La ex divisione EUC di VMware ora porta avanti uno sviluppo più ampio di quanto non fosse previsto dalla precedente casa madre
Tra le varie evoluzioni e rivoluzioni che l'acquisizione da parte di Broadcom ha portato a VMware c'è stata la dismissione - senza troppa fanfara, a dire il vero - della componente cosiddetta EUC, o End User Computing. Le soluzioni sviluppate da questa ex divisione di VMware - che oggi è una entità autonoma denominata Omnissa - riguardano in particolare le soluzioni di desktop virtualization, application publishing, mobile device management.
Ora Omnissa ha fatto un passo significativo verso un percorso di sviluppo che è sensibilmente più esteso di quello originario, rilasciando in versione beta un modulo che permette la gestione anche di server Windows mediante Workspace ONE. In precedenza, la piattaforma era tradizionalmente limitata alla gestione di dispositivi spiccatamente client, come i PC. Il nome completo della parte di management, non a caso, è Workspace ONE UEM, dove UEM sta per Unified Endpoint Management.
Omnissa spiega che estendere le capacità di Workspace ONE anche a Windows Server rappresenta la risposta alle richieste dei clienti, che vogliono avere anche per i loro server la stessa esperienza di gestione che hanno per i sistemi desktop o mobili con Windows.
Le aziende che sono interessate a questa novità devono richiederlo esplicitamente registrandosi al sito degli Omnissa Beta Program. La fase beta durerà circa tre mesi e, spiega Omnissa, è pensata solo per la gestione di ambienti di test o di laboratorio. Non quindi per i server di produzione, il che è logico trattandosi di una versione preliminare di un componente comunque importante come una piattaforma (anche) di server management.
In prospettiva, Omnissa dovrebbe estendere le funzioni di gestione di Workspace ONE anche a dispositivi client non proprio "ovvi" per una impresa. Come ad esempio i wearable Apple Watch e i visori per la realtà aumentata. Di rilievo è anche l'anticipazione secondo cui, ormai libera da VMware, Omnissa si prepara a supportare hypervisor e piattaforme di virtualizzazione anche differenti dallo storico vSphere.