trasporto spaziale di futura generazione, basati su propulsione liquida a ridotto impatto ambientale e potenzialmente riutilizzabili". Qui Avio può far leva sulle conoscenze già sviluppate sul propulsore a metano di più piccola taglia, capitalizzando tale esperienza per applicazioni più ambiziose.

I progetti saranno guidati da Avio come appaltatore principale, supportato da una catena di fornitura industriale italiana, nonché da centri di ricerca e università italiane. "Avio ha inoltre intenzione di coinvolgere startup innovative e piccole/medie imprese per accelerare il ciclo di sviluppo del prodotto, introducendo altresì le recenti e innovative metodologie dell’ingegneria di sistema digitale", ha sottolineato Renzo.

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