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Viasat prende Inmarsat per una connettività IoT globale

Il matrimonio tra Viasat e Inmarsat punta tra l'altro ad una rete wireless ibrida in grado di adattarsi a molte applicazioni IoT e di garantire connettività ovunque

Industria 4.0
Viasat e Inmarsat si fondono. Con una operazione valutata 7,3 miliardi di dollari, la prima ha acquisito la seconda con l'intenzione di creare quella che viene definita come una nuova azienda innovatrice capace di collegare il globo "in maniera economica, sicura e affidabile". Un obiettivo che nelle intenzione sarà raggiunto grazie alla complementarietà delle reti satellitari - ma non solo - delle due aziende. Pensando in particolare a tutte le applicazioni Internet of Things.

L'operazione è interessante per tutte le realtà che stanno affrontando il mondo IoT e che hanno una presenza globale o quantomeno molto distribuita a livello internazionale. Viasat e Inmarsat citano in modo specifico l'interesse crescente verso l'IoT che viene espresso sia dalle aziende private, sia dalle Pubbliche Amministrazioni. La loro strategia, ora, è integrare i rispettivi asset per arrivare a una rete "ibrida", fatta cioè di collegamenti satellitari, terrestri e wireless (soprattutto LTE e 5G) che operino insieme per adattarsi ai diversi possibili casi d'uso.

L'idea di fondo è che combinare le caratteristiche di vari tipi di connessioni possa portare banda elevata e latenze minime nelle zone in cui serve una maggiore densità di comunicazioni. E fin qui nulla di nuovo. L'elemento peculiare della rete ibrida delineata dalle due aziende è che si tratta di una rete mesh in cui ogni nodo può, se necessario ed opportuno, veicolare banda verso altri nodi.
alphasat satellite launch   25 july 2013Questo permette di creare casi d'uso nuovi, ad esempio - come spiega Inmarsat - connettere una nave più vicina a terra con un servizio a larga banda ma relativamente a corto raggio come il 5G per poi fare in modo che questa nave distribuisca la banda ricevuta verso altre navi che sono più lontane dalla costa. E che quindi non potrebbero essere raggiunte dal 5G.

In sintesi, la nuova Viasat punta nettamente sul progetto Orchestra che Inmarsat aveva annunciato tempo fa. Una rete globale che combina la copertura dei satelliti geostazionari, di quelli ad orbita bassa LEO e delle connessioni wireless terrestri come il 5G. "Le reti LEO, GEO e terrestri non sono mai state integrate su larga scala per creare un servizio unificato di connettività", aveva spiegato allora Inmarsat.

Unire ora le reti di Viasat e Inmarsat dà una accelerazione al progetto Orchestra, che non si baserà più solo sulla rete della casa madre ma può contare già subito su una infrastruttura di 19 satelliti attivi e altri 10 in costruzione, il cui lancio è previsto entro i prossimi tre anni.
inmarsat 6 f1 thermal vaccum testViasat porta in dote a Orchestra una notevole forza commerciale e di investimento. La prima si è vista ad esempio nello sviluppo della connettività satellitare per il generico mercato consumer e professionale. Non a caso Viasat negli Stati Uniti è entrata subito in rotta di collisione con Starlink. La capacità di investimento che viene messa in campo è motivata dal mercato che Viasat prevede. Secondo lo stesso Rick Baldridge, Presidente e CEO della società, parliamo di un mercato IoT/broadband da 1.600 miliardi di dollari.

Inmarsat - che ha già una piattaforma per la connettività IoT a banda stretta, battezzata Elera - aveva espresso altrettanto ottimismo, giudicando che gli investimenti in IoT avrebbero presto superato quelli nelle altre tecnologie chiave per Industry 4.0: cloud computing, cyber security, Big Data analytics, robotica, machine learning, realtà virtuale.

Più precisamente, secondo Inmarsat le aziende investiranno in progetti IoT, da qui al 2024, il 10% dei loro budget IT. Una percentuale superiore a quella allocata per progetti che coinvolgono le altre tecnologie citate prima. Una torta di investimenti che ora la combinazione tra Viasat e Inmarsat può conquistare con maggiore forza di mercato. Rivolgendosi in particolare ai segmenti verticali che, nelle previsioni, dovrebbero investire di più in progetti IoT: Oil&Gas, utility dell'energia, logistica, mining, agricoltura.
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