La crescita di Facebook, il social network che rappresenta il fenomeno del momento, non accenna a rallentare. E se qualcuno fino a poco tempo fa sollevava dubbi sulla possibilità per i responsabili del portale di trarre profitto dalla sua popolarità, è stato smentito dai fatti: negli ultimi anni il social network si è tramutato in una "gallina dalle uova d'oro" e nel 2009, secondo dati forniti dal blog InsideFacebook.com, ha registrato un fatturato di oltre 700 miliardi di dollari.
Stando alle stime dello stesso blog, inoltre, il fatturato di Facebook dovrebbe raggiungere (e superare) la straordinaria cifra di 1 miliardo di dollari nell'anno in corso.
Ma da cosa derivano questi guadagni? Sappiamo bene che il celebre social network offre servizi completamente gratuiti ai suoi utenti: la sua risorsa principale è quindi la pubblicità.
Nel bilancio dell'azienda, sono infatti il Brand Advertising (pubblicità tradizionale dei vari marchi sul portale) e il Performance Advertising a costituire il 90% dei ricavi totali. Sempre secondo InsideFacebook.com, la prima voce avrebbe generato introiti per 350 milioni di dollari, la seconda per 225 milioni. Il contributo delle attività di advertising di Microsoft, di entità più contenuta, si aggirerebbe intorno ai 50 milioni di dollari.
Più modesto, ma con buone possibilità di sviluppo nel futuro, il ritorno economico derivante dal Social Ads program (sistema per cui a comprare annunci pubblicitari sono gli inserzionisti del social gaming) e dagli engagement ads (meccanismo per cui è lo stesso utente a farsi promotore di un marchio o di un bene diventandone "fan").
Cosa aspettarsi, quindi, per il prossimo futuro? Il team Facebook sta elaborando nuove funzionalità per gli utenti e nuove forme di monetizzazione: ha fatto da poco il suo debutto Buxter, un metodo di money-sharing per piccole somme di denaro, ed è atteso a breve il lancio di Facebook Credit, un nuovo metodo di pagamento online.
Osservando l'incessante aumento del numero di iscritti al social network (che ha ormai superato la soglia dei 400 milioni), il traguardo del miliardo di dollari sembra più che mai abbordabile.