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Lo SmartBus di Huawei e Parole O Stili parte da Torino

Obiettivo promuovere la consapevolezza sui temi della cybersecurity.

Trasformazione Digitale

Parte da Torino il tour italiano di SmartBus, un progetto educativo realizzato da Parole O_Stili e Huawei con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sui temi della cybersecurity. Pensato in particolare per i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, benvenuti al mattino, l’aula digitale itinerante al pomeriggio apre le porte anche agli adulti. Perché, sottolinea Rosy Russo, presidente dell’Associazione Parole O_Stili, il pericolo (e la scarsa competenza) è dietro l’angolo, anche per genitori e insegnanti.

Messo in moto non a caso il Safer Internet Day, lo SmartBus farà tappa nelle piazze di 15 città in 5 regioni italiane, prevedendo il coinvolgimento di oltre 4500 studenti. Il bus ospita un’aula digitale in cui “giocare” con la prevenzione alla cybersicurezza simulando, ponendo domande e fornendo risposte, con l’aiuto dei tutor e dell’App didattica sviluppata da Parole O_Stili. Ci si rivolge ai ragazzi tra i 10 e i 14 anni, età in cui si inizia a combinare la navigazione su Internet con una maggiore indipendenza. Ma anche un’età estremamente complicata, in cui la leggerezza spesso sovrasta la consapevolezza.

Trattare il tema cybersecurity con la generazione delle scuole medie in verità allarga il campo a un orizzonte di insidie immenso: il bullismo è spesso cyberbullismo e il revenge porn corre già sulle chat scolastiche, e non a caso il Safer Internet Day si fa coincidere con la giornata nazionale contro il bullismo.

Conosci il mezzo e, magari, ci lavorerai

Temi da trattare a partire da un postulato imprescindibile, l’educazione. Sensibilizzare i ragazzi sul tema dei pericoli del digitale per fornirgli degli strumenti di protezione, prima di tutto culturali, e, perché no, magari aprirgli un futuro di opportunità nello stesso ambito. Visto che c’è tanto bisogno di risorse specializzate, e magari al femminile.

Huawei riporta un’indagine Ipsos-Changes Unipol del 2022 che sostiene che il 30% degli Italiani non percepisce il Cyber Risk come un pericolo, mentre il 17% dei cittadini non è in grado di valutare questo rischio e le relative conseguenze.

E si inizia, purtroppo, da piccoli a sottovalutare la questione. La condivisione dei dati personali e delle foto è una pratica troppo comune tra i più giovani, perché è necessario per costruirsi l’identità digitale di cui hanno estremamente bisogno.

Sempre nel 2022 la Polizia Postale e delle Comunicazioni e i Centri Operativi Sicurezza Cibernetica hanno registrato un aumento dei soggetti (persone o siti web) individuati e deferiti per reati connessi ad abusi “tecnomediati” a danno di minori. In particolare, l’adescamento online ha coinvolto maggiormente la fascia dei pre-adolescenti (10-13 anni). Mentre i casi di cyberbullismo, in leggera diminuzione, hanno interessato principalmente la fascia di età 14-17 anni. Si colpiscono i più vulnerabili e ingenui.

La responsabilità sociale d’impresa di Huawei

Il progetto SmartBus di Huawei ha il supporto fondamentale di Parole O_Stili, un’associazione triestina ma di respiro nazionale, che ha l’obiettivo di responsabilizzare ed educare gli utenti, tutti, della Rete a scegliere forme di comunicazione digitale non ostile. Secondo Rosy Russo, l’ostilità in Rete ha conseguenze concrete, gravi e permanenti nella vita delle persone, purtroppo, e lo osserviamo ogni giorno. Perché, alla fine, “virtuale è reale”, sempre di più.

A inaugurare il tour dello SmartBus in piazza Vittorio a Torino i rappresentanti delle Istituzioni locali, Carlotta Salerno, Assessora Istruzione, Edilizia Scolastica, Politiche Giovanili, Periferie e Rigenerazione Urbana presso il Comune di Torino, e Andrea Tronzano, Assessore Regionale al Bilancio, Finanze, Programmazione economico-finanziaria, Patrimonio, Sviluppo delle attività produttive e delle piccole e medie imprese. Con loro Laura Di Raimondo, Direttore Generale di Asstel, il vice questore aggiunto della Polizia Postale Assunta Esposito ed Eduardo Perone, Vice Presidente Business Development Western Europe di Huawei.

L’iniziativa SmartBus, sottolinea Perone nell’intervento introduttivo, è l’estensione all’Italia di un progetto Huawei già partito in alcuni Paesi europei già a settembre 2019 e rientra in un folto bouquet di iniziative di corporate social responsability dell’azienda che vanno dalla formazione digitale per le donne impiegate nella Pubblica Amministrazione, all’ICT Academy, ai premi per le startup. I ragazzi tra i 10 e i 15 anni mancavano al target di riferimento, e ora Huawei completa l’offerta di supporto alla società, agendo in particolare sul locale. Perché, chiosa Perone “un business senza responsabilità d’impresa è destinato a fallire”.

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