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Palo Alto, in Italia il wi-fi è troppo “aperto”: fiducia o leggerezza?

Oltre il 70% degli italiani si collega a reti aperte senza credenziali di sicurezza: un dato superiore al 45% medio in Europa, rivela la ricerca “Trust in the Digital Age” di Palo Alto Networks

Sicurezza
Connettersi a Internet via wi-fi è notoriamente una comodità acquisita da tempo. In qualche caso però, la sicurezza sembra passare in secondo piano. Infatti, il 71% degli italiani dichiara che si fiderebbe di una rete Wi-Fi aperta, collegando il proprio dispositivo aziendale (smartphone, tablet, PC), anche quando non viene richiesta alcuna credenziale di accesso. Le reti aperte sono accessibili a chiunque, e certamente sono anche considerate molto utili, ma portano con sé anche alcuni interrogativi sulla sicurezza.

Quello italiano è un dato decisamente superiore rispetto a una media europea del 45%, riscontrata da una ricerca “Trust In The Digital Age”, condotta nella scorsa primavera da Palo Alto Networks in collaborazione con YouGov, che ha coinvolto circa 10mila persone, di cui poco più di mille in Italia, per realizzare una panoramica dettagliata delle abitudini e dei comportamenti quando si utilizza Internet, oltre che sulla conoscenza e consapevolezza delle misure di protezione da mettere in atto per navigare senza rischi per i dati.  

I risultati confermano la pericolosità potenziale delle reti Wi-Fi aperte, amplificata ulteriormente da una scarsa consapevolezza degli utenti che tendono a utilizzare dispositivi aziendali senza la dovuta attenzione”, spiega Umberto Pirovano, Manager, Systems Engineering Italia, Grecia, Cipro e Malta di Palo Alto Networks. “È fondamentale che le aziende sviluppino e definiscano corsi di formazione regolari per i dipendenti, per aggiornarli sui rischi di sicurezza IT, incrementare la loro consapevolezza, oltre che per accompagnarli verso l’adozione di best practice e lo sviluppo di un approccio preventivo, evitando così di diventare obiettivi degli hacker.” 
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