Avviato un progetto che prevede la conservazione sicura via blockchain dei dati di tracciabilità per una particolare linea di prodotti avicoli
Carrefour ha scelto
blockchain come tecnologia su cui basare nuove soluzioni
per la tracciabilità dei prodotti alimentari. Il progetto, che coinvolge ovviamente i partner delle varie supply chain alimentari, è stato avviato - per ora solo in Francia - usando come primo prodotto di test una particolare linea di pollame di cui, spiega il retailer, si vendono
milioni di confezioni l'anno. Progressivamente la tecnologia dovrebbe estendersi ad altre linee di prodotto: uova, formaggio, latte, arance, pomodori, salmone e carni bovine.
Secondo l'azienda francese si tratta del
primo progetto europeo in cui un retailer del food utilizza blockchain non solo per la tracciabilità interna ma anche con l'obiettivo esplicito di garantire la
trasparenza della catena alimentare nei confronti dei consumatori.
Il sistema di tracciabilità progettato da Carrefour prevede la creazione di una blockchain aperta ai vari operatori della supply chain alimentare, dal produttore iniziale sino al distributore che porta le confezioni ai punti vendita. Ciascun anello della catena
inserisce nella blockchain le informazioni di sua competenza che sono legate alla tracciabilità e alla trasparenza.
Nel caso specifico della tracciabilità del pollame le
informazioni custodite nella blockchain comprendono ad esempio il luogo di nascita del singolo esemplare, in che fattoria è stato poi allevato, con che mangimi è stato alimentato (in particolare
l'uso o meno di OGM), che terapie ha eventualmente subito (con uso o meno di antibiotici).
Tutte queste informazioni saranno
consultabili direttamente dal consumatore. La singola confezione di pollame avrà infatti un QR Code che, scansionato via smartphone, permetterà di accedere a tutti i dati raccolti.
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