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Lenovo: fatturato in calo ma redditività al top

L’anno fiscale 2022/23 si conclude con un fatturato in decrescita ma in utile di 1,6 miliardi di dollari. Le prospettive nel commento del management italiano

Mercato e Lavoro

Un anno in chiaroscuro per Lenovo, nel quale a un calo nel fatturato hanno fatto da contraltare utili sempre robusti. Ma soprattutto la redditività è stata mantenuta, con il margine lordo e quello operativo che hanno entrambi raggiunto i massimi da 18 anni. Nell’anno fiscale 2022/23, terminato al 31 marzo scorso, il fatturato totale si è infatti chiuso a quota 62 miliardi di dollari, in calo del 14%, e l’utile netto a 1,6 miliardi di dollari, in calo del 21%.

Numeri attesi

Si tratta di numeri in un certo senso attesi, visto lo scenario nel quale molti comparti tecnologici hanno subito un forte calo della domanda, a cominciare dai PC, dove IDC ha per esempio certificato una contrazione delle vendite vicina al 30% ne primo trimestre di quest’anno. Non a caso, per Lenovo i ricavi delle attività diverse dai PC hanno raggiunto nell'anno fiscale il loro massimo, vicino al 40%, alimentati dalle divisioni Solutions and Services Group (SSG) e Infrastructure Solutions Group (ISG) portando i ricavi a livelli record rispettivamente di 6,7 miliardi di dollari e 9,8 miliardi di dollari, con un aumento del 22% e del 37% su base annua.

Lenovo ha registrato una redditività stabile nell'ultimo anno fiscale, mentre la diversificazione dei nostri motori di crescita continua a raggiungere nuovi traguardi. Il loro slancio sta guidando progressi costanti nella nostra trasformazione basata sui servizi e il mix di entrate delle nostre attività diverse dai PC è aumentato a quasi il 40%. La nostra chiara strategia sta funzionando e la nostra capacità operativa è resiliente, anche di fronte alle incertezze globali. In prospettiva, continueremo a investire in ricerca e sviluppo per cogliere la prossima ondata di opportunità di crescita, quindi siamo ben preparati per il futuro", sono state le parole con cui Yuanqing Yang, Presidente e CEO di Lenovo, ha commentato l’andamento dell’anno 2022/23.

Il business italiano

In una conversazione con ImpresaCity, Emanuele Baldi, Executive Director Italia di Lenovo, ha sottolineato che “sono risultati che ci attendevamo, dopo l’accelerazione dovuta alla pandemia nella domanda di PC, e il conseguente rallentamento, ma ci aspettiamo una risalita della domanda nella seconda della parte di quest’anno, ovvero in settembre- ottobre. Anche perché si lavora anche sulla sostituzione di tecnologia, e dall’inizio del 2020, ovvero dal sorgere della pandemia, la base installata si è molto allargata”. In questo scenario, ha proseguito Baldi, “procede speditamente la strategia di Lenovo che va verso un cambiamento del mix del fatturato, e aver raggiunto il 40% delle entrate da componenti diversi dai PC è un ottimo risultato: anche se è stato influenzato da un calo della domanda dei device, mostra che la strategia è quella giusta e che il mercato ci premia nelle nuove aree di offerta come l’as a Service”.

Nel dettaglio, pur con un calo di fatturato, Lenovo ha mantenuto la prima posizione nel mercato globale dei PC con una quota di mercato del 23,2% a livello globale, e ha visto il mix di ricavi da prodotti premium aumentare a quasi il 30%.

Per quanto riguarda più specificamente il mercato PC in Italia, Emanuele Baldi spiega che “anche se qui da noi l’andamento del mercato è stato inferiore a quello globale, posso dire che siamo soddisfatti della nostra quota di mercato, anche se i numeri assoluti non sono quelli soliti. In ogni caso, siamo ottimisti, e lo sono anche i nostri partner di canale, anche alla luce di alcuni segnali positivi provenienti da progetti in corso”.


Emanuele Baldi di Lenovo Italia

ISG sugli scudi

L’area Infrastructure Solutions Group ha messo a segno a livello mondiale una crescita del 37%, con oltre 10 miliardi di dollari di fatturato complessivo: i ricavi dei server sono cresciuti di quasi il 30% su base annua fino a raggiungere un livello record, facendo di Lenovo il terzo provider di server al mondo, mentre lo storage ha triplicato i risultati dell'anno fiscale precedente e passando dall'ottava posizione al mondo alla quinta. I ricavi del software sono cresciuti del 25% su base annua, un altro record.

Sono risultati che Alessandro De Bartolo, Country General Manager e AD Infrastructure Solutions Group Italia di Lenovo, giudica “notevoli, e dovuti alla capacità di cogliere tutte le opportunità di crescita dovunque si presentino, grazie a un mix di tecnologie che va dall’edge al cloud. Anche le prospettive si presentano buone, anche se per certi comparti di mercato, come quello dei Cloud Service Provider, gli andamenti sono ciclici, ma vengono per esempio compensati dalla grande crescita dell’edge computing”.

Da sottolineare, prosegue Alessandro De Bartolo, anche “Ia crescita dell’area pay-per-use, con la nostra offerta TruScale, dovuta anche al fatto che le nostre soluzioni vadano sempre più nella direzione della massima semplicità di gestione, in modo da sopperire al crescente problema dello skill gap che molte aziende si trovano oggi a dover affrontare”.


Alessandro De Bartolo di Lenovo Italia

Smartphone alla riscossa

Infine, nell’area degli smartphone, il business si è confermato redditizio per il terzo anno consecutivo, e ha registrato una crescita dei ricavi premium-to-market nella maggior parte dei mercati. “Mentre l’Europa è a un più 22% di quantità rispetto all'anno precedente, la crescita del segmento premium è del 130%”, spiega Giorgia Bulgarella, Head of Marketing di Motorola Italia, sottolineando che "è dovuta anche al ThinkPhone by Motorola, presentato recentemente come la prima soluzione interamente dedicata al segmento B2BB, che ci permette di portarci di presentarsi sul mercato come un'azienda integrata che propone un ecosistema completo non solo di infrastrutture, PC e tablet, ma adesso anche di smartphone, differenziandoci sempre più sul mercato come player credibili e affidabili”.

Infine, le prospettive si presentano positive anche per l’area degli smartphone: “i dati di GFK di aprile posizionano Motorola al 7% del mercato italiano, e questo è un traguardo importante in quanto risultiamo il terzo player Android, e questo ci dà la spinta verso il nostro obiettivo di arrivare al 10% nell’arco dei prossimi mesi”, conclude Giorgia Bulgarella.


Giorgia Bulgarella, Head of Marketing di Motorola Italia

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