Il lancio del sistema operativo open source previsto per il terzo trimestre del 2025 porterà a produttori e fornitori del settore automobilistico una versione di Linux certificata in termini di sicurezza
Da Red Hat arrivano novità in ambito automotive. Con il rilascio completo previsto nel terzo trimestre del 2025 di Red Hat In-Vehicle Operating System arriva infatti una piattaforma open source certificata che soddisfa gli stringenti requisiti di gestione del rischio e di sicurezza del settore per i sistemi informatici in-vehicle.
Secondo Red Hat, l’open source sarà in grado di alimentare una trasformazione radicale nel settore automobilistico, consentendo alle aziende di soddisfare le complesse esigenze dei veicoli software-defined. Come parte di questo cambiamento, Red Hat ha fornito un approccio cloud-native e software-centrico alla progettazione, in cui le case automobilistiche possono avviare lo sviluppo del software nel cloud, passare senza problemi a simulazioni virtuali e implementare su hardware reale senza riscrivere il software.
Fin dal suo primo annuncio del 2021, Red Hat aveva l’obiettivo di fornire la prima piattaforma Linux con certificazione continua per i veicoli. Da allora, Red Hat ha collaborato con Exida, attiva nella certificazione di sicurezza funzionale e cybersecurity, per sviluppare e convalidare un approccio innovativo volto a soddisfare i requisiti di gestione del rischio definiti da molti standard di sicurezza funzionale, tra cui ISO 26262. Oggi Red Hat annuncia in una nota di aver raggiunto l’obiettivo.
Costruito sulla base di Red Hat Enterprise Linux, principale piattaforma Linux enterprise al mondo, Red Hat In-Vehicle Operating System è ottimizzato per le esigenze critiche del settore automobilistico per un’ampia gamma di applicazioni, tra cui sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS), digital cockpit, controllo della carrozzeria, telematica, fino all’integrazione di modelli di intelligenza artificiale all’interno del veicolo. Inoltre, grazie a robuste capacità di freedom from interference (FFI), le applicazioni non critiche per la sicurezza, come i sistemi di infotainment o GPS, non possono compromettere le funzioni di sicurezza essenziali.
A complemento di In-Vehicle Operating System, Red Hat offrirà un kit di sviluppo software (SDK) personalizzato, basato sul portfolio di soluzioni hybrid cloud e di sviluppo applicativo, per consentire di tradurre facilmente l’innovazione basata sul cloud in esperienze in-vehicle. Fornendo una base coerente e unificata tra ambienti cloud, virtuali e fisici, Red Hat consente alle case automobilistiche di accelerare notevolmente i propri cicli di innovazione e ridurre i costi complessivi, aderendo al contempo ai severi requisiti di integrità dei veicoli di nuova generazione.
Red Hat, conclude la nota, sta collaborando con numerose aziende dell’ecosistema hardware automobilistico, tra cui Arm, Intel, NXP, Qualcomm, Renesas e Texas Instruments per pre-qualificare il sistema operativo su piattaforme pertinenti e driver associati upstream. Inoltre, come parte della certificazione di sicurezza funzionale, Red Hat implementerà una serie di specifiche piattaforme hardware qualificate, cominciando con un dispositivo Renesas e un dispositivo Qualcomm.
“Portare Red Hat In-Vehicle Operating System sul mercato rappresenta un punto di svolta per il passaggio del settore automotive verso i veicoli software-defined. Costruita sulla base di Red Hat Enterprise Linux, la piattaforma consente alle case automobilistiche di accelerare l’innovazione e rafforzare la sicurezza del sistema, abbracciando al contempo un approccio open source per promuovere maggiore flessibilità e collaborazione”, commenta Francis Chow, vice president and general manager, In-Vehicle Operating System and Edge di Red Hat.