I segni della crisi non hanno intaccato l’andamento di Sap, che ha chiuso l’esercizio 2013 con un fatturato in crescita del 4% (16,8 miliardi di euro) e, soprattutto, utili per 3,33 miliardi di euro, che equivalgono a un progresso del 18% rispetto al 2012. Visto che si parla di una generale spinta alla ripresa per l’anno appena iniziato, le prospettive per il gigante tedesco dovrebbero essere rosee. Invece, Bill McDermott, co-presidente del gruppo, ha preferito tenere un profilo basso sulle previsioni, parlando di un 2014 verosimilmente più complicato in termini di margini, anche a causa del continuo spostamento verso il cloud del modello di business dell’azienda. Proprio alla luce di questo cambiamento e degli effetti rispetto al tradizionale business delle licenze software, Sap ha spostato in avanti, dal 2015 al 2017, l’obiettivo di conseguire un margine operativo del 35%, allo scopo di poter cogliere appieno le opportunità offerte dal cloud. Qualche segno positivo in questa direzione è arrivato già nel 2013. Il business del comparto, infatti, ha rappresentato un valore totale di 758 milioni di euro, con una crescita del 130%, mentre per quest’anno le previsioni parlano di sfiorare o raggiungere il miliardo di euro. Nel 2015, dove l’azienda prevede di totalizzare 2 miliardi di euro, il business cloud arriverà a rappresentare un decimo del fatturato complessivo. Nel 2017, dovrebbe essere raggiunto un giro d’affari intorno ai 3,5 miliardi di euro. La crescita nel cloud è stata resa possibile anche da alcune importanti acquisizioni compiute negli ultimi anni, prime fra tutte quelle di Ariba e SuccessFactors, costate complessivamente quasi 8 miliardi di dollari. McDermott non ha escluso che qualcosa di nuovo si possa verificare anche nel corso del 2014.
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