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Nutanix: multicloud ibrido in crescita anche nel settore sanitario

AI, sicurezza e sostenibilità spingono il settore sanitario a modernizzare l'infrastruttura IT, rivela la sesta edizione dell’Healthcare Enterprise Cloud Index

Cloud

Da Nutanix arrivano i risultati della sesta edizione del report globale Healthcare Enterprise Cloud Index (ECI), che evidenzia i progressi compiuti nell’adozione del cloud da parte delle aziende che operano nel settore della Sanità. Lo studio ha evidenziato che l'adozione del multicloud ibrido è in aumento tra le aziende del settore sanitario, che stanno incrementando in modo significativo gli investimenti nella modernizzazione dell'IT.

Il report, condotto lo scorso dicembre da Vanson Bourne intervistando 1.500 decision maker del settore IT e DevOps/Platform Engineering in tutto il mondo, evidenzia inoltre che l'utilizzo di modelli di multicloud ibrido in questo settore raddoppierà in tre anni. I responsabili IT delle aziende di questo settore si trovano ad affrontare nuove pressioni per modernizzare le infrastrutture IT al fine di sfruttare efficacemente la potenza dell'AI, mitigare i rischi per la sicurezza ed essere più sostenibili.

Le aziende del settore sanitario hanno a che fare con grandi quantità di informazioni sanitarie personali che possono risultare complesse da gestire, come per esempio le direttive europee di tutela dei dati sanitari. Mentre le aziende in tutti i settori continuano ad affrontare la complessità di spostare applicazioni e dati da un ambiente all'altro, le soluzioni multicloud ibride offrono importanti benefici alle aziende del settore sanitario, consentendo loro di semplificare l'operatività, fornire migliore assistenza ai pazienti e incrementare la produttività dei medici. Lo studio Healthcare ECI ha rilevato che l'adozione di un modello operativo multicloud ibrido da parte delle aziende del settore sanitario è aumentata del 10% rispetto all'anno scorso, passando dal 6% al 16%. Mentre l'anno scorso l'adozione era inferiore a quella di altri settori, oggi il settore sanitario è alla pari con tutti (15%).


Agli intervistati è stato inoltre chiesto quali sono le loro attuali sfide legate al cloud, come stanno gestendo le applicazioni oggi e dove intendono gestirle in futuro. Di seguito, alcuni dei risultati principali dello studio di quest'anno.

Le aziende del settore sanitario hanno accelerato l'utilizzo di modelli operativi IT diversi e le loro implementazioni IT miste, attuali e pianificate, superano oggi quelle di tutte le aziende intervistate a livello globale. Quasi tre quarti (73%) delle aziende del settore sanitario intervistate hanno dichiarato di utilizzare più modelli IT quest'anno, rispetto al 53% dell'anno scorso. L'anno scorso infatti il settore sanitario era in ritardo di sette punti percentuali rispetto alla media dei settori, mentre ora la supera di 13 punti.

La portabilità dei carichi di lavoro e il supporto dell'intelligenza artificiale sono i fattori più importanti per le aziende del settore sanitario che investono in infrastrutture IT, e i budget previsti per il prossimo anno riflettono queste priorità. Gli intervistati hanno identificato l'AI e la flessibilità di spostare i carichi di lavoro da un'infrastruttura cloud pubblica e privata all'altra come il fattore più importante che guida le decisioni di acquisto (17%), seguito dalle potenziali prestazioni dell'infrastruttura (14%) e da quanto questa si presti a una gestione efficace della sovranità e della privacy dei dati (14%).

La sicurezza e le preoccupazioni legate alla conformità sono i motivi principali che spingono le aziende a trasferire le applicazioni su un'altra infrastruttura. La stragrande maggioranza degli intervistati del settore sanitario (98%) e di tutti i settori (95%) ha dichiarato di aver spostato una o più applicazioni negli ultimi 12 mesi, sottolineando l'esigenza delle loro aziende di una portabilità semplice e flessibile dei carichi di lavoro e delle applicazioni tra i vari cloud. Secondo gli intervistati, questa esigenza è in gran parte alimentata dal cambiamento dei requisiti di sicurezza.

L'AI ha ampie possibilità di applicazione nel settore sanitario e gli intervistati la considerano sia una priorità che una sfida. Gli intervistati concordano sul fatto che il supporto per l'AI sia il criterio più importante per l'acquisto di infrastrutture IT tra le aziende del settore sanitario. Inoltre, l'implementazione di strategie di AI si è posizionata al secondo posto nella classifica di ciò che gli intervistati del settore sanitario considerano la principale priorità per i CIO, i CTO e la leadership delle loro aziende (17%). L'84% ha dichiarato di voler aumentare gli investimenti in strategie di AI nel prossimo anno. Lo stesso gruppo, tuttavia, considera la gestione dell'AI una sfida (82%).

Le sfide più importanti per i dipartimenti IT delle aziende del settore sanitario sono legate all'operatività in più ambienti, alla sicurezza e alla sostenibilità. Quando è stato chiesto di indicare la prima sfida nella gestione dei dati, una percentuale uguale (20%) di intervistati dell'ECI del settore sanitario ha identificato il rispetto delle linee guida per la conservazione e l'utilizzo dei dati e il collegamento dei dati tra ambienti diversi. Il 17% ha citato altri problemi di sicurezza dei dati, tra cui la lott

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