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Micro Focus passa nelle mani di OpenText

OpenText prende Micro Focus puntando sulla complementarietà delle offerte e dei modelli di business. E scommettendo sul salto al cloud dell'azienda acquisita e dei suoi clienti.

Trasformazione Digitale

Per una somma complessiva stimata intorno ai sei miliardi di dollari, Micro Focus passerà nelle mani di OpenText. Si tratta di una operazione finanziariamente importante per entrambe le società, che a livello di giro d'affari complessivo quasi si equivalgono: circa 3,5 miliardi di dollari di business per l'anno fiscale 2022 di OpenText, una stima di 2,7 miliardi pro forma per i 12 mesi maggio 2021 - aprile 2022 di Micro Focus.

Anche per queste cifre il comunicato ufficiale che annuncia l'acquisizione è volutamente generico. Sottolinea soprattutto che l'operazione dovrebbe portare velocemente risultati, consentendo ad OpenText di diventare "una delle aziende software e cloud più grandi del mondo", come spiega il CEO e CTO Mark Barrenechea. Questo grazie al fatto che la combinazione di OpenText e Micro Focus porta ai clienti "un partner che può accelerare la loro Digital Transformation sbloccando tutto il valore dei loro asset informativi e dei loro sistemi core".

Per capire i dettagli dell'acquisizione e soprattutto cosa OpenText ha in mente per Micro Focus, è molto meglio dare un'occhiata alla presentazione fatta agli analisti finanziari. Qui si mette in evidenza che il valore chiave dell'operazione sta nella complementarietà di molte componenti delle due aziende. E in particolare conta il fatto che OpenText ha già fatto il salto a una offerta prevalentemente cloud-based, mentre Micro Focus no. Il che è un limite ma evidentemente anche una opportunità, per come la vede OpenText.

OpenText si è man mano specializzata nel campo trasversale dell'information management. Questa strategia nel tempo si è concretizzata in una serie di piattaforme e servizi cloud che, in estrema sintesi, fanno da collettori e organizzatori dei dati d'impresa, gestendoli in maniera ottimizzata per vari scopi e tipi di utenti. La software house vede il suo business quasi equamente bilanciato tra quattro ambiti: il generico content management, la gestione delle interazioni omnichannel in ambito Customer Experienca, la sicurezza, la condivisione di informazioni all'interno di business network. Tutto il mercato indirizzabile in questo modo è stimato in 92 miliardi di dollari.

Sostanzialmente, OpenText considera Micro Focus complementare a questa visione perché fa già qualcosa del genere ma concentrandosi su clienti marcatamente "tradizionalisti", che hanno in atto una gestione delle informazioni ancora prevalentemente on-premise e magari con una buona dose di fondamentali sistemi cosiddetti legacy. Per questo i suoi punti di forza sono legati in particolare ad ambiti come la modernizzazione delle applicazioni, lo sviluppo, le operations, le componenti infrastrutturali.

Da qui la logica dell'operazione. Micro Focus tratta comunque un mercato potenziale stimato in 78 miliardi di dollari, da "sbloccare" puntando su tre mosse: portare la sua base installata verso il cloud, accelerarne la modernizzazione applicativa, migliorarne il tasso di rinnovo della componente servizi. Senza poi dimenticare che Micro Focus è già di casa in un gran numero di grandi clienti in tutto il mondo, e anche questo è un asset non da poco. L'acquisizione infatti permette a OpenText di incrementare in maniera importante (del 50-100%) la base clienti in varie regioni del pianeta.

OpenText è molto ottimista su quanto applicare a Micro Focus i propri modelli di sviluppo e organizzativi (il cosiddetto OpenText Business System) possa portarla ad essere una software house più moderna. E, di conseguenza, a incrementare la redditività del suo business. Ci sono però due punti chiave su cui lavorare: uno tecnologico e uno di go-to-market.

Lato tecnologia, i prodotti Micro Focus vanno resi più omogenei e portati al cloud, insieme ai loro utenti. L'idea di OpenText è applicare al mondo dell'azienda acquisita gli stessi principi del suo approccio Titanium: una piattaforma di integrazione unica, aperta, che connette tutti i software OpenText e permette loro di operare ovunque, in cloud pubblici e privati come off-cloud.

Lato approccio al mercato, Micro Focus conta su una forte presenza diretta tra i grandi clienti e nel mid-market. Le manca però una copertura delle aziende da meno di 500 postazioni, quel segmento small-medium che OpenText invece copre con un canale indiretto e uno diretto digitale. I modelli di go-to-market delle due aziende ora convergeranno, in un processo di allineamento che dovrebbe completarsi, nelle intenzioni, tra 18-24 mesi.

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