Il Global Cloud Index prevede 19,5 zettabyte in transito nel 2021, con un netto predominio del cloud rispetto ai datacenter tradizionali
La diffusione dei
servizi cloud è rapida e porta un conseguente aumento nel traffico di rete da e verso la "nuvola", per gli utenti tanto business quanto consumer. Le cifre del
Global Cloud Index di Cisco confermano questo trend, indicando che il volume di dati in transito da e verso i datacenter che offrono servizi cloud, pubblici o privati, nel 2021 raggiungerà i
19,5 zettabyte/anno rispetto ai 6 del 2016.
Le cifre colpiscono per il
tasso di crescita, pari a circa il 27 percento l'anno nel periodo considerato. Ma è forse più rilevante notare che nel 2021 il traffico associato ai datacenter che offono servizi cloud sarà il
95 percento di quello complessivo associato ai datacenter di qualsiasi tipo.
![cloud index 1 cloud index 1](https://www.impresacity.it/immagini/2018/02/cloud-index-1.jpg)
In pratica entro il 2021
la gran parte dell'elaborazione sarà in cloud. Cisco indica infatti che allora il
94 percento dei workload sarà eseguito nei datacenter associati al cloud. Solo il 6 percento in datacenter tradizionali.
È anche una questione di massa critica e di scala. Nel 2016 si contavano 338 datacenter appartenenti ai grandi
hyperscaler che offrono servizi di cloud pubblico. Nel 2021 il numero
salirà a 628 e questi datacenter raccoglieranno il 53 percento dei server, il
69 percento della potenza elaborativa e il 65 percento dei dati di tutti i datacenter mondiali.
![cloud index 2 cloud index 2](https://www.impresacity.it/immagini/2018/02/cloud-index-2.jpg)
Il cloud non sarebbe tanto massicciamente usato se non supportasse
funzioni e servizi richiesti dagli utenti. Le analisi di Cisco in questo senso indicano che a spingere l'aumento del traffico dati tra i datacenter cloud saranno le applicazioni legate ai
Big Data, lo streaming video, i motori di ricerca e i social network.
Poi ci sono ovviamente le
applicazioni in SaaS, sempre il servizio cloud più popolare. Nel 2021 il 75 percento dei workload e delle
istanze di computing in cloud deriveranno da servizi SaaS (nel 2016 la percentuale era del 71 percento). La quota corrispondente ai
servizi IaaS e PaaS sarà molto minore: rispettivamente del 16 percento (21 percento nel 2016) e del 9 percento (8 percento nel 2016).
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