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Lenovo, un altro anno da 50 miliardi di dollari

Risultati record anche nell'utile, che cresce del 19% e sfonda la barriera del miliardo. Il commento di Emanuele Baldi, numero uno della filiale italiana, sull’area PC e smart devices, che conta per l’80% del business globale 

Tecnologie Trasformazione Digitale Mercato e Lavoro
Lenovo non nasconde la soddisfazione per i risultati dell’anno fiscale terminato a marzo. Non fosse altro che per il fatto di aver sfondato per il secondo anno consecutivo la barriera dei 50 miliardi di dollari di fatturato, attestatosi a quota 50,7. Ma anche per aver confermato la redditività, con il risultato storico dell’utile pre-tasse, di 1,02 miliardi di dollari e in crescita di quasi il 19% su base annua, e con l’utile netto dell’intero anno di 665 milioni di dollari, in crescita del 12% rispetto all’anno precedente.  

Solidità in azione

La società ha mostrato solidità, anche in ragione della circostanza che l’ultimo trimestre dell’esercizio fiscale, ovvero i primi tre mesi dell’anno solare 2020 (che infatti hanno mostrato una contrazione del 9,7% del fatturato rispetto all’anno precedente), ha coinciso con la pandemia globale Covid-19, che si è aggiunta ad altre sfide dello scenario tecnologico, come la scarsità di alcuni componenti e la continuazione di tensioni commerciali. È anche per questo che il commento ufficiale di Yang Yuanqing, Presidente e CEO di Lenovo, ha evidenziato che “in un contesto di cambiamenti e trasformazioni tra i più significativi a cui abbiamo mai assistito a livello globale, Lenovo nell’ultimo anno ha trasformato significativamente il proprio business. In una situazione globale di incertezza, sono sicuro che Lenovo farà leva sulla propria presenza produttiva globale per proseguire nella strategia di Intelligent Transformation e cogliere appieno le opportunità che si presenteranno”.

Leadership di mercato

Guardando alle diverse aree di business, i cui dettagli completi sono su questo articolo, l’Intelligent Devices Group (IDG) ha continuato a svolgere il ruolo trainante, con la business unit PC and Smart Devices (PCSD) che ha registrato nell’anno un fatturato di quasi 40 miliardi di dollari, pari a una crescita anno su anno del 3,6%. Gli utili pre-tasse sono migliorati, arrivando a quota 2,3 miliardi di dollari (più del 18% anno su anno), con un margine pre-tasse del 5,9%, che rappresenta una crescita di 0,7 punti percentuali anno su anno. La posizione di leadership nel mercato globale del PC si è estesa, con una quota di mercato in crescita di più dell’1%, pari al 24,5% per l’intero anno. ImpresaCity ha chiesto a Emanuele Baldi, Country General Manager di Lenovo per l’Italia, un commento sui risultati, focalizzandosi in particolare sull’area dei PC e degli Smart Devices.
emanuele baldi gm ad lenovo italiaEmanuele Baldi, Country General Manager di Lenovo per l'Italia

L’impatto dell’emergenza

Un primo fatto molto significativo è quello di aver consolidato la posizione di numero uno del mercato mondiale PC, visto che nell’anno precedente continuavamo a oscillare tra il primo e il secondo posto con l’immediato concorrente, con qualche zero virgola di percentuale che andava e veniva”, esordisce Emanuele Baldi, sottolineando che "abbiamo guadagnato quote di mercato operando in un contesto difficile e reso netta la nostra leadership distanziando il competitor principale”.

Ma ci sono anche altri fatti altrettanto degni di nota: “da una parte, in tutti i segmenti che noi consideriamo rilevanti per la nostra redditività e la nostra immagine, come i servizi, le workstation, i sistemi di conferencing e il mondo del gaming, abbiamo visto crescite nell’ordine delle due cifre, anche rispetto al mercato; e dall’altra parte, e qui mi riferisco all’ultimo trimestre, ritengo che tutta l’azienda Lenovo nel suo complesso abbia gestito bene l’emergenza dettata dal Coronavirus”, spiega Baldi

Più nel dettaglio, a causa del Covid-19, “abbiamo avuto diversi contraccolpi a livello mondiale, ma siamo riusciti a ‘tenere botta’, considerando che abbiamo a che fare con un’organizzazione complessa che conta 30 siti produttivi, alcuni dei quali presenti in aree chiuse, caratterizzati dall’operare sempre a capacità superiori al 90% per essere remunerative, visto che siamo in un settore dove i margini sono davvero contenuti”, prosegue Baldi, evidenziando che “guardando ai numeri, Lenovo è stata quella che ha guadagnato più quote di mercato nel momento più caldo dell’emergenza, a dimostrazione del fatto che siamo riusciti a gestire al meglio tutte le disruption. Anche in Italia siamo riusciti a guadagnare 4 punti di quota di mercato, sempre guardando al settore dei PC”.

Italia in ripresa

Rimanendo in Italia, l’anno fiscale da poco iniziato vede “proseguire la tendenza a colmare il forte gap tra le dotazioni tecnologiche presenti nelle case e negli uffici”, fa notare Baldi, spiegando che “l’emergenza Covid-19 ha determinato un forte aumento della domanda di PC e tablet: al di là del momento contingente, ritengo che questa tendenza continuerà anche nel corso dell’anno, considerando che molte persone si sono accorte che non è equilibrato spendere grandi cifre sui cellulari e poi ritrovarsi a casa PC obsoleti e poco adatti per svolgere task di lavoro o di studio”.
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