Dal 2011 Bosch ha generato un fatturato di oltre quattro miliardi di euro con l’Industry 4.0, più di 700 milioni di euro soltanto nel 2020 con oltre 120.000 macchine e 250.000 dispositivi dotati di connettività
Investire in Industry 4.0
porta risultati concreti. È quanto, secondo
Bosch, dimostrano i risultati derivanti da anni di sviluppo delle linee di prodotto Industry 4.0 e dell'adozione diretta delle logiche del manufacturing connesso. Negli ultimi dieci anni, l'azienda ha registrato un fatturato di
oltre quattro miliardi di euro con l’Industry 4.0. Solo nel 2020, Bosch ha realizzato vendite per oltre 700 milioni di euro con le soluzioni connesse di produzione.
Bosch combina il
software intelligente per il controllo e il monitoraggio della produzione e la pianificazione della logistica in un'unica piattaforma di produzione. Quest’ultima è connessa a un database più grande che semplifica e migliora attività come
l'analisi IA per il rilevamento degli errori. Il rollout della nuova piattaforma di produzione e logistica di Bosch inizierà alla fine del 2021.
A fronte dei risultati concreti che porta l’Industry 4.0, però, secondo Bosch
ancora troppe poche aziende si stanno attrezzando seriamente per adottarla. Progetti pilota e
formazione mirata sono il primo passo indispensabile. Poi bisogna mettere fine alle soluzioni isolate, ai sistemi cioè che funzionano soltanto all'interno dei propri confini.
Bosch evidentemente ci crede: oggi nei suoi stabilimenti s
ono connessi oltre 120.000 macchinari e più di 250.000 dispositivi quali telecamere integrate o robot. Circa 22.000 controlli macchina sono connessi tramite il software
Nexeed per Industry 4.0 sviluppato da Bosch Connected Industry. Che,
fondata nel 2018, ha già fornito software a oltre metà degli stabilimenti Bosch, a più di 2.000 linee di produzione, a circa 100 clienti internazionali.
Anche attraverso la
co-creazione con i clienti e per i clienti. La piattaforma ctrlX Automation di Bosch Rexroth offre una tecnologia di controllo aperta per cui gli utenti utilizzano app fornite da
Bosch Rexroth e fornitori terzi, oppure sviluppano proprie app e le condividono con altre aziende all'interno di un ecosistema.
Passo successivo:
combinare l'Industry 4.0 con altre tecnologie. Bosch si vede infatti come "una società AIoT", cioè
che mette insieme l'intelligenza artificiale con l'Internet of Things. Lo si vede ad esempio nella
Balancing Energy Network, un sistema di gestione dell'energia basato sull'IA che utilizza software intelligente per controllare e ottimizzare i flussi di energia nelle fabbriche. Originariamente sviluppato per gli stabilimenti di produzione, il software ha la potenzialità di aiutare grandi complessi di edifici di tutti i tipi a ridurre il loro impatto ambientale.
Un altra possibilità di integrazione vede
la robotica unita alla elaborazione immagini con capacità di apprendimento, per applicazioni come l'ispezione visiva dei pezzi in lavorazione o il picking automatico nelle soluzioni per la logistica. In questo tipo di applicazioni giocherà un ruolo sempre più importante il
5G. Bosch ha già
una rete propria 5G di campus presso lo stabilimento di Stoccarda-Feuerbach e sta testando applicazioni 5G in una decina di altri stabilimenti.
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