Nel "dietro le quinte" delle nuove città intelligenti deve esserci in primo luogo una solida rete multiservizio basata su un'architettura convergente
Viviamo un momento storico in cui le città si stanno trasformando in organismi intelligenti, capaci di raccogliere, elaborare e utilizzare dati per fornire servizi volti a migliorare la vita delle persone. Grazie all’utilizzo di soluzioni digitali e sistemi tecnologici connessi e convergenti, integrati tra loro, infatti, è possibile trasformare le nostre città in quell’ambiente sostenibile, efficiente e sicuro dove tutti noi vorremmo vivere.
In questa cornice, le infrastrutture digitali rappresentano l'ossatura di un sistema che permette prestazioni innovative, efficienti e sostenibili a disposizione della cittadinanza. Il mercato europeo delle smart city è in continua ascesa con un CAGR previsto pari al 27,5% fino al 2030, guidato soprattutto da tecnologie come l’intelligenza artificiale, le piattaforme di big data analytics e open data, la sensoristica, le tecnologie software e l’automazione. Per realizzare queste ambizioni, l'infrastruttura digitale urbana deve poter sostenere contemporaneamente una moltitudine di servizi attraverso soluzioni altamente tecnologiche: connettività ultraveloce, comunicazioni mobili affidabili, elaborazione in tempo reale dei dati e una gestione intelligente delle risorse.
Al centro di tale infrastruttura si pone una solida rete multiservizio basata su un'architettura convergente, neutrale rispetto ai servizi, automatizzata, resiliente e scalabile, in grado di supportare e adattarsi ad applicazioni critiche come la mobilità connessa, la sicurezza pubblica, la sensoristica ambientale o la gestione energetica. Le città del futuro, pertanto, avranno bisogno di soluzioni tecnologiche altamente complesse basate su device mobili o fissi che popoleranno i principali ambienti pubblici urbani: gli edifici (Smart Building) e, naturalmente, le strade (Smart Road).

Tali soluzioni devono essere, necessariamente, animate da una combinazione di fibra ottica, 5G, edge computing e sistemi di monitoraggio distribuiti che supportino non solo il consistente traffico dati che si verrà a generare ma ospitino anche logiche di automazione e analisi predittiva. In particolare, l'elaborazione dei dati in tempo reale e, quindi, ultraveloce, è un requisito imprescindibile per molti servizi urbani.
L'integrazione di AI ed edge computing, in ottica di prossimità, consente di ridurre la latenza, garantendo maggiore affidabilità e reattività per applicazioni come il controllo semaforico intelligente, il monitoraggio della qualità dell'aria o la gestione dinamica del traffico. Allo stesso tempo, è fondamentale progettare reti pensate per essere modulari e manutenibili. L'impiego di tecnologie come AI e machine learning permette di abilitare modelli di manutenzione predittiva, riducendo costi operativi e aumentando la vita delle infrastrutture. Un approccio ormai diffuso e adottato anche dai principali operatori europei.
Ma la tecnologia, da sola, compresa l’AI, non basta a garantire la disponibilità dei servizi. Al contrario, per rendere i servizi affidabili e disponibili serve innanzitutto capacità progettuale, esperienza di campo e un supporto operativo solido. Gli operatori coinvolti nella realizzazione delle smart city – pubbliche amministrazioni, utility, imprese tecnologiche – cercano partner capaci di integrare competenze di ingegneria, delivery e gestione, fattori imprescindibili per assicurare l'affidabilità e la manutenibilità continua.

Nella nostra esperienza nel mondo delle telecomunicazioni, abbiamo avuto modo di verificare l’evoluzione dei bisogni e delle aspettative di cittadinanza e aziende. Pertanto, anche il nostro approccio si è evoluto e, ormai da tempo, si focalizza sull’onnicomprensività dei servizi, che vanno dalla progettazione alla costruzione e manutenzione delle infrastrutture multiservizio.
Di pari passo allo sviluppo di soluzioni tecnologiche e digitali innovative, ci siamo impegnati, nel tempo, a sviluppare una struttura operativa capillare in tutta Italia composta da oltre 200 professionisti specializzati, supportati da 40 sedi dislocate su tutto il territorio nazionale. Tale capillarità è un asset strategico fondamentale per garantire tempi di reazione rapidi e un'efficace capacità di esecuzione operativa in ogni contesto urbano.
Tutto ciò rappresenta un tassello fondamentale per raggiungere l’obiettivo comune alla base della transizione digitale che verte sulla ricerca di soluzioni per migliorare la qualità della vita di tutti noi e del mondo che ci circonda. Le nostre città sono necessariamente il punto di partenza di tale processo.
Luca Corti è Head of Sales di Sirti Telco Infrastructures