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I trend della PA digitale

Gartner indica i trend tecnologici più importanti che i CIO delle Pubbliche Amministrazioni devono seguire

Trasformazione Digitale

Lungo quali direttrici tecnologiche dovrebbero muoversi le Pubbliche Amministrazioni già in questo 2023? Gartner ne ha identificate dieci, tratteggiando i trend che i CIO delle realtà pubbliche dovrebbero, già ora, tenere d'occhio nel gestire la Trasformazione Digitale delle loro organizzazioni. Si tratta di scelte importanti, spiega Gartner: la tecnologia è il fattore abilitante non solo per nuovi modi di lavorare internamente, ma anche per nuovi modelli di relazione tra amministrazioni e cittadini.

Alcuni trend identificati da Gartner riguardano la modernizzazione dei sistemi informativi, un processo di trasformazione che in questa fase diverse PA stanno affrontando. E che pone all'IT diversi interrogativi sulla strada tecnica da seguire e su come gestire dati che sinora i tradizionali silos applicativi hanno sì "bloccato", ma anche protetto.

In questa evoluzione, l'as-a-Service appare come un modo relativamente semplice per "sbloccare" i sistemi legacy e passare a infrastrutture IT moderne. Entro il 2025 oltre i tre quarti delle PA, secondo Gartner, sposteranno la maggioranza dei loro workload sulle infrastrutture degli hyperscaler.

Il tema dell'as-a-Service si porta dietro quello del cloud sovrano. Le PA sono utenti cloud molto particolari quando si tratta di sicurezza, compliance e tutela della privacy nella gestione dei dati dei cittadini. Motivo per cui Gartner stima che da qui al 2025 oltre il 35% delle applicazioni legacy della PA sarà sostituito da soluzioni in sovereign cloud.

Molti CIO delle Pubbliche Amministrazioni stanno inoltre scoprendo che la modernizzazione riguarda anche la sicurezza in senso lato, perché lo staff IT sempre più dovrà gestire problematiche di sicurezza che non sono propriamente di cyber security. Per Gartner è il tema della Adaptive Security: i CIO, in sostanza, oggi devono da un lato considerare il profilo di rischio della propria organizzazione come qualcosa di continuamente mutevole, dall'altro considerare la sicurezza a vari livelli per una sorta di sicurezza "by design".

I dati da mettere in gioco

Tre altri trend identificati da Gartner riguardano la gestione dei dati, che nei sistemi delle PA non mancano: le PA sono in fondo grandi repository di dati da "confezionare" a seconda dello specifico servizio che il cittadino vuole. Non stupisce quindi che Gartner metta in evidenza il tema della hyperautomation, intesa come base tecnologica su cui costruire l'automazione di tutti i processi delle organizzazioni pubbliche. La hyperautomation diventerà prioritaria entro il 2026 per il 60% delle Pubbliche Amministrazioni.

Un problema storico delle PA è la poca capacità di condividere dati, perché sino a qualche tempo fa il tema non era prioritario. Ora però lo è, e Gartner ritiene che le PA passeranno velocemente a un livello di complessità e sofisticazione superiore. Gli analisti ritengono che già entro fine anno il 50% delle PA metterà in atto procedure e standard formalizzati per le attività di condivisione delle informazioni.

I dati vanno anche analizzati: ora lo comprendono anche le PA, per cui gli analytics sono un mezzo per migliorare il loro livello di servizio verso i cittadini. E già entro il 2024, sostengono gli analisti, il 60% degli investimenti pubblici nel campo dell'analisi "smart" dei dati avrà impatti evidenti sul quotidiano delle relazioni fra enti pubblici e cittadini.

Gartner ha poi spostato la sua analisi verso temi più "alti", in cui la tecnologia ha un ruolo trasformativo per il rapporto stesso tra PA e cittadini. In questo senso, una prima evoluzione tangibile è legata allo sviluppo delle identità digitali. Gartner stima che già entro il 2024 più di un terzo delle nazioni offrirà ai cittadini una forma di "wallet" mobile per la gestione di una identità digitale. È un tema molto delicato perché le identità digitali devono essere la base per accedere ad ecosistemi integrati di servizi affidabili. Molto si è fatto ma molto resta ancora da fare.

Altro trend: l'adozione di una logica da Total Experience nel rapporto PA-cittadini. Secondo Gartner i CIO delle PA devono ridisegnare i "customer journey" dei cittadini e dei dipendenti interni, per eliminare le frizioni nella erogazione dei servizi pubblici. Entro il 2026, stima Gartner, questa ottimizzazione permetterà alle PA di aumentare la soddisfazione di cittadini e dipendenti del 50%.

Spesso, però, un servizio pubblico non dipende da un solo ente ma dall'interazione tra più PA. Questo complica molto le cose e, secondo Gartner, spinge le PA a sviluppare ambienti di vero e proprio case management che ruotino intorno al "caso" presentato dal cittadino. Si tratta di soluzioni "componibili", perché devono mettere insieme servizi e dati di PA diverse. Gartner prevede che, entro il 2024, gli enti che adotteranno questo tipo di soluzioni potranno implementare nuove funzioni per il cittadino l'80% più velocemente degli altri enti.

L'approccio "composable" deve poi estendersi a tutta l'architettura tecnologica delle PA. Un approccio modulare alle architetture applicative è l'unico, per Gartner, che permetta di modernizzare con successo i sistemi informativi pubblici e di applicarvi una logica di evoluzione digitale continua.

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