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VMware Explore 2023: l’innovazione tra multicloud, edge e AI

Le novità dell’evento di fine agosto a Las Vegas vedono il multicloud potenziato da robuste iniezioni di Intelligenza Artificiale generativa, che pervade sempre più anche l’hybrid work

Tecnologie Cloud

Fresca del via libera targato Unione Europea all’acquisizione da parte di Broadcom, arrivato a luglio, VMware ha tenuto a Las Vegas in pieno agosto il suo evento mondiale Explore 2023. Le attese di clienti, partner e sviluppatori sono state più che soddisfatte da una ricca messe di annunci che hanno riguardato in primis l’onnipresente Intelligenza Artificiale, che si è affiancata alle numerose novità nei tradizionali cavalli di battaglia di VMware come multicloud, edge e dati, senza dimenticare networking e sicurezza, e soprattutto i partner e le nuove partnership.



AI generativa in pole position

Tema obbligato è stato quello dell’AI generativa, il cui “notevole potenziale non può essere sfruttato se le aziende non sono in grado di preservare la privacy dei propri dati e ridurre al minimo i rischi legati alla proprietà intellettuale durante le fasi di addestramento, personalizzazione e utilizzo dei modelli di AI", ha sottolineato in apertura Raghu Raghuram, CEO di VMware, nell’introdurre gli annunci al riguardo. Che vedono in pole position la nuova offerta Private AI, che ha l’obiettivo di promuovere l'adozione dell'intelligenza artificiale generativa da parte delle aziende e sfruttare il valore dei dati affidabili. Nelle intenzioni dichiarate da VMware, Private AI rappresenta un approccio architetturale che consente di sfruttare i vantaggi di business dell'intelligenza artificiale, rispettando al contempo le necessità pratiche di privacy e compliance delle aziende.

Nel dettaglio, per rendere Private AI una realtà per le aziende e alimentare una nuova ondata di applicazioni potenziate dall'AI, VMware ha annunciato VMware Private AI Foundation with Nvidia, estendendo così la partnership strategica tra le due aziende per preparare le imprese che eseguono l'infrastruttura cloud di VMware verso la prossima era dell'AI generativa, e VMware Private AI Reference Architecture for Open Source, con l’obiettivo di aiutare i clienti a raggiungere i risultati desiderati nel campo dell’AI, supportando le migliori tecnologie software open source.

In sostanza, VMware Private AI porta la capacità di computing e i modelli di AI direttamente là dove i dati vengono creati, elaborati e utilizzati, sia che si tratti di un cloud pubblico, di un data center aziendale o dell’edge. Attraverso queste nuove offerte, VMware aiuta i clienti a combinare la flessibilità e il controllo necessari per alimentare una nuova generazione di applicazioni abilitate all'AI, che contribuiranno significativamente ad aumentare la produttività, ad avviare la trasformazione delle principali funzioni di business e a generare un impatto economico.

Secondo VMware, l’ambiente multi-cloud rappresenta la base ideale per questa nuova classe di applicazioni alimentate dall'AI, perché rende più facile lo sfruttamento di dati privati ma altamente distribuiti. L'approccio multi-cloud di VMware offre infatti maggiore scelta e flessibilità nella creazione, personalizzazione e consumo dei modelli di AI con i dati sensibili dell'azienda, garantendo al contempo la sicurezza e la resilienza necessarie in qualsiasi ambiente.



Una suite per l’AI

Ma c’è di più: a Explore 2023 VMware ha annunciato che sta introducendo Intelligent Assist, una suite di soluzioni basate sull'AI generativa e addestrate sui dati proprietari di VMware stessa, con l’obiettivo di semplificare e automatizzare ogni aspetto dell'IT aziendale nell’era multi-cloud. L’idea è quella che le funzionalità di Intelligent Assist rappresenteranno un'estensione naturale degli investimenti effettuati dalle aziende nei VMware Cross-Cloud Services e saranno costruite su VMware Private AI.

Tra le soluzioni con Intelligent Assist in tech preview vi sono VMware Tanzu con Intelligent Assist, che affronterà le sfide legate alla visibilità e alla configurazione in ambienti multi-cloud, consentendo agli utenti di richiedere e perfezionare in modo conversazionale le modifiche all'infrastruttura cloud aziendale; segue poi Workspace ONE con Intelligent Assist, sempre in tech preview, che fornirà agli utenti la capacità di creare script di alta qualità mediante suggerimenti in linguaggio naturale per un'esperienza di scrittura degli script più rapida ed efficiente; e infine la tech preview di NSX+ con Intelligent Assist, che consentirà agli analisti della sicurezza di valutare in modo rapido e accurato la rilevanza dei risultati di sicurezza e di rispondere in modo efficace alle minacce.

Tra multicloud, edge e cloud

Particolarmente nutrito anche il capitolo degli annunci dedicati a multicloud, edge e cloud, sui quali spicca innanzitutto VMware Edge Cloud Orchestrator, progettato per consentire alle aziende di distribuire, gestire e proteggere applicazioni e infrastrutture edge-native, anche perché “la crescente domanda di edge computing in tutti i settori industriali sta spingendo verso l'automazione e l'orchestrazione", ha fatto notare Sanjay Uppal, Senior vice president e general manager di Service Provider and Edge di VMware.

Ecco quindi che il nuovo VMware Edge Cloud Orchestrator, che prende le mosse dalla soluzione nota precedentemente come VMware SASE Orchestrator, presenta migliori funzionalità di orchestrazione per l'edge. fornendo una gestione unificata per VMware SASE e VMware Edge Compute Stack, con l’obiettivo dichiarato di colmare con un’offerta unificata il divario tra networking e computing all'edge. I miglioramenti apportati all'orchestratore, spiegano in VMware, “aiuteranno a pianificare, distribuire, eseguire, visualizzare e gestire gli ambienti edge in modo semplice, consentendo di eseguire applicazioni edge-native focalizzate sui risultati di business: VMware Edge Cloud Orchestrator (VECO) offrirà una gestione olistica dell'edge fornendo un'unica console per gestire l'infrastruttura di calcolo edge, la rete e la sicurezza”.

VMware definisce l’edge software-defined come un’infrastruttura digitale distribuita che fa girare i carichi di lavoro su più postazioni, vicino agli endpoint che producono e consumano dati. Si estende fino a dove si trovano gli utenti e i dispositivi, che siano in ufficio, in viaggio o in fabbrica. Le aziende hanno bisogno di soluzioni per collegare questi elementi in modo più sicuro e affidabile alla rete aziendale più ampia, in modo scalabile. VMware Edge Cloud Orchestrator è fondamentale per consentire un approccio all'edge di tipo software-defined, che prevede un'infrastruttura di dimensioni corrette (riduzione dello stack al minimo ingombro possibile), un'orchestrazione pull-based (gli aggiornamenti di sicurezza e amministrativi vengono "tirati" dal carico di lavoro) e la programmabilità della rete (definita da API e codice).

VMware ha anche illustrato alcuni dei casi d’uso edge per i quali vi sono già collaborazioni in atto: si va dal Manufacturing, con il supporto per i veicoli autonomi, i digital twin o la gestione dell'inventario, al Retail, supportando la prevenzione delle perdite, la gestione dell'inventario, la sicurezza e la computer vision, passando per l’Energy, dove si può aumentare la visibilità e l'efficienza della produzione, oppure ridurre i tempi di inattività non programmati e mantenere la compliance alle normative, per arrivare infine all’Healthcare, con il supporto per i wearable IoT, le utenze intelligenti e la robotica chirurgica.



Cloud tra flessibilità e servizi

Oltre che dall’edge, l’evoluzione del cloud di casa VMware passa anche dalla combinazione tra il software VMware Cloud Foundation e i servizi VMware Cloud. La Cloud Foundation combina le migliori innovazioni delle offerte software di VMware per il cloud pubblico e on-premise in uno stack unificato per offrire un ambiente coerente in qualsiasi ambiente on-premise, hyperscaler cloud o partner cloud. I servizi VMware Cloud si occupano invece di semplificare l'implementazione e le operation degli ambienti VMware Cloud Foundation in qualsiasi ambiente cloud o on-premises. I clienti possono sfruttare i servizi VMware Cloud per eseguire i carichi di lavoro in modo più sicuro e su scala, grazie alla protezione avanzata dei dati, al ripristino di emergenza e ransomware basato sul cloud e alla rete e sicurezza multi-cloud. I servizi avanzati per gli sviluppatori, Kubernetes integrato e l'accesso ottimizzato a centinaia di servizi cloud nativi dei principali hyperscaler offrono un approccio pragmatico alla modernizzazione delle app.

A Explore 2023 ha fatto il su debutto anche VMware NSX+, la nuova offerta di servizi gestiti dal cloud di NSX per ambienti multi-cloud: nota in precedenza come Project NorthStar, NSX+ migliora le funzionalità di rete e sicurezza fondamentali per VMware Cloud. Con un unico modello operativo per il cloud che offre zero ticket, zero appliance hardware personalizzate per la sicurezza o il bilanciamento del carico e Zero Trust, VMware NSX+ normalizza il networking e la sicurezza negli ambienti VMware Cloud. Le funzionalità di NSX+ vengono fornite in modalità SaaS, semplificando il processo di installazione, e sono gestite centralmente da un'unica console cloud.

Storage e sicurezza nel cloud

Un altro annuncio di rilievo è quello nell’ambito dello storage per il cloud con VMware vSAN Max, nuova offerta all'interno della famiglia vSAN che fornirà storage disaggregato nell'ordine dei petabyte. Con vSAN Max, lo storage può essere dimensionato in modo elastico e indipendente dal computing per massimizzare l'utilizzo, fino a 8,6 petabyte di capacità e 3,6 milioni di IOPS per cluster, e verrà concesso in licenza separatamente dalle edizioni vSAN esistenti come abbonamento.

Per quanto riguarda la sicurezza nel cloud, a VMware Ransomware Recovery sono state aggiunte operazioni di ripristino multi-VM simultanee, per eseguire carichi di lavoro di produzione nel cloud fino al completamento delle analisi forensi e al rafforzamento del data center locale. Inoltre, VMware ha presentato un'anteprima tecnologica dello storage cybersecure che integrerà i flussi di lavoro di ripristino con gli snapshot vSAN nativi per l'ottimizzazione del trasferimento dei dati. VMware Ransomware Recovery sta inoltre espandendo il supporto del servizio VMware Cloud per includere la protezione dei carichi di lavoro in Google Cloud VMware Engine.

Tanta AI anche nell’hybrid work

L’intelligenza artificiale targata VMware serve anche per abilitare un approccio olistico per realizzare una strategia di lavoro ibrido di successo, con le nuove integrazioni AI alla piattaforma Anywhere Workspace, parte del portafoglio dei servizi cross-cloud di VMware, che ottimizzano automaticamente l'esperienza dei dipendenti, promuovono nuovi casi d'uso per la gestione delle vulnerabilità e semplificano la gestione del ciclo di vita delle applicazioni. Come è stato ribadito nel corso di Explore 2023, VMware Anywhere Workspace è l'unica piattaforma di lavoro ibrida che integra l'esperienza digitale dei dipendenti (DEX), l'infrastruttura desktop virtuale e le app (VDI e DaaS), la gestione unificata degli endpoint (UEM) e la sicurezza per consentire uno spazio di lavoro sicuro su qualsiasi dispositivo o luogo.

Nel dettaglio, la funzione Insights di VMware, basata sull'intelligenza artificiale, fornisce ora un rilevamento delle anomalie che informa l'IT di potenziali problemi di esperienza per i dispositivi frontline e gli ambienti VDI, oltre che per gli ambienti mobili e desktop. Inoltre, l’arrivo di nuovi Playbook consente all'IT di creare flussi di lavoro di recovery passo-passo per risolvere gli incidenti in modo più efficiente e di utilizzare l'analisi del tasso di successo per automatizzare il processo di risoluzione e ottimizzare l'esecuzione nel tempo.

Non solo: per garantire la sicurezza e una migliore gestione end-to-end per la forza lavoro distribuita di oggi, VMware ha annunciato a Las Vegas una partnership con Intel, attraverso un'integrazione cloud-native di Workspace ONE con Intel vPro. Questa integrazione chip-to-cloud semplifica la protezione e la gestione remota dei dispositivi di lavoro interamente dal cloud, senza bisogno di infrastrutture e software di gestione aggiuntivi on-premise.

Infine, VMware ha anche annunciato un'ulteriore espansione del supporto di App Volumes per il deployment di applicazioni su richiesta a desktop virtuali, in modo da automatizzare il processo di distribuzione delle app con una compatibilità fino al 99% e ridurre i tempi e i costi di gestione per qualsiasi ambiente desktop o di app pubblicate. VMware App Volumes, è stato evidenziato durante Explore 2023, è l'unica soluzione in grado di aiutare le organizzazioni a distribuire e gestire le app tra i desktop virtuali e le distribuzioni di app di VMware Horizon, Citrix, Microsoft e Amazon.

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