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VMware con AirWatch cavalca la Business Mobility

A oltre un anno dall’acquisizione prendono forma le prime iniziative di collaborazione e integrazione tra le due aziende. In Italia spicca il caso Miroglio. Alberto Bullani e Marenza Altieri Douglas fanno il punto della situazione.

Trasformazione Digitale
La strategia tecnologica di VMware poggia oggi su tre pilastri portanti: Software Defined Data Center, Hybrid Cloud ed End User Computing/Mobility. Tre tasselli che vengono continuamente arricchiti ed estesi. Se nel SDD la focalizzazione di VMware va su temi quali la virtualizzazione di network e storage e nell’ambito del cloud ibrido sul potenziamento delle strutture data center, sul fronte dell’End  User Computing l’attenzione è massima sul tema della Mobility. E’ in quest’ambito che si colloca l’acquisizione di AirWatch, avvenuta nel febbraio 2014, che oggi vede le due realtà presentare i primi frutti dell’integrazione. “La Business Mobility è un trend che caratterizza l’economia moderna che VMware intende cavalcare; se prima eravamo solo dei follower, oggi, con AirWatch possiamo dire di avere colmato il gap e dominare il mercato”, afferma Alberto Bullani, Regional Manager VMware Italia. “Non è solo una questione prettamente tecnologica ma una vera opportunità per trasformare i processi di business, che  trasformerà  l’innovazione del mobile, delle app e dei servizi aziendali”, dice.
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Alberto Bullani, Regional Manager VMware Italia
Come spiega Luca Zerminiani, Senior Manager Systems Engineering VMware Italia, il tema della trasformazione e modernizzazione del posto del lavoro che si porta dietro quello della mobilità stessa è oggi estremamente attuale per la combinazione di due fenomeni: da una parte l’affermazione del cloud computing che ha democratizzato l’accesso alle risorse e dall’altro la forte diffusione dei dispositivi mobili che ha allargato la platea dei clienti.  “In relazione alla mobilità gli utenti /dipendenti vogliono replicare la stessa esperienza di velocità, flessibilità e ubiquità che hanno nella vita privata anche in ambito aziendale dove invece si trovano a lavorare con architetture tradizionali client/server, che non rispondono alle istanze moderne. La sfida delle aziende sta quindi nel fornire profilo e accesso sicuri a una forza lavoro mobile in continuo aumento e  contemporaneamente gestire l’eterogeneità crescente di applicazioni, dati e dispositivi.  Per questo è fondamentale riuscire ad abilitare questa transizione garantendo da una parte flessibilità e ubiquità ma dall’altra anche controllo e sicurezza“, afferma Zerminiani. 
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Marenza Altieri Douglas, Enterprise Account per l'Italia di AirWatch
VMware
, intenzionata a guidare anche questo mercato, ha risposto alla sfida mettendo in campo VMware Identity Manager, che, in una logica che passa da device centrica a utente centrica, mette a disposizione  delle organizzazioni una soluzione Identity as a service integrata con una soluzione di Mobile management e di sicurezza di classe enterprise. Si tratta dell’evoluzione di Workspace Portal  per una gestione del profilo che risponde alle esigenze dell’utente in termini di accesso sicuro e one-touch al web, al mobile e alle applicazioni Windows. Offerta sia in modalità cloud sia on premise,  la soluzione mette le aziende nella condizione di incrementare la produttività dei dipendenti mediante una collezione di applicazioni self-service (application store) e di distribuirle in maniera controllata e sicura. Da parte sua l’IT può contare su un punto unico di gestione  della fornitura, dell’accesso e della conformità dell’utente, con integrazione della directory, federazione dei profili e analitiche degli utenti.
Già disponibile come parte dell’offerta Blue e Yellow di AirWatch by VMware, la soluzione può altresì essere utilizzata dalle soluzioni e i servizi VMware quali vCloud Air e VRealize Air per fornire un singolo sign-on agli amministratori e lavorare su diverse interfacce di gestione.
Sotto l’ombrello della Business Mobility, VMware ha inoltre annunciato ulteriore supporto ai dispositivi Apple e della piattaforma iOS con modelli di configurazione delle applicazioni e soluzioni verticali e l’adesione di altri 15 Isv ad Ace (App Configuration for Enterprise), l’approccio open standard di VMware per gestire e mettere in sicurezza le app fornite attraverso soluzioni di Enteprise Mobility Management. 

AirWatch: 12 anni di mobilità innovativa
Come racconta Marenza Altieri Douglas, Enterprise Account per l'Italia di AirWatch: La mobilità è nel Dna di AirWatch, azienda fondata ad Atlanta negli Stati Uniti nel 2003 con l’idea di mettere in sicurezza i dispositivi mobili, arrivata in Europa nel 2011 con sede nel Regno Unito. Il passaggio dal Mobile Device Management a una gestione più estesa di Enterprise Mobile Management, che oltre alla gestione del device utilizzato in azienda guarda all’utente e, soprattutto, all’experience dell’utente/dipendente aziendale che cerca la stessa esperienza personale anche sul posto di lavoro, è stato il passo successivo obbligato fino a una visione omogenea all’accesso ai contenuti aziendali”. 
Un’azienda fortemente innovativa AirWatch, che, come detto, quest’anno è stata riconosciuta da Idc come leader nell’ambito del mercato EMM a livello mondiale sulla base del fatturato 2014 e della quota di mercato, così come Gartner l’ha posizionata sempre come leader nel report annuale, Magic Quadrant for Enterprise Mobility Management, un titolo già conferitogli  dalla prima edizione del report nel 2011 ponendolo al livello più alto sull’asse dell’abilità di esecuzione, per il terzo anno consecutivo ma anche per la prima volta nel Gartner Magic Quadrant for Enterprise File Sync and Share (EFSS) del 2014 con la soluzione AirWatch Content Lockerselezionata in un pannello di 19 fornitori.
La versione più recente del prodotto societario, AirWatch 8, presentata già sotto la gestione VMware, grazie ai miglioramenti della console, offre oggi un’esperienza ancora più semplice e sicura agli utenti finali e ai dipartimenti IT, per qualsiasi applicazione su qualsiasi dispositivo: per esempio, implementa la possibilità di preregistrare i dispositivi Intel con sistema Android e di auto-iscriversi una volta che un dispositivo viene acceso con un agente persistente nonché un’interfaccia di iscrizione web ridisegnata e integrazione con AppleCare e l’integrazione aziendale EMM Touch ID e la gestione di Chrome OS. “Nell’ambito dell’EMM offriamo una piattaforma di soluzioni di gestione dei dispositivi, della posta elettronica, delle applicazioni, dei contenuti e della navigazione mobile; strumenti di autogestione dei dispositivi per monitorarli e, qualora ce ne sia la necessità, bloccarli e oscurarli. In generale, offriamo un set standard di funzionalità, che poi possono essere soggette a localizzazioni e customizzazioni specifiche a seconda delle differenti tipologie di organizzazioni e settori merceologici”, dichiara Marenza Altieri Douglas.
Con un fatturato 2014 pari a circa 200 milioni di dollari, 2000 dipendenti e 16 mila clienti, oggi AirWatch guarda all’acquisizione da parte di VMware con ottimismo: “In Italia abbiamo cominciato a collaborare da subito in modo esteso con VMware e ora la sinergia si rafforzerà ed estenderà. Gli scenari di collaborazione congiunti sono molteplici e in evoluzione. E’ un’integrazione e un completamento che ci vedono collaborare in modo sinergico e per nulla conflittuale”. Lo stesso Bullani, afferma che, dopo una fase di studio reciproco molto veloce, le due strutture se nel primo semestre congiunto hanno operato a livello organizzativo e logistico in modo separato già nel secondo semestre hanno lavorato con risorse condivise, assunte da Vmware Italia; a significare che l’integrazione societaria potrebbe essere vicina. 

Il caso Miroglio: la scelta AirWatch
Come introduce Luciano Manini, Chief Technology Officer, Miroglio è una società  di proprietà italiana, con sede ad Alba, gestita oggi dalla seconda generazione, che da azienda di produzione tessile, nel dopoguerra si è trasformata in azienda di abbigliamento femminile presente nel mercato con i diversi brand: Motivi, Caractere, Oltre, Elena Mirò, Fiorella Rubino,... con punti vendita monobrand presenti in tutta le principali piazze italiane ed europee e Flag Ship a a Milano in Piazza della Scala – 13 vetrine  e 800 mq - dove invece sono riuniti tutti i brand rappresentati. L’azienda, con un giro di affari di circa 700 milioni di euro opera prevalentemente in Italia, dove è ubicata anche la Direzione Sistemi che dà servizio a tutta l’organizzazione aziendale, compresi i negozi – circa 820 in Italia e 300 all’estero.
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E proprio i negozi sono al centro dell’utilizzo della tecnologia AirWatch, introdotta nel momento in cui in ogni negozio si è deciso di dotare la gerente di un tablet per il supporto vendita. In una prima fase, l'azienda ha dotato di circa 1800 tablet Samsung 10 pollici su Android collegati alla rete wi-fi con l’obiettivo di portare il sistema Crm aziendale (in questo caso Sap) a disposizione della gerente del negozio. “Mediante questa applicazione le gerenti sono in grado di riconoscere le clienti - oltre 3 milioni fortemente fidelizzate – avere la tracciatura dei loro acquisti per capirne il profilo. In questo modo cerchiamo di spingere i prodotti che raccolgono il gradimento delle clienti e in parallelo cerchiamo di finalizzare la vendita e, nel caso il prodotto non fosse disponibile in negozio, supplire alla mancanza attraverso il nostro sito di e-commerce.
In generale, l’idea di Miroglio è quella di creare una comunicazione bidirezionale con le gerenti del punto vendita, una sorta di sensori sul campo per passare alla centrale i feedback rispetto a ciò che intercettano nel negozio e, quindi, di conseguenza,  indirizzare la scelta dei prodotti, soddisfare al meglio le clienti e far sì che il negozio entri nella scelta e nella proposizione della collezione successiva.
In questo disegno tecnologico, l’impianto AirWatch (la collaborazione è in corso da oltre un anno) ha permesso di avere una gestione centralizzata dei device e, soprattutto, una distribuzione applicativa in base ai profili definiti. Uno dei prossimi step prevede la distribuzione di tutte le applicazioni, come il Visual Merchandising per la costruzione e la condivisione della vetrina: “Alcuni negozi campione costruiscono la vetrina e attraverso il supporto visuale distribuiscono l’idea di vetrina per abilitare un concetto di Fast Fashion, secondo cui la riproposizione della vetrina avviene con cicli molto brevi, nell’arco di due settimane,” spiega.
Il progetto prevede inoltre l'introduzione di ulteriori applicazioni tra cui la videocomunicazione, la posta elettronica, e le chat per consentire ai negozi di entrare nella comunicazione interattiva in tempo reale.  
“Eravamo alla ricerca di un prodotto leader di mercato nell’EMM che ci permettesse inoltre di lavorare in logica multicountry anche su mercati particolari come, per esempio, la Russia ed AirWatch ha soddisfatto tutti questi requisiti”, conclude Manini.
Il segmento retail così come il banking - esposti a logiche globali - rappresentato i maggiori clienti in Italia per AirWatch, come dice Marenza Altieri Douglas, che è altresì presente in molti settori verticali e in aziende di tutte le dimensioni, attraverso una rete di partner in grado di dare copertura all’intero territorio.
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