HiSolution razionalizza ed amplia la sua offerta di managed service, proponendosi sempre come interlocutore per la digitalizzazione delle PMI italiane
Se in HiSolution amano definirsi come "custodi della serenità tecnologica" delle aziende clienti un motivo ovviamente c'è. E sta - spiega Luca Coturri, CEO di HiSolution - nella storica necessità delle aziende italiane di vedere semplificato il loro rapporto con le tecnologie IT, un rapporto che post-Covid è sempre più stretto e inevitabile. "Le aziende italiane di ogni dimensione - spiega Coturri - hanno capito che innovare è strategico per restare competitivi, ma nel loro approccio alla digitalizzazione devono gestire un gap importante di competenze interne e una certa obsolescenza delle infrastrutture che già possiedono".
Da qui nasce la necessità di poter contare su partner tecnologici affidabili, a cui esternalizzare del tutto o in parte la gestione e lo sviluppo della propria IT. Un ambito - quello appunto IT - che, inoltre, man mano si allarga a coprire aspetti che spaziano dalle comunicazioni alla cybersecurity. Servono quindi competenze specifiche in vari ambiti che però, allo stesso tempo, devono essere integrate e coordinate in una visione trasversale della digitalizzazione.
Anche per questo HiSolution ha iniziato il 2024 abbandonando la tradizionale suddivisione in Business Unit, preferendo proporsi invece come una unica realtà strutturata a 360 gradi. La società toscana punta sempre sulle sue quattro aree storiche di competenze e di offerta - UCC, networking, data center, sicurezza - ma ora le unisce in un "dialogo" omogeneo e trasversale nei confronti dei clienti.
Luca Coturri, CEO di HiSolution
Questa evoluzione passa anche attraverso la revisione e il progressivo completamento dell'offerta servizi di HiSolution. L'approccio resta "sartoriale", con soluzioni implementate su misura della singola azienda utente, ma oggi parte da una serie di offerte più standardizzate che in passato, per agevolare l'introduzione di nuove tecnologie nelle imprese che stanno procedendo in un loro percorso di Trasformazione Digitale.
Un esempio di questo approccio è il nuovo servizio HiTeams Phone, che di fatto integra la parte telefonica aziendale con Microsoft Teams e permette di usare la piattaforma Microsoft realmente come sistema unificato di comunicazione e collaborazione. "In evoluzioni come questa - sottolinea Jonathan Carlesi, Responsabile Commerciale di HiSolution - siamo un partner interessante perché manteniamo un'anima sia sistemistica sia telefonica, cosa che negli altri service provider non accade. Ciò tra l'altro ci permette di personalizzare davvero Teams in base alle esigenze del cliente, poiché siamo in grado di integrarlo con le componenti di IT e fonia preesistenti".
Altra recente novità di HiSolution è il servizio HiMobile, che va ad ampliare la gamma delle soluzioni di cybersecurity. Si tratta in sostanza della combinazione di una piattaforma di MDM con funzioni di endpoint protection, specifiche per il mondo mobile, e con un servizio di monitoraggio in tempo reale per una ampia casistica di problemi collegati alla cybersecurity.
"Le aziende si concentrano sulla protezione delle postazioni classiche e su quella perimetrale tradizionale, prestando meno attenzione del dovuto alla protezione dei device mobili", spiega Carlesi: "In quest'ottica HiMobile è un servizio a cui crediamo molto e che si aggiunge ad altri servizi HiSolution di protezione e MDR, mantenendo ancora una volta la possibilità di integrarsi con le tecnologie di cybersecurity già scelte dal cliente".
I risultati finanziari confermano la bontà della strategia che HiSolution ha sinora messo a terra. Il Managed Service Provider toscano ha chiuso il 2023 con un fatturato di 7,6 milioni di euro e una crescita del 15% anno su anno che è sostanzialmente in linea con il recente passato e che dovrebbe mantenersi anche in questo 2024.
HiSolution conferma anche i tratti del suo mercato preferenziale (le piccole-medie imprese nazionali che non hanno un dipartimento IT o lo hanno poco strutturato) e l'intenzione di crescere in maniera omogenea su tutte le sue aree di competenza. Anche se, sottolinea Coturri, il fatto che le imprese oggi vedano nella cybersecurity una priorità porterà quasi certamente la sicurezza IT ad essere uno degli ambiti a maggior crescita per HiSolution.
Qui il MSP fa valere gli investimenti fatti sin dalla nascita nel suo NOC, che sta man mano evolvendo per diventare un vero e proprio SOC. "Oggi non usiamo ancora il termine SOC perché sappiamo che dobbiamo acquisire ulteriori competenze e risorse su alcuni temi specifici della cybersecurity - spiega Coturri - ma l'intenzione è quella quantomeno di raddoppiare la struttura, per arrivare a poter fornire un servizio H24 in proattività". Un aiuto potrà venire dalle tecnologie di AI, cui cui HiSolution sta lavorando, come tutti gli operatori del mondo IT, ma in maniera pragmatica: "Vediamo nell'AI uno strumento che può aiutarci a rispondere sempre più velocemente alle esigenze dei clienti grazie all'automazione, applicata ad esempio al monitoraggio ed allo sviluppo di funzioni predittive", sottolinea Cuturri.
Per l'AI e non solo per quella, peraltro, le risorse e le competenze acquisite tempo fa con ICT Plus hanno in generale potenziato le capacità di sviluppo software di HiSolution. Anche questa è una importante area di investimento in ottica futura, senza però stravolgere la natura di HiSolution, che resta un service provider. "Gli skill legati allo sviluppo software ci permettono di affrontare diversi temi che si uniscono ai servizi e quindi di portare maggior valore al cliente - spiega Cuturri - ma il software resta sempre in affiancamento ai servizi, come strumento per renderli più scalabili e più dinamici, in funzione delle esigenze dei clienti".