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Il mercato del software di sicurezza in trasformazione?

In base alle stime di Gartner, nel 2015 mercato mondiale ha registrato una crescita del 3,7%. Ma tutti i grandi nomi, a eccezione di Ibm, sono in calo.

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È indiscutibile che siano in corso grandi manovre sul mercato del software di sicurezza. Nel 2015, Symantec, ovvero il più importante fornitore del settore, si è diviso in due entità. Intel sarà forse la prossima società a intervenire con una riorganizzazione, dopo aver fatto intendere di essere in fase di ripensamento dell'investimento fatto in McAfee.
Possono essere questi i segni di una mutazione in corso, certificata anche da Gartner nel fornire l'andamento del mercato per il 2015. Di fronte a una crescita complessiva del 3,7%, per un valore totale delle vendite pari a 22,1 miliardi di dollari, i primi cinque vendor, tranne Ibm, hanno registrato un calo, mentre Il resto del comparto è cresciuto addirittura del 9,2%.
In testa alla classifica resta nettamente Symantec, che però, con i suoi 3,3 miliardi di dollari, ha dovuto registrare un ribasso del 6,2% rispetto al 2014. Intel segue, con vendite di un valore pari quasi alla metà del leader e un regresso del 4,1%.
Solo Ibm ha registrato una crescita, pari al 2,5%, portando la sua quota di mercato al 6,6%. Alle spalle, hanno perso terreno anche Trend Micro (- 5,9%) ed Emc (- 5,3%).
Il dato di Symantec porta con sè una spiegazione abbastanza semplice, che si può far risalire al calo generalizzato delle vendite ai consumatori. A livello globale, infatti, il segmento è sceso del 5,9% nel 2015. Il costruttore realizza il 74% del proprio volume d'affari proprio grazie a questi prodotti e alla categoria di protezione degli endpoint.
L'eccezione di Ibm, per converso, si deve al fatto che l'azienda è riuscita a posizionarsi su un mercato in forte crescita, ovvero il così detto Siem (Security information and event management), che ha fatto registrare una ascesa del 15,8% nel suo complesso.
Secondo Gartner, il calo generalizzato dei top vendor si deve alla permanenza di un portafoglio di prodotti complesso, che si deve confrontare con idee più avanzate introdotte da società più piccole e specializzate.
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