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Deloitte: le tendenze per il 2022 in ambito TMT

Tra FWA, Wi-Fi6, quantum computing e intelligenza artificiale, ecco alcuni dei trend principali che potrebbero influenzare consumatori e aziende a livello globale nei prossimi mesi nel settore Technology, Media & Telecommunications

Trasformazione Digitale
Arriva la ventunesima edizione del report “TMT Predictions” di Deloitte, lo studio che analizza i trend in ambito Technology, Media e Telecomunicazioni (TMT) che potrebbero influenzare consumatori e aziende a livello globale nei prossimi mesi, evidenziando anche le tendenze principali che attualmente influiscono sui cambiamenti economici e sociali scaturiti dalla pandemia.

 

Innanzitutto, Deloitte prevede che la tecnologia Fixed Wireless Access continuerà a diffondersi: il numero delle connessioni FWA crescerà da circa 60 milioni nel 2020 a quasi 88 milioni nel 2022. Lo sviluppo principale è legato alla componente 5G, che è attesa crescere nel periodo 2020-2026 con un CAGR dell’88%.

L’infrastruttura di rete del 5G, con la sua maggiore efficienza di spettro, aumenta gli economics, la fattibilità tecnica del deployment del FWA e, di conseguenza, le opportunità di ricavi. In Italia, gli operatori di rete hanno già dichiarato di voler utilizzare il 5G FWA insieme alla fibra per migliorare e sostituire le attuali connessioni DSL, riducendo i costi grazie allo smantellamento delle tradizionali reti in rame.

Sempre in ambito Telco, anche la nuova generazione di WiFi, il WiFi6, sta raccogliendo grande attenzione: le vendite di smart device con connettività WiFi6 continuano a superare ampiamente quelle dei dispositivi 5G, trend che è previsto proseguire anche nei prossimi anni. Il WiFi6 non è infatti una tecnologia marginale rispetto al 5G: al contrario, 5G e WiFi6 vengono per lo più sviluppati contemporaneamente dagli operatori di rete: secondo una rilevazione di Deloitte, su 437 ruoli executive all’interno di Telco in nove Paesi, quasi un’azienda su 2 sta investendo simultaneamente nel 5G e nel WiFi6, all’interno dei loro piani per lo sviluppo di reti avanzate.

A livello di Intelligenza Artificiale, nel 2022 Deloitte prevede che il dibattito sulla regolamentazione nell’ambito delle applicazioni di AI, compresi il machine learning, il deep learning e le reti neurali, sarà più sistematico. Si andranno inoltre a concretizzare diverse proposte in questo senso, che d’altra parte difficilmente verranno attuate prima del 2023. Tra le possibili proposte, alcuni paesi potrebbero arrivare all’estremo di bloccare alcuni specifici sottoinsiemi dell’AI, come per esempio il riconoscimento facciale o il social scoring.La crescita e la diffusione dell’AI e del machine learning portano a ulteriori considerazioni in merito alla necessità di incrementare la sicurezza in queste applicazioni.

In questo senso, Deloitte prevede lo sviluppo a livello globale della crittografia omomorfica e dell’apprendimento federato: nel 2022 è attesa una crescita a doppia cifra per i due mercati combinati, arrivando a valere già 250 milioni di dollari; entro il 2025, Deloitte si aspetta che questo valore raggiungerà i 500 milioni di dollari.

Si parlerà anche di quantum computing: Deloitte prevede che nel 2022 le aziende che a oggi stanno producendo quantum computer raddoppieranno il numero e l’affidabilità dei qubit disponibili per la computazione. Inoltre, nel 2021 i venture capitalist hanno già investito oltre 1 miliardo di dollari in questo ambito e un’azienda ha avuto una valutazione multimiliardaria sul mercato.

Nonostante questa crescita attesa, Deloitte prevede che nel 2022 poche aziende a livello globale utilizzeranno il Quantum Computing come parte delle proprie attività day-by-day, e solo per un numero limitato di use case nell’ambito dei problemi di ottimizzazione: i ricavi in termini di hardware, software e servizi di Quantum Computing potrebbero così raggiungere un valore inferiore ai 500 milioni di dollari.

Sempre nel 2022, l’ecosistema delle console di videogiochi festeggerà i suoi primi 50 anni: per questo anniversario Deloitte prevede che questo mercato genererà 81 miliardi di dollari, con un incremento del 10% rispetto al 2021. Inoltre, per quanto riguarda i ricavi per giocatori su console, questi sono attesi arrivare ad un valore medio di 92 dollari per persona, ben al di sopra di quanto previsto per i giocatori su PC (23 dollari) e su mobile (50 dollari).

Infine, per il 2022 Deloitte stima che, a livello mondiale, la spesa in pubblicità televisiva in grado di targettizzare l’audience (sulla scia di quanto accade online e sui social media) raggiungerà i 7,5 miliardi di dollari. Benché la crescita registrata negli ultimi anni per questo tipo di pubblicità sia particolarmente significativa, resta ben al di sotto dei valori complessivi del mercato tradizionale della pubblicità televisiva, che è stimato per il 2022 pari a 153 miliardi di dollari. Questo nuovo modello di pubblicità in TV fronteggia ancora delle barriere dovute all’assenza di un sistema di misurazione dei risultati degli spot televisivi sui diversi device e servizi.

"La crisi pandemica continua a catalizzare l’adozione di nuove tecnologie e di connettività attraverso il digitale. L’enorme e crescente domanda di chip – che in Europa ha generato importanti movimenti per localizzare la produzione e diminuire la dipendenza dalle importazioni - è destinata a espandersi con la diffusione di dispositivi smart e interconnessi. Lo stesso vale per la connettività, che può solo aumentare con tecnologie come il Wi-Fi 6 e il 5G, rafforzando così la rapida trasformazione digitale a cui stanno assistendo tutti i settori e le imprese del nostro Paese e non", commenta Francesca Tagliapietra, Deloitte Italia Technology, Media & Telecommunications Industry leader.


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