La Sanità è certamente un campo in forte digitalizzazione, ma l'ecosistema italiano delle imprese attive nel settore ha certamente bisogno di una mano. Se le competenze di base ci sono - siamo secondi in Unione Europea per pubblicazioni scientifiche e terzi per export di prodotti farmaceutici e medicali - mancano invece capitale umano qualificato e investimenti delle imprese in ricerca e sviluppo. Teoresi ha deciso di scemdere in campo in questo ambito creando una divisione interamente dedicata alle tecnologie mediche: Teoresi MedTech.

La nuova divisione è frutto degli investimenti di Teoresi nel settore MedTech e segue l’acquisizione nel 2023 di MediCon Ingegneria, azienda bolognese specializzata nella ricerca, nel design e nella produzione di dispositivi medici innovativi.

“Il MedTech è un verticale su cui Teoresi sta investendo da anni in progettualità di ricerca e sviluppo: con la nascita di questa divisione, il Gruppo punta a rafforzare la propria presenza in un campo altamente specializzato, proponendosi come partner industriale di riferimento per le aziende produttrici di dispositivi medici”, ha spiegato Beatrice Borgia, Chief Corporate Development Officer di Teoresi.

Beatrice Borgia, Chief Corporate Development Officer di Teoresi

Teoresi MedTech nasce in generale con l'obiettivo di aiutare, nell'adozione di nuove tecnologie e soluzioni, chi fa dispositivi medici, seguendolo dalla progettazione alla produzione di tecnologie di frontiera e applicazioni digitali in ambito sanitario. L'obiettivo - spiega Teoresi - è "innovare la medicina del futuro, rispondendo alle nuove esigenze del personale sanitario, fornendo un supporto innovativo alle cure e migliorando il benessere dei pazienti".

Evoluzioni in corso

Teoresi MedTech sta già lavorando a Remedy, un dispositivo wearable per il monitoraggio e la gestione personalizzata del paziente anziano o polipatologico. Il dispositivo funziona tramite un sistema modulare multisensore e multiparametrico che raccoglie informazioni cliniche facendole confluire su un piattaforma IoMT (Internet of Medical Things). Un altro ambito in cui Teoresi sta sperimentando l’uso di dispositivi wearable è la terapia del Parkinson. In campo AI, invece, la società sta applicando l'Intelligenza Artificiale all’analisi dell'elettrocardiogramma per automatizzare la rilevazione di alcune tipologie di aritmie e supportare la diagnosi

L'AI viene applica da Teoresi anche nella cosiddetta AI-based Telerehabilitation: permettere ai pazienti di svolgere esercizi di riabilitazione fisica e cognitiva da remoto, con continui feedback sull'esecuzione generati dall'AI. Uno sviluppo di questa tecnologia riguarda l’uso di Realtà Aumentata e Virtuale per la terapia cognitiva dell’Alzheimer: attraverso giochi creati ad hoc, il paziente è invitato a riconoscere oggetti e colori oppure a interagire con essi mediante esercizi di micromobilità, all’interno di un’ambientazione ricreata con AR/VR.

Accanto a questi progetti ci sono le attività di ricerca e sviluppo che Teoresi porta avanti da anni, come strumenti e dispositivi per la medicina di precisione, basati su nanotecnologie intelligenti in grado di effettuare contemporaneamente diagnosi e terapia all'interno del corpo dei pazienti. Nel progetto Nanocan, queste tecnologie hanno permesso lo sviluppo di una nuova classe di dispositivi che utilizzano fibre ottiche integrate in aghi medicali allo scopo di monitorare marker tumorali e rilasciare farmaci.

Quello su cui teoresi MedTech puntà è in sostanza - spiega Guido Comai, Operations & Corporate Development Manager della società - “Un know-how altamente specializzato in cui coesistono competenze uniche nello sviluppo di dispositivi medicali, dalla ricerca alla progettazione sino alla prototipazione e alle certificazioni: tutto ciò rende questa nuova realtà in grado di accettare le sfide e soddisfare anche le esigenze più specifiche nel settore healthcare”.