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Modernizzare le applicazioni: una best practice

Modernizzare le applicazioni è l’attività prioritaria di una trasformazione digitale, ma richiede estrema attenzione.

Tecnologie

La modernizzazione delle applicazioni rimane prioritaria all’interno di un progetto di migrazione al cloud. Dopo aver assimilato l’impatto, non sempre positivo, del passaggio al cloud dell’intera infrastruttura, vendor, partner IT e aziende clienti tendono a un certo pragmatismo. La complessità di un progetto di migrazione a 360 gradi, insieme al costo e all’effort, sia di implementazione che di manutenzione, sta rendendo il mercato decisamente più cauto.

Meglio dividere l’elefante in parti, come si insegna nei corsi di gestione aziendale, focalizzandosi su priorità e su interventi ponderati e successivi. E la priorità, in questo momento, è la modernizzazione dell’intero strato applicativo. D’altronde, le componenti di elaborazione, storage e networking sono disponibili, ciò che serve è ridurre, per quanto possibile, lo stack applicativo on premise.

Secondo Gartner il 65% dei carichi di lavoro applicativi saranno ottimizzati o pronti per il cloud entro il 2027, percentuale in crescita dal 45% del 2022. E, ancora Gartner predice che il 15% del workloads on premise sarà riprogettato in container entro il 2026, un valore decisamente maggiore rispetto al 5% del 2022.

Modernizzare le applicazioni, come procedere

Per comprendere le best practices in ambito modernizzazione di applicazioni, sfruttiamo l’esperienza e le indicazioni di Fabio Gerosa, Sales Director Italy di Couchbase. L'azienda di Santa Clara (California) quotata al Nasdaq sviluppa Couchbase Capella, giunto ora alla versione 7.2, una piattaforma cloud database open source per formati JSON che supporta SQL, ricerca, gestione degli eventi e analisi.

La piattaforma viene utilizzata per alimentare applicazioni aziendali di grandi dimensioni ed è in grado di gestire milioni di utenti. Fornisce un supporto molto apprezzato per l'edge computing e l'elaborazione di applicazioni ad alta elaborazione, come quelle che sfruttano l’AI.

Couchbase può sincronizzare i dati su qualsiasi ambiente, ottenendo i vantaggi dell'edge computing in termini di velocità, affidabilità, governance dei dati ed efficienza della larghezza di banda per le applicazioni.


Fabio Gerosa, Sales Director Italy di Couchbase.

La modernizzazione delle applicazioni avviene quando un’organizzazione migra sistemi e infrastrutture legacy verso una piattaforma di nuova generazione, ottimizzata per migliorare flessibilità, scalabilità e sicurezza e ridurre i costi operativi – chiarisce il manager -. In questo caso, la migrazione si riferisce da SQL a database NoSQL, da data center on premise al cloud e da procedure di delivery del software standard a pratiche più recenti come CI/CD”.

Perché modernizzare le applicazioni

Gerosa spiega anche perché è necessario modernizzare le applicazioni e considerare l’attività prioritaria in un contesto di trasformazione digitale. “I sistemi legacy si degradano nel tempo e affinché mantengano prestazioni ottimali, è indispensabile impegnarsi in un continuo refactoring del software, introducendo occasionalmente nuove tecnologie per soddisfare le esigenze in evoluzione imposte al sistema”.

Questo perché le applicazioni nascono inizialmente come sistemi a sé, anche se nel tempo cambiano necessità operative, dimensioni del team di ingegneri e numero di utenti. Diventa così necessaria la migrazione da un’architettura monolitica verso una basata su micro-servizi, in cui gli ingegneri abbiano a disposizione singoli servizi di piccole dimensioni, in modo che l’azienda possa scalare facilmente e ampliare l’utenza in accesso.

Un buon progetto di modernizzazione applicativa, inoltre, prevede la gestione del debito tecnologico. Ovvero, ciò che si verifica quando si accumulano sistemi legacy privilegiando la velocità di sviluppo del software rispetto alla qualità. Sebbene un debito tecnologico sia inevitabile, si traduce in applicazioni molto più lente e in aumento dei costi operativi nel tempo. Modernizzare le applicazioni significa anche gestirlo correttamente, in ottica previsionale.

Modernizzazione delle applicazioni: i vantaggi

Vediamo ora quali sono i principali vantaggi di un progetto di modernizzazione delle applicazioni:

  • Accelera l’introduzione di nuove funzionalità. La modernizzazione facilita la rapida implementazione di nuove funzionalità, consentendo a un’azienda di rispondere prontamente alle richieste di mercato e restare competitiva.

  • Abilita l’integrazione perfetta con i servizi di terze parti. Sfruttando le API, la modernizzazione consente ai sistemi di condividere e consumare senza sforzo le risorse con servizi di terze parti, favorendo la collaborazione e ampliando le capacità delle applicazioni.

  • Migliora la scalabilità per soddisfare la crescita. La modernizzazione richiede una riconsiderazione dei requisiti della piattaforma, garantendone la scalabilità per supportare un numero crescente di utenti e dell’operatività, aprendo la strada alla crescita futura e rispondendo così all’evoluzione delle esigenze aziendali.

  • Aumenta la produttività aziendale. Lavorare con sistemi legacy è una sfida impegnativa per gli sviluppatori. Con l'adozione di strumenti e tecniche innovative, sarà più facile da vincere, portando a flussi di lavoro più fluidi e una maggiore efficienza nelle attività di sviluppo e manutenzione.

Le sfide della modernizzazione delle applicazioni

Sebbene la modernizzazione offra molti vantaggi, il processo comporta anche delle sfide, le due più importanti sono rappresentate da costi e dalla complessità:

  • Costo. Il costo di migrazione di un sistema può essere enorme e potrebbe comportare anche l’assunzione di specialisti per il supporto tecnico. Se si sta pianificando un rehosting o un replatforming, è opportuno prestare particolare attenzione alla scelta della piattaforma di cloud computing più adatta, perché scelte affrettate possono aumentare i costi dell’infrastruttura in modo significativo. Per quanto riguarda le nuove risorse, si può pensare di creare nuovi team dedicati, oppure rivolgersi a un partner IT specializzato.

  • Complessità. La complessità è dovuta a molti fattori e comporta la valutazione delle applicazioni legacy e delle dipendenze esistenti, che può rivelarsi impegnativa. Il processo richiede che si determinino gli obiettivi di modernizzazione. Come potenziare le funzionalità, migliorare le prestazioni o ridurre i costi nel lungo periodo. Inoltre, spesso è necessario prendere decisioni complesse relative all’approccio da adottare, poiché si possono richiedere livelli di coinvolgimento più elevati e garantire compatibilità e conformità alle best practice di sicurezza, aggiungendo un ulteriore livello di complessità.

L’importanza della containerizzazione

Gli strumenti di containerizzazione consentono agli sviluppatori di impacchettare codice e dipendenze di un’applicazione e di distribuirli su qualsiasi infrastruttura. Rappresentano una valida alternativa alle macchine virtuali (VM), che in generale richiedono più tempo per essere configurate e gestite.

Il passaggio dalle soluzioni SQL tradizionali alle moderne piattaforme NoSQL potrebbe essere ideale per ottenere maggiore scalabilità, modellazione flessibile dei dati e capacità di gestire in modo efficiente grandi volumi di dati non strutturati o semi-strutturati.

In definitiva, conclude il manager di Couchbase: “sebbene la modernizzazione delle applicazioni legacy possa essere costosa e richieda un’attenta pianificazione e coordinamento, è certamente in grado di portare grandi benefici all’azienda e ai clienti in futuro, permettendo di avere sempre un approccio all’avanguardia”.

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