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Google Cloud, “in Italia ormai abbiamo clienti in tutti i settori”

Paolo Spreafico, Country Director Engineering, racconta i progetti AI più diffusi nelle aziende, la crescita dell’ecosistema di partner, e i progressi nell’offerta di soluzioni sovrane

Cloud Tecnologie AI

Google Cloud ha riunito nei giorni scorsi partner e clienti al suo Summit a Milano: abbiamo già raccontato in questo articolo alcuni dei temi principali, ma a margine dell’evento abbiamo potuto approfondirne altri in un’intervista con Paolo Spreafico, Country Director of Engineering Italia di Google Cloud.

“Non posso citare dati sul nostro andamento in Italia, ma posso dire che due indicatori fondamentali sono in fortissima crescita: i partner e il fatturato”, ci spiega Spreafico. “Qui ieri abbiamo fatto anche il Partner Summit, e si toccava con mano l’interesse sempre maggiore intorno alla nostra value proposition da parte del sistema dei partner. Parlo di global system integrator ma anche di partner di nicchia, attratti da tutte le opportunità legate all’uso delle nostre tecnologie per progetti di AI generativa, in particolare per la Customer Experience o nel settore sanitario”.

Passando al fatturato, “anche qui la crescita è impressionante, la cosa che colpisce è che ormai abbiamo clienti in tutti i settori, anche nell’hi-tech, dove Bending Spoons, anche grazie alle nostre tecnologie, è diventata una realtà globale, e nei financial services, un settore fortemente regolamentato dove i casi di Unicredit, Intesa Sanpaolo e Generali dimostrano che stiamo diventando un riferimento anche per workload mission critical”.

Questi nuovi settori, continua Spreafico, per Google Cloud si affiancano ad altri dove la presenza è più consolidata, come il retail, “dove gli impatti dell’AI sul customer engagement e sul digital advertising sono forse i più eclatanti in termini di percezione pubblica”.

A breve in Italia la live translation per Google Meet

Altro ambito su cui come noto l’AI può dare un forte contributo, e su cui quindi si stanno concentrando molti progetti delle aziende italiane, sottolinea Spreafico, è l'aumento della produttività aziendale.

“Qui a breve lanceremo la live translation dall’italiano all’inglese e viceversa nelle videoconferenze di Google Meet. Questa funzione (inglese/spagnolo) è già disponibile negli USA. L'ho provata e devo dire che è impressionante, praticamente traduce in tempo reale, e il risultato è molto naturale, conserva anche l'empatia umana nel discorso”.

Entro qualche settimana la live translation sarà disponibile per i consumatori italiani, e poi ci sarà anche la versione di business che permetterà alle aziende di agevolare conversazioni internazionali spesso ostacolate dalla barriera linguistica.

Il caso Infocamere

“Poi ci sono molti altri ambiti di forte interesse per le aziende italiane, un esempio è la gestione della supply chain: l'approccio basato sugli agenti permette di aggiungere alle funzioni classiche di un modello AI anche delle azioni concrete, per esempio il ripristino delle scorte in un determinato magazzino, integrando anche sistemi aziendali come ERP e CRM”.

E poi ci sono i progetti di nicchia, ma con potenziali grandi impatti. “Un esempio è Infocamere, che sta lavorando a un servizio di individuazione rapida del rappresentante legale di un'azienda: un obiettivo non facile, che richiede l'analisi di molta documentazione destrutturata. Infocamere come attore istituzionale può avere un ruolo importante nel certificare questa informazione. È un’applicazione che riscuote molto interesse perché può aiutare ad efficientare il sistema di giurisprudenza italiano”.

Sovranità digitale, "un tema su cui lavoriamo da tempi non sospetti"

Altro tema portante dell’evento milanese di Google Cloud è stato la sovranità dei dati nel cloud: un tema di estrema attualità soprattutto dopo l’elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Diversi hyperscaler USA in effetti da allora hanno intrapreso iniziative supplementari per rassicurare i clienti europei.

In questo quadro Google Cloud ha annunciato al Summit di Milano l’ottenimento della qualifica di Livello 2 dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) per la propria infrastruttura e servizi cloud. "È molto importante", sottolinea Spreafico, "perché continua un discorso iniziato in Italia qualche anno fa con l’apertura delle cloud region di Milano e Torino. E anche perché certifica il lavoro fatto da Google nell'ambito della security ma soprattutto della sovranità digitale negli ultimi anni".

“È un tema che abbiamo iniziato ad affrontare di petto in tempi non sospetti, che ha portato a una serie di soluzioni come Google Cloud Data Boundary, che offre un controllo preciso sulla localizzazione geografica dei dati e sulla gestione delle chiavi crittografiche, e Google Cloud Air-Gapped, che assicura il funzionamento di soluzioni completamente disconnesse dalla rete, ideali per i settori con le più alte esigenze di isolamento dei dati”.

Nell'offerta di soluzioni sovrane, conclude il manager, anche il contributo dei partner locali è decisivo: “TIM Enterprise per esempio è il trusted partner attraverso il quale possiamo proporre soluzioni come EU Data Boundary-Assured Workloads che, operando sulle region italiane, permette di esercitare un controllo granulare sulla residenza dei dati e sugli accessi, aiutando i clienti a rispondere ai requisiti di sovranità più severi”.

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