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Il futuro di Kemp passa per cloud e grandi aziende

Lo specialista di load balancing sta implementando una strategia di espansione dal tradizionale mondo degli Adc per le aziende medio-piccole.

Cloud
Il 2017 riserva per Kemp Technologies nuove importanti sfide. Nata e cresciuta con una proposta di soluzioni di bilanciamento dei carichi indirizzati alle aziende medio-piccole, la società intende allargarsi verso l’alto ed è quindi in corso un processo di aggiustamento del catalogo e della rete commerciale per affrontare correttamente il nuovo obiettivo.
kemp-antonio-piazza.jpgIn Italia, da poco tempo alla guida della società è stato chiamato Antonio Piazza, manager di navigata esperienza, con un focus che negli ultimi anni è andata in direzione delle start up o delle realtà di nicchia: “L’evoluzione che stiamo affrontando passa per il paradigma ormai consolidato del cloud e ci porterà a dialogare di più con i service provider interessati alle tematiche del bilanciamento dei carichi e con i system integrator che presidiano la fascia alta del mercato”, commenta il country manager.

L'adeguamento al cloud, tecnologico, ma anche di licensing

Le tecnologie Adc (Application Delivery Controller) sono da tempo critiche per il rilascio delle soluzioni di cui le aziende hanno bisogno per la propria forza lavoro, ma in passato sono state collegate soprattutto ai data center tradizionali. La migrazione in corso verso il cloud, necessaria per migliorare il livello di accessibilità, flessibilità e scalabilità, rende l’Adc un elemento potenzialmente ancor più importante.
Proprio per affrontare questa transizione, è stata da poco introdotta la soluzione Kemp 360 Cloud, che abbina tecnologie ottimizzate per gli ambienti ibridi con un modello di licensing adeguato alla nuova realtà. Dal punto di vista dei prodotti, sono stati integrati il prodotto Adc di punta Virtual LoadMaster (Vlm), Kemp 360 Central (che monitorizza l’attività delle istanze di bilanciamento cloud e on-premise) e Kemp 360 Vision, un servizio di cloud gestito che combina il contesto applicativo e i dati infrastrutturali, in modo da agevolare il lavoro del supporto tecnico in caso di problemi: “A questo abbiamo aggiunto un modello di sottoscrizione del servizio che abbiamo denominato Metered Enterprise Licensing Agreement – sottolinea Piazza – in modo da consentire alle aziende di pagare per le istanze effettivamente utilizzate, pur potendo implementare un numero illimitato di istanze Adc senza limiti di capacità. Questo consente di prevedere con facilità i costi e supera l’approccio statico dei sistemi legacy, progettati per anticipare il possibile massimo impiego futuro di servizi e infrastrutture”.
Sempre in ottica cloud, va rimarcata la certificazione acquisita per il bilanciamento su Microsoft Azure Stack e il conseguente inserimento nel catalogo dell’offerta ibrida della casa di Redmond. Per ottenerla, Kemp ha sviluppato una specifica versione di Virtual LoadMaster for Azure, allo scopo di portare il load balancing nel cloud ibrido, senza richiedere investimenti per nuovo hardware on-site: “Affronteremo la sfida dell’avvicinamento verso le grandi aziende con una combinazione di flessibilità ee modello economico vantaggioso – conclude Piazza -. Già oggi possiamo contare su oltre 40mila implementazioni a livello mondiale e sulla presenza estesa ai livelli 4-7 dell’Adc, ovvero quelli applicativi, e non solo a quelli di rete. Il mix delle nostre competenze, l’individuazione dei giusti partner e l’adeguamento al cloud ci fa ben sperare per gli obiettivi di crescita che ci siamo dati”.
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