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IDC: aumenta la spesa europea in cybersecurity

Attaccanti più pericolosi, normative più stringenti e uno scenario geopolitico negativo spingono le aziende a investire in cybersecurity

Sicurezza

Il 2024 sarà un altro anno positivo per il mercato europeo della cybersecurity, che secondo le analisi di IDC dovrebbe incrementare il suo valore del 12,3% nel 2024. Le previsioni per il prossimo futuro sono in linea con questa crescita a due cifre, perché la cybersecurity resterà a lungo un'area di investimento IT fondamentale per le aziende europee, che dovranno continuare a far fronte alla costante minaccia di attacchi informatici, proteggere gli ambienti di lavoro ibridi e garantire la propria compliance alle normative nazionali e internazionali come NIS2 e DORA.

Da qui nascono le previsioni ottimistiche di IDC per gli anni a venire. La spesa europea in cybersecurity aumenterà a un ritmo costante sino al 2027, raggiungendo in quell'anno gli 84 miliardi di dollari.

IDC sottolinea che la necessità, da un lato, di difendersi in uno scenario geopolitico e di cybersecurity complesso e, dall'altro, di osservare le sempre più stringenti normative europee sulla resilienza informatica impongono nuove strategie di investimento in cybersecurity. Queste oggi devono essere incentrate su una migliore quantificazione del rischio informatico, un equilibrio di misure preventive e proattive, l'identificazione di tutti gli utenti e i processi aziendali da proteggere, l'acquisizione delle competenze e delle risorse necessarie.

In generale la cybersecurity sta trasformandosi "da requisito tecnico a fattore strategico fondamentale per le aziende di tutti i settori per rimanere competitive sul mercato", spiega Stefano Perini, research manager di IDC European Data and Analytics. Le aziende di alcuni settori "sensibili" come PA, Telco, Media, Difesa e Finance già lo sanno e si muovono di conseguenza. Ma anche le PMI, tradizionalmente meno preparate in cybersecurity rispetto alle grandi aziende, saranno esposte alla marea crescente di attacchi informatici. "In risposta a ciò, si concentreranno sempre più sui servizi gestiti, oltre che sulla formazione dei propri dipendenti per affrontare i nuovi rischi di sicurezza", sottolinea Perini.

Come ogni mercato, anche quello della cybersecurity crescerà in modo diverso a seconda delle regioni e dei comparti in cui lo si divide. Nel 2024 a spendere di più per la sicurezza saranno le banche, le PA centrali, le PA locali, le Telco e le aziende del mondo Retail. Questi cinque settori insieme rappresenteranno quasi il 38% del mercato totale della sicurezza in Europa.

I settori in più rapida crescita nel 2024 saranno invece quello bancario (14,2% di crescita annua), quello dei media e dell'intrattenimento (14,0%) e quello aerospaziale e della difesa (13,8%). Le banche devono affrontare sempre più minacce informatiche e investiranno in particolare per proteggere le loro nuove iniziative di digitalizzazione. Le aziende del settore Media hanno il problema che qualsiasi attacco subito, anche minimo, è potenzialmente molto dannoso a causa della loro elevata visibilità pubblica. Le aziende del comparto aerospazio/difesa devono invece concentrarsi sulla protezione degli asset IT/OT e dei dati a causa, ovviamente, delle tensioni geopolitiche presenti in Europa.

Dal punto di vista geografico la distribuzione degli investimenti è più omogeneo. A parte alcuni picchi di spesa nei Paesi dell'Europa centrale e orientale, IDC prevede che il software e i servizi di sicurezza saranno le aree di crescita principali in tutti i Paesi europei, compresi quelli che spendono di più - Regno Unito, Germania e Francia - che insieme rappresentano oltre il 50% del mercato europeo.

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