Per quanto siano stati  fatti sensibili passi in avanti il cloud continua a essere temuto perché non offrirebbe una ragionevole protezione dei dati. Nonostante più studi confermino che mediamente la sicurezza offerta dai data center over the cloud sia superiore a quella mediamente registrata presso analoghe infrastrutture on premises, le notizie che hanno dominato il 2013 - vedi scandalo Wikileaks e attività di spionaggio condotte a livello di istituzioni governative, con tutto ciò emerso dall’operato della National Security Agency - potrebbero spostare l’attenzione degli investimenti verso soluzioni on-premise. E’ quanto afferma Forrester Research, secondo il quale l'IT privato potrebbe beneficiare di un incremento di spesa nell’ordine stimato di un 7% circa nel corso del nuovo anno.
In base a quanto affermato dalla società di ricerca sono in particolare le aziende europee a essere molto caute nei confronti del cloud proprio a causa di problemi inerenti la security. Tuttavia questo non significa che gli investimenti subiranno rallentamenti: Forrester prevede infatti che la spesa complessiva cloud, nel corso del 2014, possa crescere oltre il 20%.
“Le aziende – afferma Andrew Bertels – continueranno ad approvvigionarsi di software attraverso il cloud in una strategia complementare alla risorse on premise, in particolare per tutto ciò che riguarda il marketing, le vendite e la gestione del personale. Circa un 30% delle aziende pianificheranno investimenti complementari mentre solo un 5% sostituirà soluzioni on premise valutando possibili alternative cloud-based”.