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Microsoft, 100 milioni di euro per le ambizioni dell’Italia

Coniugare intelligenza artificiale e formazione in un ecosistema che intende coinvolgere due milioni di persone da qui al 2020

Tecnologie Trasformazione Digitale Mercato e Lavoro
Un po’ di sana ambizione. Proprio quella che in Italia sembra scarseggiare. Ben venga quindi “Ambizione Italia”, un programma di ampio respiro proposto da Microsoft allo scopo di “puntare a un futuro migliore per l’Italia partendo dalle competenze e dal lavoro”, come ha sottolineato alla presentazione avvenuta a Milano a fine settembre Silvia Candiani, Amministratore Delegato di Microsoft Italia. Il nome dato al progetto è più che azzeccato, sia perché senza ambizione non si va da nessuna parte, sia perché il progetto è effettivamente, e sanamente, ambizioso, a iniziare dai numeri in campo. La filiale italiana del colosso di Redmond intende infatti coinvolgere oltre due milioni di persone tra giovani, studenti, Neet (ovvero i 15-29nni che non lavorano e non studiano), e professionisti in tutta Italia entro il 2020, formando oltre 500.000 persone e certificandone 50.000.  
ambizione italia obiettivi
Intelligenza artificiale e formazione avanzata
L’idea è quella di sviluppare un ecosistema per fare leva sulle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale e sulla formazione avanzata, con un articolato programma di formazione, aggiornamento e riqualificazione delle competenze in linea con i più avanzati trend tecnologici e soprattutto con le richieste del mercato del lavoro. Tra i primi partner dell’iniziativa vi sono Adecco Group, LinkedIn (che come noto è di proprietà di Microsoft stessa), e molti altri. Si tratta comunque di una piattaforma aperta al contributo di  player diversi, che entreranno a far parte di Ambizione Italia nel corso dei prossimi mesi, anche se fin da subito, all’impegno di Microsoft in attività di formazione e avvicinamento agli skill digitali, con un investimento pari a oltre 100 milioni di euro, si associa un iniziale investimento di Adecco pari a 6 milioni di euro per la realizzazione di Phyd.  

Piattaforme digitali
Quest’ultima è una piattaforma digitale basata sul cloud e sulle tecnologie di Intelligenza Artificiale di Microsoft, con l'idea di aiutare chi vi accede a orientarsi nel proprio percorso formativo personale e professionale, sviluppando nuove competenze e aggiornando quelle già acquisite. Non solo: Phyd sarà anche uno spazio fisico che verrà aperto nel cuore di Milano nel corso del 2019, per ospitare corsi, workshop, talk ed eventi. Della partita è anche LinkedIn, che per la prima volta collabora in Italia con Microsoft per estendere i vantaggi di questo ecosistema ai suoi oltre 11 milioni di membri italiani: la nuova soluzione LinkedIn Talent Insights, che popolerà la galassia Ambizione Italia, nasce proprio in logica di Intelligenza Artificiale, integrando il machine learning e il natural language processing come forma di intelligenza artificiale per offrire ai recruiter l'accesso self-service e on-demand in tempo reale ai dati e alle informazioni su talenti e società di interesse disponibili su LinkedIn. 

Programma triennale
L’ecosistema di Ambizione Italia rappresenta il punto di partenza di un ampio programma nazionale triennale con cui Microsoft intende far squadra con i propri partner per contribuire alla crescita e alla trasformazione digitale del Paese, con l’idea di fondo di rendere il digitale e l’Intelligenza Artificiale accessibili e utili per potenziare le capacità umane e rendere l’Italia un Paese più competitivo. “Oggi viviamo in un mondo iperconnesso, che può essere visto come un’intera piattaforma intelligente, nella quale l’intelligenza artificiale può davvero far avanzare le cose e fare la differenza”, ha sottolineato Silvia Candiani, facendo però notare che “il fattore che frena l’adozione dell’intelligenza artificiale è la scarsità se non l’assenza di competenze, che comporta anche la necessità di riconvertire le persone che già sono in azienda. Vi è oggi un grande divario tra le competenze richieste e gli skill disponibili sul mercato: una dicotomia che rallenta la crescita e che è possibile superare solo puntando sulla formazione”.  

silvia candiani microsoft fotoSilvia Candiani, AD di Microsoft Italia

Carenza di skill
I numeri sono del resto impietosi: si parla infatti di oltre 135mila posti di lavoro nell’ICT che non sono attualmente ricoperti proprio per l’assenza di skill adeguati. E se si va a vedere in dettaglio lo scenario dell’intelligenza artificiale, proprio una recente ricerca condotta da Microsoft e EY ha mostrato come le aziende italiane siano sempre più interessate all’Artificial Intelligence, ma solo il 15% di queste ha dichiarato di esser andata oltre lo sviluppo di progetti pilota, rispetto a una media europea del 32%, a causa della scarsità di skill. Ecco quindi che il progetto di ecosistema Ambizione Italia si propone di formare le competenze avanzate oggi sempre più indispensabili, con un progetto articolato in varie anime, la cui overview è già presente sulla nuova piattaforma digitale AmbizioneItalia.it, che nei prossimi mesi verrà arricchita con contenuti sempre aggiornati.  

Le cinque anime del progetto
Infine, guardando più in dettaglio, le diverse anime del progetto sono:
Education, che prevede la creazione di una piattaforma in grado di offrire a studenti e insegnanti contenuti e risorse formative per esplorare il digitale e l’Intelligenza Artificiale, stimolando curiosità e creatività:
Employability, che prevede la collaborazione con Adecco per la piattaforma Phyd e la partnership con LinkedIn;
Skills, con tutti i corsi, le academy e le attività di certificazione volte ad aiutare i lavoratori e i professionisti a colmare il divario di competenze necessarie per poter svolgere i lavori del futuro;
Digital Transformation, che mette in luce i migliori progetti sviluppati con l’AI, in modo che siano di ispirazione per altre imprese italiane;
Social Ecosystem, che racchiude tutte le iniziative volte a sfruttare il potenziale dell’AI e delle nuove tecnologie per migliorare la vita delle comunità;
Ethics, con cui Microsoft si propone di avviare un confronto per l’affermazione di un approccio all’AI guidato da principi etici, affinché tutti possano beneficiarne in modo consapevole e sicuro.
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