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In arrivo 36 miliardi di tredicesime

In Lombardia il maggior numero di persone interessate dalla gratifica natalizia: poco più di 6 milioni.

Tecnologie
Nelle prime 2 settimane di dicembre oltre 33 milioni di italiani riceveranno la tredicesima mensilità. Al netto delle ritenute Irpef, l’importo complessivo che pensionati e lavoratori dipendenti incasseranno sfiorerà i 36 miliardi di euro. A beneficiarne sarà anche l’erario: le ritenute Irpef assicureranno al nostro fisco un gettito di 10,4 miliardi di euro.
A livello territoriale la Regione che presenta il più alto numero di beneficiari è la Lombardia: le persone interessate dalla gratifica natalizia saranno poco più di 6 milioni. Seguono i 3.197.000 residenti nel Lazio e i 2.869.000 abitanti nel Veneto.
Grazie all’erogazione della tredicesima, a festeggiare saranno, molto probabilmente, anche i commercianti e le botteghe artigiane che auspicano un mese di dicembre ricco di acquisti. “Negli ultimi anni – ricorda il coordinatore dell’Ufficio studi della CGIA Paolo Zabeo – si è assistito ad un crollo verticale dei consumi nel mese di dicembre. Dal periodo pre-crisi ad oggi, questi ultimi sono diminuiti del 50 per cento circa. Si stima che in 10 anni le famiglie italiane abbiano tagliato le spese natalizie di oltre 8 miliardi di euro. Speriamo che in questa ultima parte dell’anno si torni a spendere in maniera intelligente, ridando così fiato alla domanda interna che, sebbene in leggero aumento, rimane ancora troppo debole”.
L’Ufficio studi della CGIA, inoltre, sottolinea come le tredicesime dei lavoratori dipendenti non beneficeranno del bonus Renzi. “I dipendenti che anche nel 2017 hanno beneficiato del bonus – conclude Zabeo - non potranno disporre di questa agevolazione sulla mensilità aggiuntiva: la legge, infatti, non lo prevede. Anzi, non è da escludere, come purtroppo è già avvenuto, che alcuni dipendenti che hanno percepito lo sconto fiscale fino ad ora siano costretti a restituirlo. Ricordo, infatti, che gli 80 euro in più in busta paga spettano a coloro che non superano i 24.000 euro di reddito e in misura minore se lo stesso è compreso tra i 24.000 e i 26.000 mila euro. Pertanto, se nel corso dell’anno sono state superate queste soglie, senza che il datore di lavoro ne abbia tenuto conto, la restituzione di quanto percepito avverrà con la decurtazione della busta paga di dicembre”.
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