Parigi mette sul piatto oltre 400 milioni di euro per acquisire la divisione HPC-AI di Atos. E controllare le tecnologie alla base di molti progetti critici per la Francia.
Atos, o perlomeno le sue attività più pregiate ed importanti, sta per diventare una società pubblica. Lo Stato francese ha infatti presentato una offerta per l'acquisizione della divisione Advanced Computing di Atos, che viene valutata circa 410 milioni di euro. L'operazione non coinvolgerebbe però le attività della business unit Vision AI.
In sostanza, lo Stato francese acquisterebbe le attività collegate agli ambiti più importanti in cui Atos tradizionalmente opera: High Performance Computing, quantum computing, Intelligenza Artificiale. Da questo punto di vista è una operazione molto importante per Parigi, dato che Atos ha partecipato a molti progetti chiave d'Oltralpe, specialmente in campo Energia e Difesa. Per ovvie questioni di sicurezza nazionale e geopolitica, è decisamente opportuno mantenere un controllo diretto su tecnologie così strategiche.
Un ragionamento simile vale - fatte le debite differenze - anche per l'Italia. Su tecnologia Atos sono basate infatti alcune infrastrutture di supercomputing chiave per la ricerca italiana, a partire dal supercomputer Leonardo e dai suoi futuri sviluppi.
La "nuova" Atos, ossia Eviden, manterrà invece il controllo del business Vision AI, derivante in buona parte dall'acquisizione di Ipsotek nel 2021. Eviden intende riorganizzare queste attività in una nuova business unit focalizzata sullo sviluppo di soluzioni basate su tecnologie di video analytics e AI, soluzioni pensate per applicazioni di sorveglianza, safety e sicurezza.
La logica dell'operazione è, per Eviden, essenzialmente finanziaria. Le attività collegate al supercomputing sono certamente importanti ma richiedono l'impiego di notevoli capitali e non danno margini giudicati sufficienti per gli azionisti. La video analytics è invece un ambito più "gestibile" e remunerativo, tanto che secondo Atos la parte Vision AI ha rappresentato, di recente, più di un terzo degli utili operativi della società.