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Cloudera + Hortonworks, la gestione moderna del dato nel cloud, dall’edge all’AI

Al termine delle fasi approvative, la nuova realtà, nata dal merge di due aziende complementari nell’ambito del data management di nuova generazione, metterà a fattor comune persone, prodotti e modello di go-to-market

Trasformazione Digitale
1 miliardo di dollari entro il 2020 è il fatturato a cui punta la nuova realtà nascente dalla combinata Cloudera + Hortonworks in partenza dai primi mesi del 2019, una volta conclusi gli step approvativi.
Due aziende simili per storia, mercato di riferimento e dimensione che uniscono le forze per vincere la partita della gestione del dato nell’Era digitale, proponendo una piattaforma moderna per il machine learning e gli analytics ottimizzata per il cloud.
cloudera+hortonworks
Come racconta Romain Picard, VP Sales Semea and UK, Cloudera in un recente incontro con la stampa italiana, si tratta di una fusione azionaria tra entità paritarie, che, approvata all'unanimità dai Consigli di Amministrazione di entrambe le aziende, darà vita a una realtà di rilievo nel panorama IT con una piattaforma dati di nuova generazione comprensiva di ambienti multi-cloud, on-premise ed edge. Si potrebbe dire: uno standard di settore per il data management in cloud ibridi.
Secondo i termini dell'accordo, gli azionisti di Cloudera controlleranno circa il 60% del capitale della società combinata, mentre quelli di Hortonworks circa il 40%.
L’operazione di merge avviata lo scorso 3 ottobre, dopo l'approvazione degli azionisti di Cloudera e Hortonworks e il via libera dell'antitrust Usa e ad altre condizioni di chiusura abituali (il 28 dicembre il prossimo step) dovrebbe completarsi nel primo trimestre dell'anno solare 2019.
La nuova azienda - il cui nome sarà Cloudera - a seguito del completamento della transazione vedrà il Ceo di Cloudera, Tom Reilly, l’attuale Coo di Hortonworks, Scott Davidson, il Cpo Arun C. Murthy, di HortonWorks e l’attuale Cfo di Cloudera, Jim Frankola, mantenere i loro incarichi nella nuova azienda mentre Rob Bearden, Ceo di Hortonworks entrerà a far parte del consiglio di amministrazione e il membro del consiglio di Cloudera, Marty Cole, assumerà il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione. 

1 billion company entro il 2020
Romain spiega il senso dell’operazione: “Oggi è il momento ideale per unire le forze di due aziende che operano nello stesso mercato con una storia decennale sullo stesso ecosistema open source Hadoop, tecnologie complementari con peculiarità e coperture di settori merceologici differenti e l’obiettivo comune di portare valore intorno ai dati nella Digital Economy”. cloudera romain picard, regional vice president di cloudera, south emea
Romain Picard, VP Sales Semea and UK, Cloudera
La sommatoria porta a una realtà di circa 720 milioni di dollari di ricavi e oltre 2.500 clienti (411 milioni di dollari e 1.300 clienti da Cloudera, 309 milioni e 1.400 clienti da Hortonworks), più di 800 clienti con entrate ricorrenti annue superiori a 100 mila dollari, oltre 120 clienti con entrate ricorrenti annue superiori a 1 milione di dollari, più di 125 milioni di dollari nei costi annuali dedicati alle collaborazioni, un cash flow superiore a 150 milioni nell'anno solare 2020 e oltre 500 milioni di dollari in liquidità, senza debiti.
La nuova Cloudera potrà fare leva su un team di 3.000 dipendenti a livello globale con l’obiettivo di diventare
1 billion company’  entro il 2020. 

Razionali della strategia
L’ambizione è quella di essere leader di settore nel data management di nuova generazione, alimentando e accelerando lo sviluppo e l’innovazione in IoT, cloud, data warehouse, Machine Learning e Intelligenza Artificiale, attraverso una piattaforma moderna unificata di offerte best of breed complementari per il cloud enterprise: edge, privato, pubblico, ibrido, sviluppando sinergie di costi e modelli di business per raggiungere risultati a lungo termine.
Di rilievo la focalizzazione sulle partnership con i cloud provider e i system integrator nonché con l’intero ecosistema di canale. Se Cloudera vanta relazioni forti in ambito cloud con AWS e Microsoft Azure, in area OEM con Oracle e Intel e lato system integration con Accenture e Deloitte, da parte sua Hortonworks ha partnership con Google, Ibm Cloud, Microsoft Azure e lato Oem Ibm, Microsoft e Teradata, nella system integration quelle con Capgemini e Atos. Un mix potente che eleva il valore delle partnirship.
Il data management di nuova generazione coniuga gli investimenti di Hortonworks nella gestione dei dati end-to-end con quelli di Cloudera in data warehousing e machine learning per fornire un cloud dati per il settore enterprise adatto per le tecnologie più innovative, dall’Edge Computing all’intelligenza artificiale, come recita il pay off 'From Edge to AI': un mercato combinato ricco di opportunità, che nel 2022 supererà gli 80 miliardi di dollari.  

Verso la piattaforma unificata; supporto garantito per un triennio
Mentre le aziende stanno lavorando per creare la piattaforma unificata, ai clienti sarà garantito il supporto delle rispettive offerte; al contempo l’azienda spingerà verso la migrazione alla nuova piattaforma su cui si svilupperanno le innovazioni future. Un primo segno di unificazione si avrà già nel 2019 con Unity 1 mentre la fase Unity 2.0 riguarderà l’integrazione completa di tutte le funzionalità. 

Frammenti tecnologici 
Michele Guglielmo, Regional Sales Director Mediterranean & Middle East,
fornisce un assaggio di prodotti, a partire da Cloudera 6.0  e Hadoop 3.0, il primo definito come un balzo in avanti dal punto di vista tecnologico, alla base dei tool di gestione e system management aziendali in cui si è lavorato soprattutto sulla riduzione dei volumi di storage.clouderamichele guglielmo regional sales director
Michele Guglielmo, Regional Sales Director Mediterranean & Middle East, Cloudera
“Si tratta della piattaforma più potente in assoluto di Cloudera per le applicazioni mission-critical di data warehousing e machine learning eseguibile on-premise oppure nel cloud - ovunque si trovino i dati e offre miglioramenti nelle prestazioni per i carichi di lavoro Sql, in tempo reale e di streaming e aggiunge la capacità di ricerca full-text per il data warehousing. Nella versione 3.0 di Hadoop emerge la capacità di combinare dati strutturati e non strutturati e le relative analisi attraverso l’adozione di Solr 7, il motore di ricerca dell’ecosistema Apache, che consente di interrogare non solo le fonti di dati tradizionali strutturate ma anche quelle non strutturate attraverso query SQL like – un’espansione dell’ambito di utilizzo del mondo classico aziendale relativo a fonti dati già presenti in azienda".
Come spiega Guglielmo, Cloudera ha inoltre presentato una serie di innovazioni all’interno di Cloudera Altus per il cloud ibrido, la piattaforma cloud agile e multi-tenancy di dati che eleva i dati dall’architettura sottostante, abilitando la mobilità tra i diversi ambienti e spostando i workload indifferentemente. Le novità riguardano controllo e governance dei carichi di lavoro transienti e prolungati su cloud pubblici e data center, gestiti direttamente dai clienti oppure come servizio da parte di Cloudera.  

Scenari ibridi
L’integrazione delle tecnologie del cloud pubblico Cloudera SDX e Cloudera Altus offrono flessibilità elevata a livello di cloud, consentendo ai dipartimenti IT di controllare i carichi di lavoro ovunque e in qualsiasi ambiente. Si indica spesso sicurezza, governance e complessità come motivi principali che sconsigliano di spostare i carichi di lavoro operativi sul cloud pubblico. Cloudera SDX - Shared Data Experience - rappresenta la gestione di tutti i servizi comuni del mondo storage e del mondo workload per non essere costretti ogni volta che si lavora con cloud pubblici oppure on premise a reinventare la parte di servizi comuni. Una volta che all’interno della piattaforma si è creata la parte di SDX virtuale si è in grado di replicarla con evidente vantaggi in termini di gestione infrastrutturali consentendo di garantire la conformità e il riutilizzo completo”, spiega Guglielmo. Un controllo unificato dei metadati che semplifica l'amministrazione e mantiene contesto e data lineage per servizi di storage, carichi di lavoro e ambienti operativi.
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