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Equinix: anche in Italia forte accelerazione sull’infrastruttura digitale

Il tasso di crescita è di quattro volte superiore rispetto ai livelli pre-pandemia, con Milano che mostra la più alta interconnessione tra i partner

Cloud
Sono interessanti i dati che arrivano dall’ultima edizione, la quinta, del GXI, l’Indice di Inteconnessione Globale di Equinix. Su tutto, spicca il fatto che le aziende che stavano già implementando una strategia digital-first, si muovono oggi quattro volte più velocemente rispetto ai livelli pre-pandemia. Queste aziende, in Italia, hanno ridotto i tempi per implementare la propria infrastruttura digitale in più regioni, espandersi verso più sedi periferiche e integrare più cloud. Ne consegue che quello che prima avrebbe potuto richiedere due anni è oggi realizzabile in sei mesi.

Si prevede che questo ritmo accelerato di trasformazione digitale continuerà ad alimentare la rapida crescita della larghezza di banda di interconnessione. Secondo il Volume 5 del GXI, nella regione Emea, la larghezza di banda di interconnessione complessiva, ovvero la misura della connettività privata per il trasferimento di dati tra le organizzazioni, dovrebbe raggiungere oltre 5.327 terabit al secondo (Tbps) all’anno entro il 2024, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) quinquennale del 46%. Questo trend è in linea con la crescente domanda di infrastruttura digitale necessaria per portare più aziende online, facilitare l’integrazione elettronica con i partner e le supply chain, e raggiungere più persone in ambienti di lavoro ibridi.  

emmanuel becker equinix managing director italy[2]Emmanuel Becker, Managing Director di Equinix Italia

Più in dettaglio, quasi il 30% dell’infrastruttura distribuita in strutture carrier-neutral si è spostata all’edge, in prossimità dei punti di consumo dei dati. Anche i provider di servizi si stanno espandendo sull’edge, facendo crescere la loro infrastruttura edge due volte più velocemente della loro infrastruttura core, consentendo loro di sostenere la crescente domanda da parte delle imprese. 

A livello di settori verticali, si prevede che l’ambito dei servizi finanziari implementerà più del 50% della larghezza di banda di interconnessione, mentre il settore manifatturiero è il secondo settore più grande. Il settore pubblico, la sanità, i servizi industriali e i trasporti registreranno la più rapida crescita dell’infrastruttura digitale, che porterà a un CAGR del 48% o più nella larghezza di banda di interconnessione dal 2020 al 2024 a livello globale. Questi settori, che in precedenza erano in ritardo nell’adozione dell’interconnessione, a seguito della pandemia stanno ora guidando il tasso di crescita dell’interconnessione. 

Da notare infine che Milano, insieme a Stoccolma, mostra la più alta interconnessione tra i partner commerciali, guidata dai settori bancario, assicurativo, e dai servizi aziendali e professionali.  

La pandemia ha accelerato la necessità per tutte le aziende di digitalizzarsi. Il CAGR del 46% previsto in Europa è indicativo della crescente domanda delle imprese di migliorare le proprie capacità di interconnessione per competere in un’economia sempre più digitale. L’interconnessione è lo strumento principale per le imprese ed è per questo che in Italia abbiamo aperto un nuovo data center International Business Exchange a Milano, ML5, e annunciato un nuovo hub sottomarino a Genova, chiamato GN1, che farà parte di un portfolio di data center tra i più efficienti al mondo dal punto di vista energetico”, sottolinea Emmanuel Becker, Managing Director di Equinix Italia.
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