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Cisco, le piattaforme per connettere il futuro

All'evento Cisco Partner Experience 2018 a Genova il vendor presenta la propria strategia ai partner che fa leva su quattro piattaforme tecnologiche: la rete, intuitiva, il cloud che si fa multicloud, la collaboration a 360 gradi e la sicurezza integrata

Sicurezza Trasformazione Digitale
E' su quattro piattaforme tecnologiche portanti che si sviluppa la visione tecnologica di Cisco presentata nei giorni scorsi a Genova all'evento Cisco Partner Experience 2018, una due giorni al motto 'Connettersi al futuro’ in cui il vendor si è raccontato ai partner italiani, facendo altresì toccare con mano alcune soluzioni innovative sviluppate daoi partner facendo leva sulle tecnologie Cisco.

santoni
Agostino Santoni, Amministratore Delegato, Cisco Italia“Dall’ultima Partner Conference a Riccione nel 2017 sono successe molte cose - racconta alla platea di circa 450 persone per circa 200 aziende partner - Agostino Santoni, Amministratore Delegato, Cisco Italia: il tema della connessione al futuro si presta a molteplici interpretazioni e noi cerchiamo di assecondarle: in un anno alla rete si sono connesse 400 milioni di nuove persone così come 14 miliardi di dispositivi. E a livello mondiale i venture capital hanno investito oltre 10 miliardi di dollari in nuove frontiere tecnologiche come l’Intelligenza Artificiale e la Realtà Aumentata.” Un mondo iperconnesso in cui la tecnologia emerge sempre più come elemento abilitante i processi di trasformazione in atto, in cui Cisco si pone in primo piano per abilitarli: “E’ uno dei momenti più straordinari per la nostra industria”, enfatizza Santoni -  in cui attorno al fulcro centrale della rete, si sviluppano gli altri elementi cardine della portfolio aziendale: sicurezza, multicloud, dati, collaboration”.  Vediamoli in sintesi.

La rete moderna intuitiva, automatizzata e sicura: si apre il secondo capitolo
Per il vendor per antonomasia della Rete, il fatto di ripensare e re-inventare la rete tenendo il passo del futuro è un imperativo assoluto: “In questa nuova era del networking la sfida del ripensamento della rete spetta di diritto a chi l’ha inventata come Cisco. Oggi il 63% del tempo speso da chi si occupa di reti è dedicato alla gestione dei problemi sulla rete stessa e 1 dollaro di Capex porta a 15 dollari di gestione di complessità della rete; si può ben capire le opportunità legate a questo mondo”, sottolinea Santoni. Con una tradizione in quest’ambito tecnologico, a giugno del 2017 Cisco ha ridisegnato la rete rendendola più adatta al business moderno e ai nuovi paradigmi quali cloud, IoT, mobility e sicurezza sviluppando un sistema intuitivo in grado di apprendere, adattarsi, automatizzarsi e proteggersi costantemente, al fine di ottimizzare le attività di rete e difendersi in un panorama di minacce in costante evoluzione.
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In meno di un anno dal lancio la rete intuitiva, sicura, automatizzata e programmabile si è arricchita di ulteriori elementi come illustra Alberto Degradi, Infrastructure Sales Leader, Cisco Italia, tra cui il completamento dell’integrazione della tecnologia Viptela - la parte di Assurance in area campus e Wan mettendo in campo l’Intelligenza Artificiale - nonché l’integrazione della parte IoT favorendo una scalabilità incredibile, allargando il numero di device sulla rete e introducendo un nuovo livello non solo di connettività ma anche di capacità di utilizzo dei dati IoT”. Ulteriore vantaggio alla rete intuitiva il rilascio del nuovo access point wireless AP 408: “Oggi possiamo fare la rete intuitiva non solo per il campus o la filiale, ma anche per la produzione integrando IT e OT in una sola rete, coinvolgendo nuovi profili di partner,” dice Degradi.
Una base installata da trasformare completamente verso la nuova rete e i nuovi fronti legati ad essa, aprendo opportunità immense: “E’ tutto nuovo business, un diverso modo di interloquire con i cliente con la possibilità di agganciarci anche la sicurezza. Siamo molto ambiziosi in questo senso e determinati nel fare questo viaggio con i partner”, rimarca Santoni.

La sicurezza integrata
E collegata alla rete, c’è la sicurezza, un ambito in cui il vendor vuole farsi spazio pesantemente, un must secondo Santoni: “La digitalizzazione delle imprese e della PA deve essere fatta in completa sicurezza. E oggi l’approccio alla sicurezza non può essere quello tradizionale molto opportunistico e puntuale ma più pragmatico come quello di Cisco che va oltre il concetto di prevenzione della minaccia guardando a quello di ‘reazione a una violazione’, su due parametri principali: il tempo di individuazione e quello di riposta alla violazione, cercando di accorciarli sempre più, attraverso elementi di automazione”, spiega Andrea Negroni, Partner Account Manager Global Security Sales Organization, Cisco Italia. Da qui il superamento della logica a silos con una strategia che poggia su un’architettura integrata di soluzioni best-of-breed di cyber security che fa leva sull’automazione.
Dal 2007 l’azienda ha infatti acquisito una serie di aziende (IronPort, Securefire, Neohapsis, OpenDNS, observable, …), integrandole in un’architettura di cyber security che risponde ai criteri di semplicità (in termini di scalabilità), apertura e automazione, spingendosi dalla rete - non solo come asset da proteggere ma sensore distribuito per avere più visibilità di ciò che succede e come elemento di enforcement per isolare un’eventuale violazione - all’end point fino al cloud (come piattaforma per erogare servizi di sicurezza). Il tutto potendo contare su Cisco Talos, l’organizzazione di treath intelligence che vanta 300 ricercatori a livello mondiale in grado di bloccare 20 miliardi di minacce al giorno, per un totale di 6 trilioni di attacchi in un anno: “Ancora competenza estesa su un’architettura integrata di cybersecurity, sulla rete e by design in tutti i prodotti della offerta: un esempio tangibile in questo senso è la tecnologia ETA (Encrypted Traffic Analytics) per verificare senza de-critpare i dati in caso di malware, e nel caso bloccarli.”
In Italia da marzo sono 600 mila le micro imprese che utilizzano la tecnologia Cisco Umbrella per proteggersi; un mondo quello della cyber security in cui i partner possono ancora una volta fare la differenza nei servizi a valore aggiunto, per esempio di sicurezza gestita.

Abbracciare il multicloud
Il cloud è ormai un dato di fatto; l’opportunità da cogliere oggi in quest’ambito sta nel connettere tutti i possibili ambienti, spostando le applicazioni e i workload sulla rete in modo sicuro da un ambiente a un altro in modalità seamless – on premise e in cloud che diventa multi-cloud. Anche in questo caso Cisco pensa di avere le carte in regola per giocare la partita con un portfolio composito di hardware, software e servizi.

La potenza dei dati
E poi ci sono i dati, di cui Santoni spiega la potenza facendo riferimento a una conversazione fatta con il Cto di una banca inglese, cliente di Cisco: “La più grande filiale al mondo di questa banca? A Coven Garden a Londra alle 8 di mattina sotto la metropolitana – afferma il Cto - perché a quell’ora molti dei nostri clienti sono collegati all'applicazione della banca”. Cto che dice a Cisco e i suoi partner: “Non si possono fare errori in quel posto e a quella data ora in cui l’esperienza dell’utente deve essere perfetta e in cui noi vogliamo sapere cosa succede attraverso la tecnologia.” Ancora una volta Cisco può farlo con la tecnologia AppDynamics in grado di fornire la storia completa dell’applicazione e del comportamento all’interno della rete, dall’inizio alla fine dell’esperienza del cliente nel contesto IT, interpretando la potenza delle informazioni presenti sulla rete.

Esaltare l’esperienza dei clienti e dei dipendenti con la collaboration Cisco WebEx
Quello della collaboration è un tema su cui Cisco vanta un’esperienza ventennale che oggi traguarda la frontiera dell’Internet for People - combinando tradizione e innovazione: “Un ambito che in Italia macina successi con crescite da start up per un business molto solido grazie al team interno e al supporto dei partner. Una collaboration a 360 gradi senza se ne ma, pervasiva, motore per risolvere la complessità e connettere tutto il connettibile, sottolinea Michele Dalmazzoni, Collaboration and Industry Digitization Leader di Cisco Italia.
Una collaboration in continua trasformazione, oggi più democratica, semplice e accessibile rispetto al passato, entrata in tutti i processi della vita delle persone e della vita aziendale, nel mondo b2b e b2c, nei mondi verticali e nei servizi ai cittadini. “Quella di Cisco è una piattaforma end to end completa in grado di connettere persone, aziende, ambienti, con la sicurezza intrinseca, prosegue. Tra le ultime acquisizioni di Cisco tre rientrano in quest’ambito: Broadsoft, nota per servizi cloud nativi di telefonia di unified communication; Accompany, una sorta di Linkedin per gli executive che fa leva su Intelligenza Artificiale e Machine Learning e quella di MindMeld con una nuova generazione intelligente di interfacce di conversazione e interazione.
webex
Una tecnologia da toccare con mano nel Digital Experience Center di Vimercate a cui presto se ne affiancherà uno nuovo a Roma, suite di collaboration estesa e integrata, fatta da hardware, software e cloud che si integra in modo ibrido con ciò che il cliente ha nel data center, oggi riunita sotto un unico brand, Webex (quello dal brand più forte e riconoscibile che ha avuto la meglio su quello Spark) che unifica tutti i servizi in un’unica piattaforma cloud fornendo un’unica experience secondo tre categorie: Web Meetings (mettendo il video al centro); Webex Teams (la componente ex Spark); Webex Calling (che andrà a integrare tutta la componente cloud Broadsoft) e tutti i device che connettono gli spazi fisici.

Mercato Italiano: Competenze, Impresa 4.0 e Pubblica Amministrazione che innova
Tutti scenari di trasformazione e innovazione che richiedono competenze. Un tema molto caro a Santoni che sta portando avanti con il suo team in Italia. A 26 mesi dalla firma dell’accordo siglato con il Miur all’interno del programma Digitaliani con l’obiettivo di formare studenti principalmente negli istituti tecnici, sono 100 mila i ragazzi formati sui temi tecnologici emergenti come le reti moderne, industria 4.0, cyber security (in questo caso 15 mila) con l’ambizione e la volontà di dare un’opportunità di trovare lavoro a questi giovani: “Temi di cui un’azienda come Cisco con la responsabilità sociale nel proprio Dna deve occuparsi”. Tra le testimonianze sul palco quella emozionante di Luigi Celeste che ha seguito un percorso di formazione speciale, certificandosi sulle tecnologie Cisco attraverso l’Academy del Carcere di Bollate. “Per non buttare via la mia vita in carcere ho approcciato un corso di informatica che da zero mi ha portato all’infinito. Dopo l’ottenimento di diverse certificazioni ho lavorato come tecnico informatico specializzato e oggi sono un consulente che gira in tutto il mondo. Grazie a Cisco ho dato una seconda chance alla mia vita”. Una storia connessa a quella del progetto no profit fatto con la cooperativa Universo, per portare Cisco Academy in dieci carceri italiane tra cui Bollate, Milano Opera, Firenze, La spezia, Napoli Secondigliano, Napoli Nisida e Monza. 
Santoni insiste inoltre sugli investimenti fatti in Italia per favorire la trasformazione del Paese: “Vogliamo creare con i partner un ecosistema ricco di innovazione e collaborazione non solo nelle imprese ma anche per il sistema pubblico.”
Per questo l’azienda sta investendo su aziende 100% italiane, piccole, medie e grandi, per confrontarsi, imparare e capire, rendendo disponibili esempi concreti a tutti coloro che vogliono ripensare il loro modello di business in logica Industria 4.0, chiedendo loro di raccontare la loro esperienza di digitalizzazione del proprio business attraverso la tecnologia Cisco. Come l’esempio del tacchifficio Del Brenta – 50 persone e 9 milioni di fatturato – la cui gestione è passata di recente dal capofamiglia Giorgio Polato al figlio Luciano: una Pmi italiana che ha intrapreso un percorso tecnologico innovativo che utilizza la telepresence di Cisco pe fare rapid prototyping, attraverso una comunicazione continua tra le parti coinvolte nello sviluppo e realizzazione del prodotto.
Sul fronte della PA negli anni Cisco ha siglato partnership dapprima con la PA centrale - con il Governo per il progetto Digitaliani - a cui hanno fatto seguito progetti con le PA locali: Friuli Venezia Giulia (wi-fi nel porto, sanità, competenze, …), Palermo, Perugia, Milano (progetto Safer Milan per rendere Milano più sicura), e proprio in occasione dell’evento genovese Cisco ha siglato un accordo con la Regione Liguria – alla presenza del Presidente della Regione e del Sindaco di Genova.
L'idea che passa della due giorni Cisco a confronto con i partner è quella di un’azienda in trasformazione, che si sta muovendo in Italia e per l’Italia con i partner facendo investimenti a medio e lungo periodo in innovazione in logica di piattaforma nelle sue quattro declinazioni di rete, cloud, sicurezza e collaboration.
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