L'economia lombarda si tinge di rosa: tra ditte individuali e società a prevalenza femminile sono infatti oltre 171 mila le imprese guidate da donne, pari al 20,7% dell'intero tessuto produttivo.
Il dato emerge da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al secondo e terzo trimestre 2009 e 2010 in vista dell'8 marzo, festa delle donne.     
Rispetto al 2009 il dato è in aumento dell'1,5%, con picchi di crescita del 5,4% nella provincia di Monza-Brianza, del 2,9% a Lodi e del 2,7% a Cremona, in controtendenza rispetto al dato maschile (-0,4%).
Commercio, manifatturiero e servizi i settori preferiti dalle donne che fanno impresa: circa una su quattro esercita infatti un'attività commerciale (46.293) mentre sono quasi 19 mila le imprese manifatturiere femminili e quelle di servizi generici.
La maggior concentrazione di imprese "rosa" nella provincia di Milano (33,7%), poi Brescia e Bergamo (rispettivamente il 13,6% e il 10,5% del totale lombardo). I comparti in cui è più forte la presenza femminile sono i servizi generici (51,3%), la sanità e l'assistenza sociale (37,6%), l'istruzione (30%) e il settore del noleggio, delle agenzie viaggi e del supporto alle imprese (28,6%).
Oltre la metà delle piccole imprenditrici lombarde (titolari di ditta individuale) ha un'età compresa tra i 30 e 49 anni, una su tre tra i 50 e i 69 anni.
Una parte significativa dell'economia rosa è costituita infine dalle donne straniere che con 10.354 ditte individuali attive rappresentano l'11,3% delle piccole imprese femminili. Si tratta per lo più di imprenditrici cinesi (27,1%, oltre una su quattro), rumene (8,2%) e marocchine (5,4%), concentrate prevalentemente a Milano (42,4%), Brescia (15,4%) e Bergamo (9%).
"Le donne – ha commentato Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell'Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano - sono sempre più attive e protagoniste sul mercato del lavoro specie grazie alle loro qualità, ma c'è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. A  partire dal lavoro autonomo e dalle imprese che giocano un ruolo importante. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l'istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell'universo in rosa".