Al Sapphire Now, Christian Klein descrive la SAP del dopo-pandemia: più apertura e collaborazioni per un mondo che deve affrontare sfide nuove
Al debutto sul grande palcoscenico del Sapphire Now (stavolta digital) nel ruolo di CEO "
unico" di SAP,
Christian Klein certamente non è stato fortunato. Al di là delle difficoltà tecniche dell'evento, che ormai vanno messe in conto per chiunque. La sensazione è che il CEO si sia dato il compito di
rinnovare SAP, o almeno di "rinfrescarla", in una fase in cui di cambiamenti le aziende ne stanno vedendo persino troppi. Se la SAP di Klein sembra cercare un suo nuovo corso, non è detto che i suoi clienti - attuali e potenziali - siano nelle migliori disposizioni per darle la giusta attenzione.
Eppure di metaforica carne al fuoco
Klein ne ha messa, in prospettiva, parecchia. Ovviamente il mondo SAP non può cambiare tecnologicamente da un giorno all'altro. E nemmeno ha la necessità di farlo. Le sue piattaforme sono quelle che gli utenti già conoscono: possono di certo
evolvere, e lo faranno, ma gradualmente. Almeno a livello di visione, però, la SAP di Klein appare sensibilmente diversa da quella del predecessore Bill McDermott.
Meno prodotti e più concetti di piattaforma. Meno quote di mercato e più accenni al concetto di SAP come "trusted partner".
In particolare, poi, richiami ai segnali concreti "
di quella che io chiamo la nuova SAP - ha sottolineato Christian Klein -
che va avanti e produce soluzioni che risolvono non solo problemi di business ma anche della società e del settore pubblico". È anche un modo per sottolineare come le linee di sviluppo attuali di SAP siano più strategiche e meno tattiche. Delineate cioè non solo dalle necessità puntuali degli utenti ma anche dai
cambiamenti più ampi che stanno affrontando. E che la pandemia ha sottolineato ed accelerato.
Intelligenza nelle supply chain
Ne è testimonianza la esplicita attenzione al tema della
trasformazione delle supply chain. "
Molti CEO ora vogliono diversificare e localizzare le suppply chain delle loro imprese", ha sottolineato Christian Klein, perché nelle settimane della pandemia e dei lockdown hanno
visto concretamente come le catene di produzione e approvvigionamento possano essere messe in crisi. Non c'è solo l'emergenza, però: "
già prima del Covid c'era la sensazione che si volesse in un certo senso tornare indietro sulla strada della globalizzazione", ha spiegato il CEO di SAP.
Il concetto cardine di SAP - quello dell'
Intelligent Enterprise - rimanda già da tempo al tema delle supply chain reattive ed elastiche. Ora SAP intende darvi una sensibile accelerazione. Da un lato con un nuovo impulso alla diffusione delle tecnologie in stile Industry 4.0. Che in questo caso diventano
Industry 4.Now - questo il nome della specifica iniziativa della software house tedesca - e possono portare intelligenza e automazione a tutti i componenti della supply chain.
Le tecnologie possono trasformare una azienda in una Intelligent Enterprise. Ma per SAP bisogna fare un passo ulteriore:
dall'interno delle aziende al loro esterno. Connettere cioè fra loro le Intelligent Enterprise in una rete unificata e collaborativa. Per SAP si tratta di fare concretamente in modo che l'integrazione fra strumenti, piattaforme e processi che le aziende utenti già sperimentano al proprio interno si estenda anche all'esterno.
"
Inizieremo collegando i business partner lungo la supply chain",
spiega Chris Haydon, President of SAP Procurement Solutions. In una visione che
sembra ovvia ma che tecnologicamente non lo è. Deve comunque coinvolgere e integrare ricerca, sviluppo, ingegnerizzazione, pianificazione, sourcing, procurement, produzione, logistica, asset management.
Serve apertura, anche per SAP
Spingere le tecnologie della digitalizzazione e promuovere un profondo cambiamento nelle interazioni fra le aziende sembrano le classiche iniziative "alla SAP". Ma Christian Klein vi aggiunge
una posizione molto meno scontata: non possiamo fare tutto da soli, serve apertura. Una apertura tecnologica, considerando la SAP Business Technology Platform come un insieme certo sinergico, ma anche modulare ed aperto. E una apertura sul mercato, con il coinvolgimento di partner attraverso la strategia degli Industry Cloud.
In estrema sintesi,
la strategia degli Industry Cloud prevede che i partner di SAP sviluppino soluzioni verticali, per mercati specifici, che estendono ed integrano le funzioni e i processi già abilitati dalla suite di SAP. Ciò richiede una estrema apertura di quest'ultima. Che si avrà, spiega SAP, mediante
un framework di API aperte e la creazione di modelli comuni per descrivere i processi, i servizi di business e i domini di intervento. In questo modo SAP "espone" le sue tecnologie in ambiti come l'AI e l'IoT. Semplificando e velocizzando lo sviluppo di applicazioni mirate.
"
Non possiamo approcciare tutti i mercati da soli - ha spiegato Christian Klein -
ci sono troppi verticali e non possiamo servirli abbastanza velocemente... Serve muoversi con partner che co-sviluppino con noi sulla nostra piattaforma". E qui torna il tema di SAP come trusted partner, in una nuova molteplicità di collaborazioni: per ciascuna "
Dobbiamo trovare un approccio che sia commercialmente valido per entrambe le parti in causa... Noi garantiamo che non ci saranno problemi nell'accesso indiretto alla piattaforma SAP, per le API come per i data model", assicura il CEO.
Apertura e modularità fanno bene anche ai clienti. Klein ha ribadito anche in quest'ottica il concetto di piattaforma: "
Il DNA di SAP è eseguire processi di business, che non operano certo da soli e questo porta necessariamente a realizzare una piattaforma... On-premise possiamo avere un grande sistema ERP, in cloud l'approccio è diverso e deve essere a componenti, anche perché non tutti i clienti vogliono passare tutto in cloud. Questa visione deve essere rispettata".
Così più semplice si presenta la strada per il cloud, meglio è per le imprese. Perché, ha sottolineato Klein, le questioni chiave non sono strettamente tecnologiche. "
Nella crisi il passaggio al cloud si accelererà, c'è una ricerca di resilienza che il cloud può soddisfare", ha spiegato il CEO. Infatti SAP registra una decisa crescita nella parte cloud e in S4/Hana. Ma "
I clienti - ha ricordato Klein -
stanno facendo una trasformazione digitale, non solo una transizione tecnologica. Ciò significa anche cambiare il modo in cui le persone lavorano e questo richiede tempo. Prodotti, tecnologie e consulenti ce ne sono. Ma per le imprese l'elemento chiave è ripensare il proprio business".