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Milestone e lo sviluppo "beyond security"

Milestone punta sull'estendibilità della piattaforma XProtect per portarla fuori dal segmento della videosorveglianza classica. Anche grazie alle terze parti.

Sicurezza Tecnologie Cloud
Milestone non è un'azienda di recente costituzione - nasce nel 1998 - e nemmeno di recente presenza in Italia. Quella italiana è stata la prima filiale aperta dopo la casa madre, in Danimarca. È però una multinazionale che nell'immaginario del mercato viene "confinata" nel suo ambito di competenza storico, ossia la videosorveglianza orientata alla sicurezza. Anche troppo confinata, secondo Milestone stessa. Che sta registrando una decisa crescita negli ambiti che definisce "beyond security". In particolare l'analisi video/audio per applicazioni di retail, Smart City, logistica, trasporti.

Il cuore dell'offerta Milestone è la piattaforma cloud di video management XProtect, che nelle sue varie versioni permette di realizzare infrastrutture anche molto articolate. Si va dalla rete mono-sito con otto videocamere alla rete multi-sito con un numero illimitato di videocamere, accelerazione hardware per la fase di registrazione e funzioni di ridondanza. E, soprattutto, estendibilità con funzioni e moduli di terze parti.

"Tanti parlano di community ma noi la viviamo", spiega in questo senso Alberto Bruschi, South Europe Regional Manager di Milestone. La community è quella dei partner tecnologici che sviluppano soluzioni basate su XProtect e complementari ad esso. Soluzioni che Milestone poi presenta e propone in un apposito marketplace. In questo modo un utente "può trovare in modo semplice e strutturato il tipo di soluzione che più si adatta alle sue esigenze", spiega Bruschi.

massimo bruschi milestoneAlberto Bruschi, South Europe Regional Manager di Milestone
L'idea di fondo è che Milestone e i suoi partner giochino nel campo in cui rendono meglio, arrivando insieme a comporre una soluzione mirata. Dallo studio dei comportamenti dei consumatori nel retail alla gestione del traffico stradale, dal monitoraggio ambientale alle Smart City, dal building management alla gestione dei rifiuti. E via dicendo.

L'approccio "componibile" è più complesso rispetto alla proposizione di una soluzione monolitica, che è più facile da spiegare e anche da vendere. Ma è un approccio che ha alcuni vantaggi importanti, in primis garantire l'apertura e l'espandibilità della piattaforma. E che comunque è stato apprezzato dal mercato. Tanto che dal 2015 ad oggi il fatturato di Milestone è più che raddoppiato.

Si capisce quindi perché lo sviluppo e la gestione della community restano priorità importanti per Milestone. "C'è un team di community sales manager - spiega Bruschi - che non sono a contatto con il cliente finale o l'integratore ma con i partner tecnologici per co-creare valore". E la community si estende a comprendere non solo i partner tecnologici ma anche integratori, ricercatori, utenti finali.

Una logica di collaborazione a cui non tutti sono abituati: "All'inizio molti fanno fatica perché pensano al proprio orticello, ma nel tempo l'approccio paga... Perché condividere tecnologie e visioni permette di crescere in un mercato poco strutturato", sintetizza Bruschi.
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