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Forrester: nel 2026 il momento della verità per l'AI

Le imprese sono pronte a rinviare al 2027 un quarto della loro spesa prevista per l'Intelligenza Artificiale, con conseguenze per tutto il mercato

Tecnologie AI

Il momento della verità per l'AI sarà l'anno prossimo, il 2026. Questa previsione viene da Forrester Research, secondo cui il divario tra le promesse esagerate dei fornitori tecnologici e il valore effettivamente offerto alle aziende dalle tecnologie di AI si sta ampliando. Questo porterà il mercato a un deciso cambio di rotta, per allineare le aspettative alla realtà.

Secondo gli analisti, meno di un terzo dei decisori aziendali oggi riesce a collegare il contributo dell'AI alla crescita finanziaria della propria organizzazione, il che li porterà a rivedere gli investimenti in base proprio al loro ROI. Questa maggiore attenzione alla spesa avrà come conseguenza un rallentamento nel passaggio in produzione dell'AI e la cancellazione di molti progetti pilota. Forrester stima che le imprese rinvieranno al 2027 un quarto della loro spesa prevista per l'Intelligenza Artificiale.

Nel 2026, la fase dell'hype per l'AI terminerà, poiché aumenterà la pressione per ottenere risultati reali e misurabili da iniziative di AI sicure”, secondo Sharyn Leaver, Chief Research Officer presso Forrester. In sostanza, CIO e CISO saranno chiamati a ricalibrare gli investimenti secondo governance più rigide, anche a causa dello scenario geopolitico ed economico che non può certo dirsi favorevole. Gli investimenti in AI saranno una vittima di questo maggior rigore. 

Quella di Forrester non è la prima analisi che colloca al 2026 lo scoppio della bolla della nuova AI, a causa di una flessione negli investimenti delle aziende. Diversi osservatori hanno collocato nella seconda metà dell'anno prossimo o agli inizi del 2027 i momenti chiave, più che altro perché il denaro che finanziatori e venture capital sono disposti a dare ancora ai vendor tecnologici dell'AI si sta esaurendo. Nvidia sta "foraggiando" alcuni grandi nomi (OpenAI in primis) e questo può allungare i tempi, ma prima o poi certi bilanci andranno letti seriamente dagli investitori.

La stessa Forrester spiega che i progetti di GenAI non stanno portando i risultati attesi, descrivendo quello che accade nel settore delle vendite e del marketing B2B. Qui, spiegano gli analisti, molte imprese hanno adottato sistemi conversazionali e di GenAI per non perdere il treno dell'innovazione tecnologica. Ma oggi il 19% dei buyer B2B dichiara che i nuovi strumenti non sono abbastanza affidabili nel supportare le decisioni di acquisto. Forrester stima che questa poca affidabilità porterà il mercato a perdere oltre 10 miliardi di dollari di business, a causa di multe, contenziosi legali e flessioni azionarie.

L'AI generativa, spiega Forrester, richiede nella sua implementazione un approccio più disciplinato e basato su dati concreti di quanto non sia adesso. Il successo dei progetti in campo vendite e marketing B2B dipenderà in particolare dagli investimenti nella governance dell'AI e dalla capacità di trovare il giusto equilibrio tra competenze umane e strumenti di AI. 

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