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Documenti NATO in vendita sul Dark Web

Una violazione alle reti dello Stato Maggiore portoghese avrebbe portato al furto di centinaia di documenti riservati NATO, ora in vendita sul Dark Web

Sicurezza

Lo Stato Maggiore Generale delle Forze Armate portoghesi (EMGFA, Estado-Maior-General das Forças Armadas) è stato colpito da un "attacco informatico prolungato e senza precedenti" che ha portato all'esfiltrazione di documenti riservati della NATO. Lo riportano i media portoghesi, secondo i quali i documenti rubati sono stati messi in vendita, almeno in parte, sul Dark Web.

Alcune agenzie di cyber intelligence statunitensi hanno rilevato, lo scorso agosto, la messa online di "centinaia" di documenti riservati, di conseguenza hanno avvisato l'ambasciata americana a Lisbona. Questa ha allertato il Governo portoghese e al momento non smentisce e non conferma l'accaduto. Non esistono nemmeno molti commenti ufficiali portoghesi sulla vicenda, che viene gestita - a quanto pare - con una notevole discrezione.

Secondo diverse fonti della Difesa citate dal quotidiano portoghese Diario de Noticias, gli esperti portoghesi di cyber security hanno effettuato uno screening completo dell'intero sistema di comunicazioni interne della Difesa. L'analisi avrebbe rilevato che i documenti sono stati sottratti da computer che hanno, impropriamente, usato linee di comunicazione non sicure al posto della prevista rete protetta governativa (il Sistema Integrado de Comunicações Militares, SICOM)."Si è trattato di un attacco informatico prolungato nel tempo e non rilevabile, tramite bot programmati per rilevare questo tipo di documenti, che sono stati poi rimossi in più fasi", ha spiegato una delle fonti di Diario de Noticias.

La violazione delle reti della Difesa portoghese ha ovviamente avuto conseguenze anche politiche, con diverse interrogazioni parlamentari rivolte al Ministro della Difesa di Lisbona, Helena Carreiras. Il ministero della Difesa portoghese non ha fatto però molti commenti. Ha affermato solo di indagare su "tutti i segni di una potenziale violazione della sicurezza informatica" e ha rivendicato la "sensibilità" di quei processi per non commentare la denunciata esfiltrazione di documenti NATO.

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