Qual è oggi la strategia più indicata per adottare un modello ibrido e multicloud che riduca i rischi di lock-in e garantisca interoperabilità e governance dei dati?

Oggi è ormai chiaro che il modello multicloud rappresenta la vera risposta alle esigenze di flessibilità, sicurezza e controllo delle aziende. Questo approccio consente di decidere, in base alle policy di sicurezza e al modello operativo dell’azienda, quali workload eseguire on-premise e quali affidare al cloud, garantendo interoperabilità, continuità dei servizi e riducendo la dipendenza da un singolo vendor. Broadcom promuove un modello operativo che abbraccia il private cloud, che consente alle aziende di godere della stessa flessibilità del cloud pubblico, garantendo controllo completo sull’infrastruttura sottostante. È questa la vera sfida - e al tempo stesso l’opportunità - che attende le imprese oggi e nei prossimi anni. Implementando una piattaforma di private cloud, le aziende possono gestire virtual machine e container in modo uniforme, spostare workload tra on-premise e cloud pubblico senza interruzioni e monitorare in tempo reale risorse, occupazione e rispetto delle policy.

L’AI, particolarmente energivora e complessa da gestire, beneficia enormemente di questo livello di astrazione: la piattaforma consente di orchestrare workload diversi senza vincoli verso un vendor specifico, gestendo macchine virtuali e container allo stesso modo indipendentemente dall’infrastruttura sottostante. In pratica, una piattaforma di private cloud come VCF 9.0 combina il meglio dei due mondi: libertà di sviluppo e scalabilità del cloud pubblico, controllo, sicurezza e governance dell’infrastruttura privata.

Quali sono le tecnologie o le architetture più avanzate come per esempio container, orchestrazione, open source, che consentono di gestire ambienti cloud eterogenei come un unico ecosistema integrato e sicuro?

Con un modello di private cloud è possibile gestire in modo centralizzato lo status di containerizzazione multicloud, semplificando la gestione di ambienti complessi e distribuiti. All’interno della piattaforma VCF 9.0 di Broadcom, è disponibile un catalogo di servizi open source, fruibile liberamente dagli sviluppatori, che offre massima flessibilità e libertà nella progettazione e nello sviluppo di applicazioni, consentendo di scegliere strumenti e tecnologie più adatti alle proprie esigenze. Una volta sviluppata l’applicazione, è la piattaforma stessa a gestire automaticamente tutte le configurazioni infrastrutturali critiche, come ridondanza, alta disponibilità, business continuity e gestione dei cluster, garantendo un funzionamento trasparente per l’utente. Questo approccio permette all’azienda di definire policy di sicurezza personalizzate, che vengono applicate in modo coerente su tutto lo stack e su tutta la filiera, assicurando monitoraggio centralizzato, conformità alle policy aziendali e la creazione di un ambiente sicuro, affidabile e scalabile, capace di adattarsi rapidamente alle esigenze di business.