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Open source in azienda: a che punto siamo?

Tra tante conferme e qualche sorpresa, Gordon Haff, Technology Evangelist di Red Hat, commenta i principali risultati del report State Of The Enterprise Open Source 2022

Tecnologie L'opinione

Ogni anno, Red Hat conduce una ricerca sullo stato dell’open source in azienda su un ampio panel di decisori IT. Quotidianamente inoltre abbiamo migliaia di conversazioni con clienti, potenziali clienti, analisti e colleghi del settore. Per questo motivo ci vuole molto per sorprenderci. Eppure, ogni volta, ci sono alcuni risultati davvero inattesi, come si vede dai principali risultati del report The State of Enterprise Open Source 2022 per il quale sono stati intervistati circa 1.300 decisori IT di medie e grandi imprese in tutto il mondo e che vengono commentati di seguito.

L’importanza dei contributi upstream

L’anno scorso, quando abbiamo deciso di chiedere se fosse importante che il fornitore di open source contribuisse alla comunità, le nostre aspettative erano modeste. Nel corso degli anni, abbiamo spesso trovato che i clienti erano per lo più interessati all’open source enterprise come fonte di software meno costoso, ma di buona qualità.

Nel tempo i driver sono diventati la migliore qualità, la sicurezza e l’accesso privilegiato all’innovazione, che sempre più spesso lasciano in secondo piano il costo inferiore come beneficio primario del software open source enterprise. Ma siamo stati sorpresi quando l’82% degli intervistati ha dichiarato di essere più propenso a scegliere un fornitore che contribuisce alle community.

Si tratta della stessa percentuale dell’anno scorso. Ma abbiamo scavato più a fondo nelle motivazioni e siamo rimasti di nuovo un po’ sorpresi. Mentre non eravamo sicuri delle risposte, probabilmente avremmo scommesso sui benefici derivanti da un livello superiore di partecipazione - per esempio la possibilità di influenzare lo sviluppo di alcune caratteristiche.


Il modello di sviluppo open source

Tuttavia, nonostante questa fosse una delle risposte, ce n’erano anche altre. E un certo numero di queste altre ragioni, come la familiarità con i processi open source e il supporto di comunità open source sane, lasciano trasparire una comprensione più sofisticata del modello di sviluppo open source di quanto noi stessi ci aspettassimo.

Per essere più efficace, questo modello presuppone che parte del valore ottenuto dall’uso di progetti open source per realizzare prodotti rifluisca nelle comunità open source in una sorta di ciclo virtuoso. E questa risposta ci dice che molti clienti non considerano i prodotti open source enterprise allo stesso modo di quelli proprietari.

Piuttosto, i prodotti open source sono percepiti come il prodotto di un diverso, e spesso migliore, processo di sviluppo. E anche questo probabilmente ha contribuito a far sì che – nell’indagine di quest’anno – l’open source enterprise abbia guadagnato ulteriore terreno nei confronti del software proprietario.


Una garanzia di sicurezza

Abbiamo anche visto l’ascesa della sicurezza come importante vantaggio dell’open source enterprise. Quest’anno, l’89% dei leader IT ritiene che sia sicuro almeno quanto il software proprietario.

Il miglioramento della percezione della sicurezza dell’open source enterprise è qualcosa che da anni ormai riscontriamo nelle ricerche, nei focus group e nelle conversazioni con i clienti, motivo per cui questa non è stata una sorpresa.

Ciò che era meno ovvio sono le ragioni per cui i nostri intervistati pensano che l’open source enterprise offra un reale vantaggio per quanto riguarda la sicurezza.


La risposta tradizionale sarebbe stata che ci sono molti occhi sul codice. Ma “molti occhi” è ora in fondo alla lista delle ragioni per cui la sicurezza è un vantaggio dell’open source aziendale. Invece, il 55% ha dichiarato che la ragione principale è che i team “possono usare codice open source ben testato per le applicazioni interne”. Inoltre, nonostante l’attenzione sempre maggiore alla sicurezza della catena di fornitura del software, i leader IT ritengono che la capacità di utilizzare l’open source internamente - come fa la maggior parte delle aziende che sviluppano applicazioni - rappresenti ancora un grande vantaggio.

La conclusione? All’open source enterprise vengono ormai accostate molte delle stesse caratteristiche positive tradizionalmente attribuite al software proprietario, abbinate però ai vantaggi specifici, che derivano dalla flessibilità delle licenze e dal modello di sviluppo.

Gordon Haff è Technology Evangelist di Red Hat

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