▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Il futuro (prossimo) è dei servizi IT, spiega IDC

Per il comparto dei servizi IT è prevista una sensibile crescita nel prossimo futuro, grazie in particolare al cloud. Ma non solo.

Trasformazione Digitale

Per il prossimo futuro una importante crescita nel mondo IT sarà legata al comparto dei servizi. Lo prevede IDC, secondo la quale nel 2022 i servizi IT/business cresceranno del 5,6% anno su anno. Una previsione che, sottolineano gli analisti, è stata rivista al rialzo di 160 punti base rispetto alle analisi dello scorso ottobre. C'è quindi un maggiore ottimismo nel mercato, legato principalmente alle prenotazioni che i principali service provider hanno già potuto mettere in carniere. Ma anche, va detto, a una certa inflazione che sta colpendo il settore servizi, in particolare nelle sue dinamiche salariali.

IDC estende le sue previsioni positive anche ai prossimi anni, stimando che il comparto servizi possa crescere ogni anno del 4-5%. Gli analisti guardano fino al 2026, stimando un tasso di crescita a lungo termine del 4,6%. Anche in questo caso si tratta di una previsione in leggero miglioramento rispetto alle stime di qualche mese fa, ferme al 4,3%.

Questo scenario di crescita è, prevedibilmente, spinto dalla crescita dei servizi cloud o collegati in qualche modo al cloud. Questo sotto-ambito dovrebbe, secondo IDC, continuare in una corsa a doppia cifra percentuale: quasi +20% anno su anno nel 2022, +15-20% ogni anno per i prossimi tre anni. Ma non c'è solo questo, sottolineano gli analisti. La dinamica che in questi anni hanno vissuto i servizi IT sta iniziando a toccare anche la componente operativa OT. O meglio, i servizi che IDC ha definito Digital Engineering & Operational Technology Services (DEOTS). I DEOTS nel prossimo futuro cresceranno a un ritmo doppio rispetto ai servizi IT, sottolinea IDC.C'è quindi uno scenario ampiamente positivo per i servizi, sulla spinta della digitalizzazione. Secondo IDC, comunque, i service provider devono badare bene a non dare nulla più per scontato e a organizzarsi per anticipare eventuali nuove emergenze. È un po' la lezione della pandemia, confermata dallo scoppiare (o meglio, dall'intensificarsi oltre misura) del conflitto russo-ucraino.

Quando si verificano questi eventi, che hanno impatti rilevanti sulle aziende di qualsiasi settore, i service provider devono essere in grado di aiutare le aziende ad assorbirli e, magari, anche a sfruttarli come occasione di sviluppo. Il che richiede una buona preparazione anche da parte dei service provider stessi.

Il mercato europeo

Nonostante sia l'ambito geografico più colpito dal macro-evento del conflitto tra Russia e Ucraina, l'Europa è una delle aree del mondo in cui il comparto servizi crescerà maggiormente: in particolare di oltre il 6%, nel 2022, per l'Europa Occidentale. Si tratta di una crescita sensibilmente superiore (280 punti base in più) rispetto a quanto stimato lo scorso ottobre. Questo per l'impatto positivo sul mercato che stanno avendo le iniziative comunitarie per lo sviluppo generale della digitalizzazione.

La guerra ad Est rimane comunque un elemento importante di incertezza, ricorda IDC. Sinora si può stimare che i suoi effetti negativi sui mercati siano stati compensati da altre dinamiche, tra cui l'inflazione e la crescita generale dell'economia nelle nazioni UE. Nel caso in cui la situazione degenerasse ulteriormente, però, le sue implicazioni economiche andrebbero riviste. Un caso in cui però, aggiungiamo noi e non IDC, le implicazioni più rilevanti per le nazioni europee sarebbero probabilmente ben altre. Almeno nell'immediato.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ImpresaCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Soluzioni B2B per il Mercato delle Imprese e per la Pubblica Amministrazione

Iscriviti alla newsletter