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IDC: mobile worker in aumento anche in Italia

Smart working: nel 2022, il 65% della forza lavoro europea sarà composta da lavoratori mobili, mentre in Italia saranno 10 milioni

Tecnologie Trasformazione Digitale Mercato e Lavoro
Tutti pazzi per lo smart working, grazie anche allo sviluppo delle piattaforme di Digital Workspace, come testimoniano i numeri relativi alla loro diffusione. IDC prevede che in Europa Occidentale i mobile worker cresceranno con un tasso composto medio annuo del 3,6 per cento, passando da 103 milioni di individui nel 2017 a 123 milioni nel 2022. Sull’intera popolazione europea dei lavoratori, i mobile worker incideranno per il 65 per cento nel 2022, nove punti percentuali in più rispetto al 2017 (56%). In Italia, i mobile worker sono circa 7 milioni (su 22 milioni di occupati), indietro quindi rispetto alla media europea. Ma entro il 2022, cioè da qui a poco più di quattro anni, IDC si aspetta che diventino 10 milioni, con una percentuale che rimarrà però inferiore a quella media europea.

Il paradigma Digital Workspace oggi sostituisce quello della postazione fisica di lavoro: il focus si sposta su chi sei/cosa fai rispetto al quando entri/quando esci/dove sei”, sottolinea Daniela Rao, Senior Director Research and Consulting di IDC Italia. “In ambienti sempre più popolati da lavoratori in movimento e device e app intelligenti, le postazioni fisiche di lavoro tendono ormai a essere sostituite dalle cosiddette piattaforme di Digital Workspace, ovvero spazi di lavoro online dove ogni individuo può accedere in maniera univoca alle proprie informazioni di lavoro indipendentemente dal luogo, dal momento o dal dispositivo utilizzato”.

Nelle piattaforme di Digital Workspace confluiscono e si integrano tecnologie in grado di cambiare e migliorare il modo di lavorare, offrendo a imprese e utenti maggiore focalizzazione sulle attività e sul business aziendale, con connettività always on, ovvero fuori e dentro l’azienda e su tutti i device. A livello tecnologico, la sempre più spinta digitalizzazione del posto di lavoro sta portando le piattaforme UCC (Unified Communication and Collaboration) a integrare processi di mobilità, collaborazione e social, nonché a sviluppare funzioni di smart building, preparandosi a diventare soluzioni integrate di business process management. Sul fronte degli utenti finali, accanto ai più tradizionali device mobili (smartphone, tablet e notebook ultraslim) stanno arrivando nuovi dispositivi che estenderanno il concetto di “smart working” a “intelligent working” e “augmented worker performance".

Indubbiamente, fa però notare IDC, con il crescere della forza lavoro mobile aumenterà la complessità degli ambienti tecnologici da gestire e si moltiplicheranno i fronti relativi alla sicurezza del patrimonio informativo aziendale e alla privacy dei lavoratori e degli attori della business community. La soluzione? Le piattaforme di Digital Workspace, che offrono la centralizzazione della gestione dello spazio di lavoro fisico e virtuale diventano perciò essenziali per mantenere il controllo sugli asset aziendali, ottenere una migliore produttività e anche una più alta qualità dell’esperienza lavorativa delle persone.
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